La XXXVIª edizione di Musicultura incorona Elena Mil


di Elena Bartolucci

23 Giu 2025 - Commenti live!

Allo Sferisterio di Macerata una serata piena di buona musica ed emozioni insieme a grandi ospiti della canzone italiana.

(Foto di MUSICULTURA)

I finalisti

Macerata – Sabato 21 giugno, presso la magnifica Arena Sferisterio, è andata in scena la finale di Musicultura 2025, che ha decretato la vittoria di Elena Mil. Durante la finalissima, condotta abilmente dalla veterana Carolina Di Domenico e Fabrizio Biggio al suo debutto in veste di conduttore di questa manifestazione, si sono esibiti tutti gli 8 finalisti in gara, selezionati tra quasi 1200 artisti partecipanti.

Ciascun finalista ha portato sul palco un genere e uno stile musicale diverso ed emozionante, regalando interpretazioni lodevoli e molto interessanti.

Dopo un breve ricordo del cantautore, musicista, compositore, arrangiatore e produttore Brian Douglas Wilson sulle note di Good Vibrations interpretate dai Beach Boys, ha preso il via la gara con la prima canzone ossia Oblio del gruppo rietino Abat-Jour. Band giovanissima, dal grande carisma sul palco, che ha conquistato tutti grazie all’ottima ritmica energetica anche se la voce del frontman risulta interessante ma a tratti ancora un pizzico acerba. Hanno riscosso un notevole successo in fatto di riconoscimenti aggiudicandosi il Premio Nuovo Imaie consegnato da Duccio Pasqua e Marcella Sullo per il supporto di un nuovo tour nonché il Premio della stampa intitolato a Piero Cesanelli (ideatore e direttore artistico di Musicultura dal 1990 al 2019).

È stato poi il momento di Alessandra Nazzaro con Ouverture: un testo forte e raffinato che parla di crescita e delle difficoltà nel rischiare di diventare degli adulti irrisolti che possono però decidere di cambiare tutti i giorni. Una voce dalla forte intensità interpretativa che è emersa egregiamente accompagnata da sonorità interessanti. Questa artista si è aggiudicata invece il premio La casa in riva al mare, indetto dall’iniziativa del Garante regionale dei diritti della persona e assegnato dai detenuti del Carcere Il barcaglione di Ancona (dove sarà invitata a esibirsi insieme agli altri finalisti).

A seguire è arrivato il duo trevigiano Frammenti con il brano La pace: il testo è sicuramente ottimo, ma lo è ancor di più la base di musica elettronica che lo accompagna rendendo spettacolare di come il palco dello Sferisterio riesca ad animarsi anche con un genere così lontano da quello della lirica per cui si contraddistingue da sempre.

Poi è stata la volta di Silvia Lovicario con il brano La notte: una canzone molto stilosa in fatto di arrangiamenti che vede la commistione sapiente della musica synth e le melodie della viola da gamba coadiuvate da una voce dal timbro molto intenso e delicato al tempo stesso, che traghetta gli ascoltatori in un vero e proprio viaggio onirico. Come ha dichiarato lei stessa al termine dell’esibizione, “la notte può portare consiglio oppure essere un buio da esorcizzare per cercare la luce”.

Dopo le prime quattro esibizioni è arrivato sul palco Valerio Lundini che, in veste di entertainer e musicista sui generis (e non come frontman della sua band I VazzaNikki), ha regalato un breve ma simpatico siparietto di comicità surreale.

Dopo il cambio palco, durante il quale Biggio ha tentato di leggere Lu paese mia, una poesia in dialetto maceratese di Mario Affede (1938), è stato il momento di Moonari, cantautore romano, con Funamboli, un brano malinconico ma carico di energia grazie alla grande ritmica dei vari strumenti sul palco e le sonorità al pianoforte.

A seguire si è esibita Elena Mil che, con il brano drammatico (scritto a soli 16 anni) La ballata dell’inferno, ha incantato il pubblico semplicemente con un piccolo ukulele e la sua voce dal timbro caldo e affascinante.

Successivamente, Simone Cristicchi ha omaggiato il pubblico dello Sferisterio a 20 anni dalla sua vittoria del medesimo concorso recitando in un video alcuni versi per poi lasciare la scena a Mundi di Me July, che ha regalato un brano ricco di sonorità molto legate alla musica popolare del profondo Sud d’Italia.

L’ultimo brano in gara è stato Languore di Ibisco, la cui voce molto limpida e l’evidente maturità musicale sono state notate anche dalla rivista Rolling Stones che lo ha definito un’artista da tenere d’occhio. E assolutamente lo è, perché di strada ne farà di sicuro dato che la sua non è assolutamente una musica di nicchia.

Dopo aver dato il tempo necessario al pubblico di esprimere le proprie preferenze e decretare il vincitore di Musicultura 2025, è arrivata Antonella Ruggiero, una delle voci musicali più straordinarie considerate infatti un reale patrimonio della canzone italiana.

Accompagnata da diversi elementi e musicisti sul palco, si è esibita in maniera celestiale regalando performance di grande levatura di brani come Amore Lontanissimo (con questa canzone si aggiudicò il secondo posto a Sanremo 1998), Vacanze romane, Una miniera (brano dei New Trolls scritto per le persone che vanno a lavorare ogni mattina e poi non tornano a casa) e Ti sento.

In attesa di conoscere i risultati, il pubblico dello Sferisterio è stato omaggiato da Eugenio Finardi, un altro grandissimo cantautore dall’anima libera e ribelle, le cui canzoni iconiche hanno segnato il panorama musicale italiano. Si è esibito cantando La battaglia e I venti della luna tratti dal suo ultimo album “Tutto” ossia tutto quello che può raccontare un uomo della sua età per poi cantare anche una delle sue canzoni più celebri ossia Extraterrestre. Nonostante la voce decisamente vissuta e incespicante in alcuni momenti, ha dimostrato di avere ancora un grande controllo del palco.

Eugenio Finardi

Più tardi, durante gli highlights prima della proclamazione, tutti i partecipanti in gara cantavano le canzoni di tutti dimostrando il notevole livello di inclusività di questa manifestazione che ha decretato come sua regina una emozionatissima Elena Mil: la cantante ventiquattrenne di Milano ha sicuramente stregato il pubblico con la sua eleganza sia in termini di portamento che di interpretazione vocale.

Musicultura 2025 si è quindi riconfermata ancora una volta un importante palcoscenico per la musica cantautorale e contemporanea, permettendo anche ad artisti giovanissimi di emergere e far sentire la propria voce e la propria verità.

Perché come ha detto Finardi poco prima di congedarsi, scegliere di seguire la verità attraverso la propria musica è sempre la strada migliore da percorrere. E questi ragazzi lo hanno fatto con grinta e carattere regalando esibizioni da futuri grandi professionisti.

Lo speciale televisivo dell’evento andrà in onda il prossimo 15 luglio su Rai2.

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