Pieno successo al Pergolesi di Jesi con il soprano Giuliana Gianfaldoni


di Roberta Rocchetti

8 Ott 2021 - Commenti classica

Per la 54º Stagione Lirica del Teatro Pergolesi di Jesi concerto dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini diretta da Daniele Rossi. Solista la splendida voce della giovane promessa della lirica Giuliana Gianfaldoni.

(Foto Fondazione Pergolesi Spontini)

Il concerto lirico sinfonico che si è tenuto al Teatro Pergolesi di Jesi la sera di giovedì 7 ottobre nell’ambito della 54º Stagione Lirica possiamo considerarlo uno spartiacque, uno scatto in avanti della ruota del tempo, per più di un motivo.

Primo perché siamo andati a teatro affrontando il primo vero giorno di autunno, ma niente ferma un melomane, figuriamoci un acquazzone.

Secondo perché siamo entrati a teatro senza sapere ancora che quella sarebbe stata l’ultima serata ad ingresso contingentato e all’uscita abbiamo letto la bellissima notizia che da ora in poi sarà possibile avere di nuovo teatri pieni di pubblico, di nuovo vita, senza più quelle, agghiaccianti ma purtroppo inevitabili, sedie vuote di persone e piene di paura.

Terzo perché sul palco abbiamo trovato Giuliana Gianfaldoni, giovane soprano tarantino e promessa della lirica che sta tenendo fede a tutte le aspettative, fresca dell’interpretazione di Oscar nel Ballo in maschera verdiano recentemente messo in scena nell’ambito del Festival Verdi di Parma, interpretazione che ha fatto da corollario ad una serie già ben fornita di apparizioni in ruoli chiave sui palcoscenici più importanti nazionali e non, ascoltandola viene davvero di ridere in faccia a chi asserisce che non ci sono più le voci. Fate una ricerca sul web ed ascoltatela, o meglio andate ad ascoltarla a teatro, ne vale la pena.

La serata è cominciata col saluto dei vertici del teatro, dello sponsor (Bper Banca) e dell’orchestra, i quali hanno messo in luce la fondamentale importanza per il mondo dell’economia, del lavoro e dell’imprenditoria di finanziare eventi culturali, tornando a quel mecenatismo educativo e sostenitore di iniziative volte a nutrire l’anima di chi ne usufruisce e a mantenere in vita il più ricco patrimonio culturale materiale e immateriale mondiale.

In chiusura il direttore artistico della sempre ottima Orchestra Sinfonica G. Rossini, Saul Salucci, ha letto la lettera inviata a maestranze e pubblico da Fabio Armiliato, il quale avrebbe dovuto partecipare come voce protagonista alla serata, ma bloccato a casa dal virus che sta sconvolgendo le nostre vite da mesi ha voluto comunicare a tutti la sua vicinanza, la sua positività, il suo amore per la vita e la certezza che quel palco che ha sostenuto il suo debutto 35 anni fa lo vedrà ancora protagonista una volta superato l’attacco di questa piaga che sembra fortunatamente allentare la sua morsa, grazie a tutti quelli che in piccola o grande parte si sono spesi affinché questo accadesse.

Successivamente il direttore Daniele Rossi dal podio ha dato il via alla serata e le note del preludio del I atto della Traviata hanno avuto il compito di battezzare il concerto.

La prima apparizione sul palco di Giuliana Gianfaldoni è coincisa con l’interpretazione di “Sul fil di un soffio etesio” dal Falstaff di Verdi e subito abbiamo potuto apprezzare la voce dal timbro corposo in ogni registro, l’ottima gestione del fiato, il fraseggio sicuro, proprio di chi è consapevole di essere sostenuto da un bagaglio vocale senza punti deboli, che si può permettere di far galleggiare i suoni a lungo in infiniti filati pieni di eleganza e soavità. Sicuramente una voce di cui sentiremo parlare a lungo, accompagnata da una presenza scenica notevole e da una verve interpretativa già pienamente controllata.

Successo pieno sancito dal pubblico che ha riempito la sala per quanto fosse possibile riempirla fino al 7 ottobre. Bis richiesti ma non eseguiti da un’orchestra dileguatasi a fine concerto come Cenerentola al ballo. Eppure a mezzanotte mancava ancora molto.

Il programma della serata:

  • Giuseppe Verdi: Preludio Atto I (La Traviata)
  • Giuseppe Verdi: Sul fil di un soffio etesio (Falstaff)
  • Gioachino Rossini: Sinfonia (Signor Bruschino)
  • Gioachino Rossini: Sombre forèt (Guillame Tell)
  • George Bizet: Entracte II III IV (Carmen)
  • Giacomo Puccini: O mio babbino caro (Gianni Schicchi)
  • Pietro Mascagni: Intermezzo (Cavalleria rusticana)
  • Gioachino Rossini: Sinfonia (Il barbiere di Siviglia)
  • Gaetano Donizetti: Quel guardo il cavaliere… So anch’io la virtù magica (Don Pasquale)
  • Ernesto De Curtis: Non ti scordar di me
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