“Scusa sono in riunione…ti posso richiamare?”: risate a crepapelle


di Elena Bartolucci

18 Mar 2024 - Commenti teatro

Una commedia appetitosa e ben scritta che consacra la bravura autorale di Gabriele Pignotta, accompagnato sul palco da ottimi compagni di viaggio.

(Le foto, se non diversamente indicato nelle didascalie, sono di Renzo Daneluzzi)

Macerata – Mercoledì 13 marzo al teatro Lauro Rossi è andato in scena l’ottimo spettacolo “Scusa sono in riunione… ti posso richiamare?”. Il titolo si ispira proprio a “una frase tormentone per la generazione dei quarantenni di oggi, abbastanza cresciuta da poter inseguire successo e carriera, ma non abbastanza adulta da poter smettere di ironizzare su se stessa. Donne e uomini con l’animo diviso tra ambizioni e bisogni di affetto, ma anche in fondo persone portatrici sane di un fallimento sentimentale vissuto sui ritmi frenetici di un’esistenza dipendente dalla tecnologia, che non lascia spazio a sane relazioni interpersonali”.

La scena si apre il giorno in cui cinque amici stanno festeggiando la loro laurea. La promessa di restare uniti per sempre e di non perdersi mai di vista viene infranta e si rincontreranno solo quando, quasi quindici anni dopo, uno di loro, un promettente autore televisivo, ha deciso di togliersi la vita dopo innumerevoli sconfitte lavorative.

Il loro allontanamento negli anni è legato soprattutto al ritmo frenetico delle loro vite ormai cadenzate da troppe riunioni aziendali, consigli comunali, relazioni sbagliate e innumerevoli impegni familiari. Nessuno può fermarsi, nessuno ha il tempo di parlare davvero e nessuno può pensare ad altro se non al lavoro.

Sarà proprio la morte del loro vecchio amico a farli rincontrare, riunendoli in una vecchia casa al lago piena di emozioni e ricordi del passato. Cosa succederebbe però se queste stesse persone, per uno scherzo a dir poco sconveniente, si dovessero ritrovare improvvisamente protagoniste di un reality show televisivo loro malgrado?

Uno spettacolo audace nei ritmi di recitazione e nell’originalità della regia (in particolare la serie di rewind al ralenti), travolgente per gli incredibili plot twist intessuti a livello narrativo e mai banale proprio come lo dimostra il finale a sorpresa: “una commedia degli equivoci che, con ironia, […] invita a riflettere sull’ossessione della visibilità e sulla brama di successo che caratterizzano i nostri tempi”.

Se il primo atto serve soprattutto a far conoscere ciascun protagonista in termini di modi e carattere, il secondo tempo è un incredibile viaggio sulle montagne russe in grado di regalare continue risate, lasciando però allo spettatore uno spunto di riflessione finale sulla società odierna sempre più piatta e assorbita da futilità.

Prendendo la parola al termine dello spettacolo, Gabriele Pignotta ha incoronato Vanessa Incontrada come la capitana della compagnia, anche se non è sicuramente l’attrice che ha regalato la performance migliore. Tutti gli attori hanno comunque dato una prova d’ensemble di livello superlativo sottolineando quanto siano ben assortiti e affiatati: Siddhartha Prestinari travolge tutti grazie alla sua incredibile presenza scenica carica di vitalità, Fabio Avaro punta molto sulla sua verace romanità nei modi e nel parlato, Gabriele Pignotta regala tempi comici perfetti e non risulta mai fuori dalle righe, mentre Nick Nicolosi e la Incontrada hanno impersonato forse i personaggi leggermente meno a fuoco durante lo spettacolo ma in grado comunque di tenere testa al resto degli altri spumeggianti interpreti.

Ben dopo più di 200 repliche, lo stesso Pignotta ha dichiarato che riescono ancora a divertirsi sul palco e lo hanno pienamente dimostrato con un piccolo incidente in scena: una innocente papera della Incontrada ha generato l’ilarità di tutti i presenti sulla scena e per la quale la stessa attrice si è poi scusata in modo divertente con il pubblico. La commedia è scritta, interpretata e diretta brillantemente da Gabriele Pignotta ed è stata portata in scena insieme a Vanessa Incontrada, Gabriele Pignotta, Fabio Avaro, Siddhartha Prestinari e Nick Nicolosi. Le scene sono firmate da Matteo Soltanto, i costumi da Valter Azzini, le luci da Pietro Sperduti e le musiche da Stefano Switala.

Lo spettacolo è una produzione a.ArtistiAssociati, inserito nelle stagioni teatrali realizzate con l’AMAT e il sostegno della Regione Marche e del MiC.

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