Sold out per “Le nozze di Figaro” a Catania


di Alma Torretta

28 Feb 2023 - Commenti classica

Tutto sold out a Catania per Le nozze di Figaro regia di Michele Mirabella e sul podio Beatrice Venezi. Ottimo debutto di Desirée Rancatore nel ruolo della Contessa.

(Foto di Giacomo Orlando)

Undici recite e già tutte sold out, ma la nuova produzione de Le nozze di Figaro al Teatro Massimo Bellini di Catania non convince, malgrado gli applausi calorosi del pubblico. Se il capolavoro di Mozart ha fatto registrare  il tutto esaurito già diversi giorni prima della première di sabato scorso, la regia di Michele Mirabella è molto tradizionale e un po’ noiosa; la direzione musicale di Beatrice Venezi sembra avere prestato più attenzione a scandire i tempi che alle sfumature espressive con il risultato che l’esecuzione risulta a tratti un po’ militare; ma alcuni artisti del cast sono davvero ottimi, a cominciare dal soprano palermitano Desirée Rancatore nelle vesti della Contessa.

Le scene sono essenziali, eleganti e funzionali: solo delle grandi porte e qualche finestra, tutto in pochi toni, dal verde al rosa, dall’oro all’arancione, e l’averle poste su dei gradoni contribuisce a movimentare il visuale con gli artisti che vanno su e giù per entrare e uscire di scena. E poi da una pedana si estrae un letto, le ante di una porta diventano quelle di un armadio, e basta questo per creare l’ambiente della stanza della Contessa nel secondo atto. Così come basta togliere un po’ d’infissi e fare pendere qualche tralcio verde per evocare il giardino dove si giocano gli equivoci finali.

Il problema è che nel complesso l’allestimento risulta un po’ troppo fiabesco, malgrado le strutture portanti a vista, ed i costumi, così come le scene firmate Alida Cappellini e Giovanni Licheri, sono belli a vedersi ma accentuano l’impressione d’irrealtà della messa in scena, depotenziando ancora di più la carica di critica sociale del libretto. Un allestimento che sicuramente però piacerà molto agli studenti più giovani a cui sono riservate le ultime quattro recite.

Il regista Mirabella ha il merito di fare comprendere bene l’intreccio della folle giornata, anche se lo fa utilizzando pose e gesti visti e rivisti, una regia quindi corretta, ma che non dice nulla di nuovo.

Tra gli interpreti, una straordinaria Contessa per bellezza della voce, interpretazione e capacità tecniche è stata quella di Desirée Rancatore che ha debuttato il ruolo dieci anni dopo essere stata Rosina nel Barbiere di Siviglia. Adesso la Rancatore ha la maturità giusta per commuovere nei panni della sposa tradita e delusa, ha conquistato la sala con la sua grande classe di belcantista dalle raffinate variazioni già dalla cavatina “Porgi amor qualche ristoro” e davvero toccante è stata poi la sua “Dove sono i bei momenti” nel terzo atto . Nelle recite si alternerà con Elisa Verzier. Cast doppio per molti dei ruoli principali, addirittura triplo per quello en travesti di Cherubino che noi abbiamo ascoltato cantato dal mezzosoprano austriaco Albane Carrére che con il suo timbro chiaro ben ha reso i turbamenti amorosi del giovane farfallone. Nella parte molto atteso pure il debutto del mezzo Sabrina Messina che sinora ha interpretato invece soprattutto ruoli di donne sensuali come Carmen o Lola. Il terzo Cherubino sarà Sonia Fortunato. Nella parte di Susanna previste il soprano Cristin Arsenova ed Elisa Balbo, la prima, al debutto nel ruolo, si è fatta apprezzare per freschezza e spigliatezza; in quello di Figaro, il basso Gabriele Sagona invece è piaciuto per il bel timbro ma non ha mostrato sufficiente volume per dominare una sala grande come quella del Teatro Massimo Bellini di Catania, si alternerà con Christian Federici. Buona la prova del baritono Luca Bruno, malgrado la giovane età un credibile Conte di Almaviva, nel secondo cast Clemente Antonio Daliotti. Lo stesso può dirsi di Federica Giansanti, unica cantante per Marcellina, giovane soprano che disegna una governante dall’aspetto meno maturo dell’usuale, ma convincente.  Godibili il tenore Saverio Pugliese come il maestro di musica Don Basilio e il basso Luciano Leoni come Don Bartolo (nel secondo cast è Andrea Tabili), Federica Foresta (poi Silvia Caliò) è la giovane Barbarina, il ruolo del giudice Don Curzio è affidato al bravo tenore Pietro Picone, merita infine un plauso speciale il baritono Alessandro Busi che sorprende per la sua voce potente e per simpatia nel ruolo di Antonio, il giardiniere.

Buona la prova sia dell’Orchestra del Teatro Massimo Bellini, con maestro al clavicembalo Damiano Davide, che del suo coro diretto dal maestro Luigi Petrozziello.

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4 responses

  1. Marco morelli ha detto:

    Non è stato un viaggio inutile il mio da Bologna a Catania per ascoltare per due volte questa opera da me prediletta.
    Bravissimi tutti ai quali faccio i più sentiti complimenti di vecchio melomane !
    Bravi bravi bravi e di nuovo tanti applausi a tutti !

  2. Marco morelli ha detto:

    Sono venuto a Catania da Bologna per assistere alla mia opera preferita !
    Complimenti a tutti ,ho fatto benissimo a fare il viaggio per gustarmi per due volte questa simpatica opera del grande Mozart !
    Applausi a tutti

  3. Marco morelli ha detto:

    Dite voi cosa volete che scriva così sarete contenti!

    1. Redazione ha detto:

      Buonasera signor Marco Morelli,
      deve comprendere…i commenti agli articoli non vengono pubblicati in automatico ma solo dopo essere stati analizzati dalla Redazione (per questo passa del tempo prima che possa vederli).
      Non censuriamo nessun commento ma spesso arrivano messaggi-spam (truccati da commenti) con link commerciali che nulla hanno a che vedere con quello che pubblichiamo. Ecco perché siamo stati “obbligati” a vagliare tutto prima di pubblicare.
      Grazie di averci letto e buona lirica.
      Cordialmente,
      la Redazione

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