Trazzeri


11 Ago 2013 - Dischi

recensione di Alberto Pellegrino

Arriva direttamente dalla Spagna Trazzeri, ultimo disco dei Fratelli Mancuso prodotto dalla Open Folk (www.funjdiaz.net), con testi scritti in siciliano, ma tradotti anche in italiano, spagnolo e inglese. Le composizioni di Enzo e Lorenzo Mancuso travalicano ormai il folk colto per approdare alla canzone d'autore e rappresentano la prova di come il loro stile abbia raggiunto la piena maturità , approdando in un universo denso di significati poetici, musicalmente complesso e raffinato attraverso un concertato capace di amalgamare canto e sonorità strumentale. Punto di congiunzione tra folk e nuove canzoni sono due composizioni: Trazzeri, il cui testo è formato da toponimi di contrade del territorio di Sutera e dintorni; Quannu la Madunnuzza nutrivava, un canto religioso della tradizione popolare siciliana. Fatta eccezione per Tu pensami che è un delicatissimo canto d'amore, le altre composizioni affrontano tematiche esistenziali e artistiche più profonde: Te ne vai poesia è un'invocazione all'ispirazione poetica; Lu munnu bellu (la migliore canzone del disco) riassume una condizione di vita: Ma quante volte ho sbattuto/Le ali contro il muro/Eppure di volare/Non sono ancora stanco ; Dammi tempo è un'invocazione alla Fortuna, affinchè non ci tolga le poche schegge di felicità e ci conceda di andarcene con dignità : Dammi tempo/ di chiudere la porta/E scendere ; Ci su' momenti ricorda come l'esistenza sia un alternanza di dolore e speranza ( Ci sono momenti/Che portano nel grembo/Feroci belve addormentate Mi è capitato Vederli arrivare/Arrampicarsi fino al mio cuore/Ch'è ripostiglio Di cose perdute ); la bellissima Cantu supra un ramu ritorna sul ruolo della canzone capace di far cadere muri di incomprensione, di far dimenticare e ricordare, partire e ritornare, perchè va In cerca di paesi/Appesi al filo/dei mie sogni ; L'albiru simboleggia, con i suoi rami resistenti alla tempeste, lo straordinario patrimonio di pace, amore, speranza, consolazione che ciascuno porta dentro di sè; ad essa fa da contraltare Cu u sapi pirchì che ricorda come le radici dal sapore amore rendano difficile per l'uomo conservare la propria umanità , al contrario degli uccelli che sono liberi di volare Dentro questa gabbia celeste,/dentro quest'immenso magazzino di/speranza . La raccolta si chiude con Fraternità , un manifesto rivolto all'umanità , ricordando che la fraternità rende fertile ogni deserto, navigabile ogni mare, ci fa assolvere/Davanti a Dio, davanti agli uomini , sa resistere nei secoli anche se accecata, maledetta e affamata .

Enzo e Lorenzo Mancuso Citta della Pieve (PG) fratellimancuso @ libero.it


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