La sfida della Muti a teatro


di Patrizia Isidori

11 Ago 2013 - Senza categoria

Teatro: Commenti

Ascoli Piceno. L'attrice Francesca Romana Rivelli, meglio conosciuta con il nome di Ornella Muti, si cimenta per la prima volta con la recitazione teatrale ed interpreta molto bene un personaggio certo non facile. L'ebreo ha iniziato la tournèe marchigiana partendo dal Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno il 24 e 25 novembre per poi continuare in altri teatri della regione. Il passaggio dal set alla recitazione dal vivo non sembra aver creato particolari difficoltà alla Muti, nonostante l'interpretazione dell'avida e cinica Immacolata trasmetta una percezione di sicura antipatia e il ruolo del cattivo non è mai troppo facile. La storia de Lebreo, premio Siae-Eti-Agis 2007 con testo di Gianni Clementi e regia di Enrico Maria Lamanna, è ambientata nella Roma del '56 e rappresenta in romanesco un dramma che fa riferimento al recente passato oscuro ed inquietante, ma mette anche in scena i meccanismi psicologici dell'animo umano di fronte al terrore di perdere i privilegi acquisiti. Negli anni '40 in pieno regime fascista molti ebrei con il destino incerto avevano pensato di salvare i beni personali dall'eventuale esproprio, intestando il capitale a fidati prestanome. Nella storia Marcello Consalvi e sua moglie Immacolata sono i beneficiari intestatari delle sostanziose proprietà del padrone per il quale Consalvi è un semplice ma onesto ragioniere. La coppia, proveniente da un ambiente popolare, vive così negli agi per tredici anni in un sontuoso appartamento, che rappresenta la scenografia fondamentale dello spettacolo curata con maestria da Max Nocente. Improvvisamente qualcuno bussa alla porta ed il timore di un evento presagito fa precipitare la coppia, ma soprattutto Immacolata, fermamente decisa a tenersi stretti i privilegi borghesi conquistati, in un terrore psicologico che evidenzia tutti gli oscuri lati psicologici dell'animo umano. Non aprono, si barricano ed emerge tutta la meschinità possibile. Il colpo di scena finale dell'omicidio di colui che credono essere l'Ebreo, somiglia molto ad un noir cinematografico. Unica nota discutibile sono le battute inserite nel testo, che sollecitano la risata da parte del pubblico, probabilmente non troppo adatte alla drammaticità della storia. La stagione di prosa, organizzata dal Comune di Ascoli Piceno e dall'Amat, continua il 4 e 5 gennaio 2011 con l'anteprima nazionale di Art, sul palco Alessandro Haber, Alessio Boni e Gigio Alberti.

Inizio spettacolo ore 20,30
Biglietti Euro 25, 20, 15 e 10
Info: 0736.244970
(Patrizia Isidori)


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