“Declinazioni del timbro” di Anna Laura Longo


a cura della Redazione

4 Ago 2023 - Libri

Gesti poetici e di cattura dell’oggi per Anna Laura Longo, pianista, performer, poeta, saggista ed artista visiva, nel suo libro di poesie “Declinazioni del timbro” recentemente uscito per l’editore Campanotto.

“Il tempo caldo-improvvisativo è in fondo un tempo mirabile. Ruvido, liberatorio”.

Queste parole scandiscono l’incipit di un componimento, tra i più estesi, che rientra in Declinazioni del timbro, di cui è autrice Anna Laura Longo. L’editore è Campanotto (2023).

C’è un orizzonte fervido e sinuoso che si staglia in questa nuova opera poetica, la cui forza espressiva risulta accresciuta in virtù di una dilatazione del sentire ampia e degna di interesse.

L’autrice, ispirandosi ai gesti musicali, sviluppa un personale criterio di libagione sonora e ci indirizza, con flessibilità, verso itinerari poetici che promuovono una “cattura dell’oggi”.

L’insistenza sulla musicalità si fa avvolgente e spigliata:

“C’è una dirompenza nelle aree estese della musicalità:/l’inesatto aroma abissale ingigantisce e freme”.

La ripartizione del libro in due zone distinte porta a fare i conti con un territorio polimorfo, che presuppone uno sganciamento del lettore da modalità prevedibili di fruizione: da una parte abbiamo la maneggevolezza che riguarda la gestione del verso, dall’altra la stringatezza che si riversa in una prosa poetica fatta di stratificazioni e balzi.

Anna Laura si serve della dicitura lampi e vertici di scomposizione per indicare l’intenzionalità sottesa ai suoi procedimenti di scrittura e – più in generale – di operatività artistica e musicale.

Il punto di forza in effetti è dato da una fusione tra linguaggi, che generano nell’insieme una prospettiva ruotante. L’arte visiva, la musica, la ricerca poetica e l’azione performativa si appellano a una formula di integrazione convincente, che non manca di mettere in risalto i dislivelli, le discrepanze, i desideri, le deviazioni, le attese, le ombre e le progettualità che rimandano al mondo, dunque alle esistenze.

Quella che viene a galla è una poesia-sentiero, che apporta echi di regioni lontane, prevedendo una miscela di tracce avveniristiche e un tocco quasi primordiale.

Una scrittura che passa sull’epidermide e segretamente matura.

ANNA LAURA LONGO
è pianista, performer, poeta, saggista ed artista visiva. La sua formazione di stampo umanistico-musicale ha affiancato gli studi classici al Diploma in Pianoforte, conseguito presso il Conservatorio “O. Respighi” di Latina sotto la guida di A. Taglione. Il percorso è poi proseguito con un Corso Quadriennale di Alto Perfezionamento Internazionale presso l’Arts Academy di Roma con F. Di Cesare e la partecipazione a numerose masterclass (rispettivamente con B. Canino, M. Campanella, A. Delle Vigne, M. Grisanti) per un approfondimento della musica da camera e contemporanea. Si sono avvicendati seminari e stage in composizione e analisi musicale (con F. Razzi, M. Tadini, C. Boccadoro, L. Francesconi, R. Andreoni). Una valida ampiezza di vedute le ha consentito di avvicinarsi alla musica antica (con G. Cerasoli), manifestando al contempo uno spiccato interesse per il pianismo del XXI secolo (studi specifici con G. Simonacci, A. Lonquich, D. Biligova, E. Torquati). Fortemente innovativa e sperimentale la sua visione didattica, scaturita dalla conoscenza e dalla partecipazione fattiva ai corsi di docenti che risultano essere esponenti delle più avanzate metodologie come F. Delalande, B.Bolton, P. Lachert, G. Piazza, C. Paduano, A. Sangiorgio , E. Strobino. L’ interesse per la musicologia e l’ etnomusicologia si è estrinsecato attraverso gli studi in Lettere con indirizzo musicale presso l’Università di Roma “ La Sapienza “.
Pluripremiata in concorsi pianistici di livello nazionale ed internazionale, tra cui si ricorda il
primo premio nell’VIII concorso “Città di Messina “, il secondo premio nella sesta edizione del suddetto concorso ed inoltre nel XIV concorso di Sulmona, terzo premio invece nel “L. Muzii Altruda” di Vasto e ancora nei Premi “Città di Roma “ e di Civitella Casanova. Premiata inoltre nel secondo concorso internazionale Alice Belcolle all’interno dell’Italian Festival International Music and Literature Competition.
Ha esordito molto precocemente nell’attività concertistica, come solista e in formazioni cameristiche. Il suo impegno si è estrinsecato anche a livello internazionale (Francia, Belgio, Spagna, Germania, Lussemburgo, Svizzera). Tra le più recenti esperienze concertistiche si ricorda il récital Lunghe le mani sfilate dal suolo, che ha esordito presso il Teatro Keiròs in Roma nell’ambito della Rassegna “Il maggio delle pianiste “e successivamente è stato portato a Losanna, presso la Haute Ecole de Musique et Conservatoire, con ulteriori esibizioni a Madrid (Auditorio de Musica Creativa) e Fribourg (Centre Le Phenix). Il concerto-spettacolo Come un’eco l’indomani si apre ha avuto luogo nel Museo Napoleonico e presso l’Associazione Scatola Sonora in Roma e inoltre nell’Educatorio della Provvidenza di Torino. Ulteriori esibizioni recenti hanno avuto luogo nella stagione di Musica contemporanea del Conservatorio S. Cecilia in Roma, presso il teatro Comunale di Monteleone di Spoleto, l’Università di Cosenza e all’interno di rassegne e festival, tra cui Giornata del contemporaneo AMACI, Festa Europea della Musica, Settimana della Cultura. Si ricorda anche l’esibizione in qualità di solista con l’orchestra dell’Istituzione Sinfonica di Roma, per l’esecuzione del Concerto K 491 di W.A. Mozart, sotto la direzione di A.Palmacci.
Per quanto riguarda l’attività cameristica Anna Laura Longo ha fondato con la pianista Donata Inciardi l’ensemble Ergonduo, estendendo poi la collaborazione al clarinettista Ermanno Veglianti. Mentre con la violinista Emanuela Sabatiello ha dato origine al progetto Humus2. Ha collaborato con danzatori, performer, attori ed approfondito personalmente l’aspetto spaziale e lo studio del movimento attraverso una collaborazione biennale con Tonino Scalia, con il quale ha lavorato a un progetto in qualità di mimo-musicista, sfociato nello spettacolo Fleur, con regia di Sandro Mabellini, prodotto dall’ Associazione “La Bottega dei Varii”. Ha inoltre partecipato al laboratorio per musicisti e danzatori guidato da Virgilio Sieni nell’ambito del progetto CORNER, avente lo scopo di ricercare la relazione organica tra danza e musica. Studi ulteriori anche sul metodo Feldenkrais e sul thai chi chuan per una riscoperta corporea sia dello spazio, sia del gesto musicale e non.
Per quanto concerne l’attività saggistica ha pubblicato nel 2013 il volume di argomento musicale Apparati di suoni metodicamente cruciali (ed. La città e le stelle), vincitore del premio Internazionale Lago Gerundo e nel 2015 il volume Universi sonori – Dialoghi sulla musica dei nostri tempi (ed. Nuove Tendenze) di cui è coautrice la musicologa Federica Nardacci. Intenso il suo impegno nel campo della riflessione e critica musicale, con scritti, recensioni e articoli comparsi su varie testate e magazine (Musicheria, Fertili linfe, La Notizia, Nuove Tendenze, Arte Fuori Centro Magazine, Diwali rivista Contaminata). È in preparazione il volume saggistico Ramificazioni dal Mikrokosmos.
Ha inciso il cd per pianoforte solista L’ombra della voce (TEM ) con musiche di Andrea Amendola ed è stata ed è presente in programmi radiofonici e televisivi ( RSI – Rete Uno Radio televisione svizzera, Radio Gwen, radio Alma, Taukaywebradio, Rai Futura, Radio Vaticana, Rai Radio Tre).
Nel 2007 ha aperto un suo studio-atelier nella città di Roma che si configura anche come dinamico Polo di formazione artistico-musicale, secondo un criterio comparativo tra le diverse discipline artistiche, per una rivalutazione poetica del gesto formativo, avvalendosi della collaborazione di alcuni musicisti e artisti accomunati da vicinanza di intenzioni teoriche ed operative.
Ha insegnato nell’ Accademia Musicale Praeneste di Palestrina, nella Scuola di Musica Villa Gordiani e nell’Associazione Casale Garibaldi in Roma, portando seminari, masterclass e interventi didattici presso vari enti culturali ed educativi, tra cui l’Associazione CM di Rignano Flaminio, il Liceo- Ginnasio “A. Torlonia” e il Centro Servizi Culturali di Avezzano, cui si è aggiunto l’Istituto Comprensivo Castelverde in Roma e il centro A tocar – espacio para musicos di Madrid. Contributi pedagogico – didattici sono stati portati anche presso Scuole di danza e Centri di studio del movimento con riferimento alle relazioni tra gesto e suono, tra cui Balletto di Roma kids – ex Formazione Bartolomei e Teatro Agorà in Roma.
Suoi seminari di argomento tematico sono rientrati nella programmazione dei seguenti contesti formativi : XXXIII edizione dei Corsi Internazionali estivi di Interpretazione Musicale di Norcia organizzati da Umbria Classica e Accademia Alban Berg di Pescara.
Intensa la sua peculiare operatività relativa alla progettazione di installazioni musicali- visive, basate su un’ originale commistione tra suoni, segni, parole, opere visuali. Una sua installazione imperniata su modificazioni strutturali di tastiere di pianoforti antichi è stata presentata presso la Galleria romana 94 Tele.
Altri progetti con sue musiche originali sono:
A.C.T. – la modellazione del corpo-suono (un lavoro sperimentale per pianoforti rispettivamente abissali, coltellati e tellurici).
I lavori per pianoforti coltellati sono sorti con una divisione netta tra due tipologie di impiego dello strumento: vale a dire con e senza l’utilizzo attivo della tastiera (in quest’ultimo caso sfruttando la cassa e altre parti strutturali per l’ottenimento di una modificazione della funzione dello strumento stesso e per una trasformazione del pianoforte in corpo sonante “altro”).

Esiste inoltre un ulteriore gruppo di brani che va a creare invece un’integrazione e un connubio tra entrambe le tipologie di impiego. Esso si intitola Musiche con vestizione.
Scaturisce dal progetto A.C.T. l’installazione Nella sottrazione utile / Pratiche di scritture trasformiste di e con tasti movibili, che prevede quadri e pannelli di grande formato con scritte di singole parole o frasi poetiche ottenute attraverso l’uso di tasti e martelli specificamente predisposti. Tale operazione si pone anche come studio e pratica di ricerca silente, per una rivalutazione al contempo del gesto musicale e transmusicale.
Come interprete ha al suo attivo i seguenti recital tuttora proposti e proponibili in rassegne e festival: Nel culto del numero / Declinazioni del timbro/ Rarefazioni dal Novecento /Trame adiacenti /Klavier – Reticolo / ACME SEGRETA (recital con un approfondimento sui legami tra architettura e musica )
È autrice e interprete di musiche specificamente pensate per contesti teatrali. Si ricorda la collaborazione con la Compagnia dei poeti per la lettura- spettacolo del Pilade di Pier Paolo Pasolini con regia di Marco Palladini, andata in scena presso il teatro Aleph in Roma e per lo spettacolo Una relazione accademica di Kafka di e con Maurizio Rispoli con la collaborazione di Residui Teatro. Ulteriori musiche originali sono confluite in un corpus di Fiabe musicali, tra cui si potrà citare: — E poi vestiti di notte, Puoi andare lontano, Cercatori d’oro andate in scena presso Auditorium del CASC – Banca d’Italia in Roma.

Tra le pubblicazioni di poesia si ricordano invece i seguenti volumi: Plasma – Sottomultipli del Tema “Ricordo” (Fermenti), Nuove rapide scosse retiniche (Joker), Procedure esfolianti (Manni), Questo è il mese dei radiosi incarnati del suolo (Oedipus). Attualmente inedita, ma in fase di completamento la raccolta Disadorno il mare. Suoi testi sono stati tradotti nelle seguenti lingue: spagnolo, inglese, francese, portoghese, nederlandese, cinese. Tra le sue installazioni di arte-poesia particolare successo ha riscontrato il progetto ALPHA SIDEREA, comprendente svariati prototipi di occhialoidi, montature dark e irreali di pseudoocchiali in ferro per acuire metaforicamente la vista sul mondo.

Per approfondimenti:

Per ordini o informazioni: edizioni@campanottoeditore.com

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