Marlene Kuntz – l’album “Lunga attesa”


di Francesca Bruni

21 Apr 2023 - Dischi

In occasione della recente e prematura scomparsa del batterista Luca Bergia recensiamo il decimo album dei Marlene Kuntz “Lunga attesa”.

Asperità rock e melodie empatiche tornano a farsi sentire con “Lunga attesa”, decimo album della storica band piemontese Marlene Kuntz, pubblicato nel Gennaio 2016 dalla Sony Music.

Il disco contiene dodici brani di genere “noise rock”, in cui si denota un ritorno della band alle origini degli anni ’90, le chitarre tornano a ruggire come un tempo e ne fuoriesce un’opera straordinaria e sfrontata. 

Sono passati vent’anni dal loro primo album capolavoro “Catartica”, portando la band ad un tour commemorativo in tutta Italia ed alla realizzazione del documentario “Complimenti per la festa” di Sebastiano Luca Insinga pubblicato e prodotto nel 2016 dalla Jump Cut.

L’ album inizia con l’impeto di Narrazione; le chitarre ruvide e graffianti accompagnano la voce acuta e schietta di Cristiano Godano, invitando ad una presa di coscienza su certezze irrevocabili, un messaggio diretto sulla nostra realtà che “…ci disintegra e nulla c’è che ci reintegra”.

In La noia, un rock adolescenziale e furioso dalla cadenza veloce ed iraconda, accompagnano un testo che racconta di quanto la società sia rammollita, la rabbia fuoriesce imperdonabile come un pugno nello stomaco, potente e tenace è l’assolo di chitarra di Riccardo Tesioche risveglia gli animi.    

Nella terza traccia Niente di nuovo, un ritmo lento ed una batteria altalenante suonata maestosamente da Luca Bergia sono coadiuvate da una voce invariabile il cui ritornello sfocia inaspettatamente in tonalità controfase.

Le atmosfere dark prendono il sopravvento grazie alle note del basso di Lagash; di rara intensità sono le chitarre infuocate suonate da Cristiano Godano e Riccardo Tesio che si interrompono bruscamente.

La tregua predomina con la canzone che dà il titolo all’album Lunga attesa, accompagnata da una voce pacata con un’ostentata melodia hard rock in sottofondo che si attenua sul finale, un’intensa riflessione sulle traversie nelle relazioni d’ amore, la pazienza è la soluzione migliore per ritrovare l’armonia.

Altro brano melodico e nostalgico è Un po’ di requie, una delicata poesia rock intrinseca di speranza ed alla ricerca di una quiete momentaneamente perduta, un amore che tornerà ad “illuminarsi d’immenso”, riferendosi allo splendido “verso” del poeta ermetico contemporaneo Giuseppe Ungaretti, un prendersi per mano cercando di ritrovare la felicità spirituale e corporea.

Il sole è la libertà, una dedica d’ amore dal sound vibrante ed orecchiabile che avvolge l’ascoltatore di un’immensa dolcezza; il testo è un ringraziamento soave verso chi ha donato gioia sublime ed una ricchezza interiore.             

Il punk furioso predomina nella settima traccia Leda, ritratto di una femminilità ardente e peccaminosa, liberata da ogni tabù, pronta a soddisfare ed a soddisfarsi al momento giusto, le parole scorrono veloci come attimi impetuosi di reciproco appagamento.

Guarda il video di Leda: https://music.youtube.com/watch?v=-FjkvM9Pbjg&list=OLAK5uy_kNdAAkP7xeBhEMcon20DVn3rSEl7NMoU8

Sonorità dissonanti ed un ritmo blando prevalgono in La città dormitorio, un eco rabbioso verso le città di provincia che non danno la possibilità di realizzarsi; di forte intensità sono i cori cantati da Cristiano Godano e Luca Bergia ed un suono stridulo conclude il brano.   

Portentosa e combattiva è la bellissima canzone Sulla strada dei ricordi, un ritorno a sonorità ostiche che ricordano successi epocali della band come Cenere ed Il vile, un cunicolo infuocato di perpetua ambiguità su quel che sarà.

Sotto il video di Sulla strada dei ricordi:

Qui alcune versioni del brano Il vile

L’atmosfera si attenua con la dolce Un attimo divino, una coccola avvolgente e rasserenante accompagnata da chitarre tenui dal rock tradizionale; il brano è la descrizione di una femminilità fragile e tormentata, rassicurata dalle premure altrui.        

Significativa è l’energica Fecondità, una riflessione su un tema importante, la canzone rispecchia il linguaggio musicale diretto ed efficace dei Marlene Kuntz senza mai tralasciare una certa eleganza stilistica.    

L’ ultima traccia del disco Formidabile, è un incoraggiamento rivolto ad una generazione che fa fatica ad emergere, bisognosi di fiducia ed energia alla ricerca di un futuro migliore, per stare in questo mondo occorre fortificarsi, cadere a terra non è ammesso e fallire non si può.       

Lunga attesa è un disco autentico, percorso riflessivo su ciò che siamo e che la società vorrebbe che fossimo, ogni brano dalla raffinata poetica descrive le fragilità ed i sentimenti che ognuno di noi porta dentro di sé, l’amore è rappresentato in tutte le sue forme.   

Semplicemente un gran bel disco!

Luca Bercia (ph di Fabrizio from Cortazzone (near Asti), Italy – Luca Bergia Marlene Kuntz@Hiroshima Mon Amour – 2006.02.02 CC BY-SA 2.0)

In ricordo di Luca Bergia….

Nato a Cuneo l’11 settembre del 1968, Luca Bergia co-fondatore nel 1989 dei Marlene Kuntz insieme a Riccardo Tesio, ha fatto parte del gruppo per circa trent’ anni.

Durante la sua carriera ha partecipato a diversi progetti artistici come l’opera d’arte multimediale “Indeependance”, realizzata nel 2008 in collaborazione con il musicista e produttore discografico scozzese Howie B.

Nel 2013 ha realizzato le musiche per l’ebook Lo show dei tuoi sogni insieme al polistrumentista della band Davide Arneodo, scritto dal romanziere, poeta e drammaturgo italiano Tiziano Scarpa pubblicato dalla Giulio Einaudi editore.

“Lunga attesa” è stato il suo ultimo progetto discografico con la band, successivamente nel 2020 ha deciso di intraprendere un percorso di vita diverso dedicandosi all’ insegnamento di Scienze presso le scuole medie di Madonna dell’Olmo di Cuneo ed a Chiusa Di Pesio (Cn).

Il 23 marzo 2023 il talentuoso batterista è venuto a mancare lasciando un vuoto enorme nel panorama musicale italiano e nei cuori dei fan, lo ricorderemo per il suo modo elegante, caratteristico e rivoluzionario nel suonare la batteria.   

Marlene Kuntz (ph di Paolo from Milano, Italia – Marlene Kuntz CC BY-SA 2.0 – 3 maggio 2008)

Tracklist

  1. Narrazione
  2. La noia
  3. Niente di nuovo
  4. Un po’ di requie
  5. Il sole è la libertà
  6. Leda
  7. La città dormitorio
  8. Sulla strada dei ricordi
  9. Un attimo divino
  10. Fecondità
  11. Formidabile

Line Up

  • Cristiano Godano: testi, voci, chitarre, cori
  • Luca Bergia: batterie, percussioni, cori
  • Riccardo Tesio: chitarre, bassi
  • Lagash: bassi
  • Davide Arneodo: polistrumentista

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