“Natale in casa Cupiello”, grandissimo successo con Vincenzo Salemme


di Fiorella Bonfigli

1 Nov 2023 - Commenti teatro

Al Teatro dell’Aquila di Fermo, per la stagione teatrale e lirica, è andata in scena “Natale in casa Cupiello” di Eduardo De Filippo, per la regia e con Vincenzo Salemme e la sua compagnia. Successo e applausi scroscianti dal pubblico che gremiva il teatro.

Fermo, Teatro dell’Aquila 26 ottobre – Era il 1997 quando terminarono i lunghi lavori di restauro del teatro dell’Aquila di Fermo, l’anno successivo la stagione si aprì con “Natale in casa Cupiello” con la compagnia di Luca De Filippo.

Oggi la stagione teatrale di Fermo, si apre con la stessa commedia-capolavoro di Edoardo De Filippo, con Vincenzo Salemme e la sua compagnia.

Stesso grandissimo successo, stessi applausi scroscianti di spettatori entusiasti.

Nell’unico piccolo e angusto ambiente della casa dei Cupiello (camera, soggiorno e cucina) si consumano in poco meno di due ore di messinscena, conflitti, confronti fra generazioni, tradimenti, discussioni.

Ogni personaggio, esprime il proprio mondo interiore, Luca, strenuo difensore della tradizione del presepe, ma che nulla sa di ciò che avviene all’interno del nucleo familiare, la moglie Concetta esausta, ma sempre presente e concreta. I figli, ribelli, ognuno per la sua strada e altre voci, altri personaggi che si intrecciano in un chiacchiericcio da condominio.

Salemme, che cura anche la regia dello spettacolo e i suoi compagni di avventura, attraverso la consueta mimica e gestualità, aumentano il divertimento in maniera esponenziale, con il massimo rispetto dell’originale rappresentazione.

Chi meglio di lui, allievo di Luca De Filippo, poteva riportare in scena questo straordinario testo del grande Edoardo?

Vincenzo Salemme, nel ringraziare tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita dello spettacolo, in primis la compagnia e poi tutto lo staff tecnico, ha avuto parole di gratitudine per l’accoglienza ricevuta e di elogio per la bellezza del teatro, un bene culturale prezioso per una intera comunità.

Quest’anno la stagione teatrale e lirica presenta diversi appuntamenti interessanti, e i numeri degli abbonamenti, quasi mille, lo sta a dimostrare. Sembra profilarsi un vero successo per gli organizzatori e sostenitori: Comune di Fermo, Amat, Regione Marche e Mic.

Note di approfondimento

Natale in casa Cupiello andò in scena per la prima volta al Teatro Kursaal di Napoli il 25 dicembre del 1931 ed era un atto unico al quale si aggiunsero successivamente, in più fasi, altri due atti che compongono la versione ultima e definitiva conosciuta oggi. La commedia è inizialmente incentrata sul pranzo natalizio durante il quale ha luogo un dramma della gelosia, viene in un secondo momento rimaneggiata da Eduardo che la fa iniziare due giorni prima durante i quali descrive i personaggi che compongono la famiglia, ognuno con le sue peculiarità e il proprio mondo interiore. La sera di Natale del 1977 la commedia registrata viene trasmessa dalla Rai diventando più di un classico del teatro televisivo, un vero e proprio rito degli italiani.

Ho conosciuto Eduardo nel 1977. – Sono le parole di Vincenzo Salemme. – Andai a Cinecittà per provare a fare la comparsa in qualcuna delle sue commedie che stava registrando per la Rai. E lo incontrai in una pausa della lavorazione. Aveva sulle spalle lo scialle color vinaccia pallido, un camicione da notte e i mutandoni che finivano dentro i calzettoni di lana. Era il costume della commedia più bella, più amara, più divertente, più sentimentale, più intensa, più malinconica, più festosa, più struggente della storia: “Natale in casa Cupiello”. Sono passati, da allora, ben 46 anni. Nel frattempo, sono diventato attore a tempo pieno e, dopo aver avuto il privilegio di lavorare con Eduardo nei suoi ultimi due anni di palcoscenico, ho potuto continuare a frequentare il suo magnifico teatro grazie ai 12 anni nella compagnia del figlio Luca. Poi da più di 30 anni scrivo e metto in scena commedie e spettacoli scritti da me. E ho avuto anche la fortuna di lavorare nel cinema come attore, regista e sceneggiatore. Ma la voglia di tornare in quella casa degli anni ’40 del secolo scorso, di sentire il freddo del dopoguerra addolcito dai preparativi del presepe, la voglia di rivedere quel prototipo di bamboccione, indimenticabile nelle sembianze di Luca De Filippo, la voglia di sentire le zampogne a fare da colonna sonora alla forza travolgente e incontrollabile delle passioni della figlia, la voglia di rivedere la potenza disperata di Concetta/Pupella, le sue lacrime di fronte al pericolo della disgregazione familiare, la voglia di abbracciare la tenera impotenza di Luca Cupiello di fronte alle promesse disilluse della vita, quella voglia non mi ha mai lasciato. Ecco perché ho deciso di mettere in scena questo capolavoro. E di farlo come io ho imparato a fare in questo mestiere. Con semplicità e amore. Amore per le mie origini, amore per Eduardo, per Luca, amore per quei Natali passati davanti alla televisione per scaldarci il cuore tra una manciata di struffoli e una giocata a tombola. E quindi, buon Natale in casa Cupiello! a tutte e a tutti!”

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