Jacopo Tissi e le altre star del firmamento della danza abbagliano Villa Vitali


di Elena Bartolucci

26 Lug 2023 - Commenti danza

“La notte delle stelle” per Civitanova Danza, in trasferta a Fermo, con Jacopo Tissi, Polina Semionova e altri incredibili artisti. “Past Forward”, un viaggio a più tappe nella storia della danza, il cui repertorio spazia dal diciannovesimo al ventunesimo secolo.

(Foto di Gasparroni Luigi)

SOSPIRI – Jacopo Tissi, Polina Semionova

Fermo – Domenica 16 luglio, CivitanovaDanza raddoppia subito l’appuntamento dopo la giornata dedicata al Festival del festival dedicando il suo terzo appuntamento in cartellone a La notte della stella, andando in trasferta a Fermo presso Villa Vitali, per celebrare uno degli astri nascenti nel firmamento della danza: Jacopo Tissi.

La serata, però, non è stata completamente incentrata su di lui, in quanto altre grandi stelle lo hanno accompagnato sul palco mantenendo altissimo il livello di qualità portato in scena.

Prima dell’inizio dello spettacolo il direttore dell’Amat, Gilberto Santini, si è profuso in diversi ringraziamenti, tra cui a Maria luce Centioni (presidente dell’Azienda Teatri), Fabrizio Ciarapica (sindaco di Civitanova Marche) nonché Micol Lanzidei (assessore alla cultura della città di Fermo).

Ha tenuto inoltre a ringraziare i genitori di Jacopo Tissi, presenti tra il pubblico, i quali incarnano gli incredibili sacrifici che una famiglia deve affrontare per riuscire a trasformare la passione di un figlio in un lavoro.

Non basta essere belli e bravi, ma bisogna impegnarsi per affrontare con serietà e professionalità ogni ostacolo. Tissi ne è la dimostrazione: un percorso rapido e importante nel mondo della danza, in cui non sarebbe stato possibile arrivare a determinati livelli se non fosse per il puro talento che contraddistingue questo giovane étoile.

Lo spettacolo, intitolato “PAST FORWARD, TRA PASSATO E FUTURO“, prevede la realizzazione di varie coreografie, che spaziano dal diciannovesimo al ventunesimo secolo. Non si resta mai ancorati solo alla classicità del balletto ma si arriva fino alle produzioni più contemporanee, dimostrando che la danza non ha confini di tempo e spazio.

RAYMONDA – Jacopo Tissi, Polina Semionova

“Tra passato e futuro la danza si evolve, emoziona con la bellezza e la purezza della sua forma più classica e il cambiamento verso nuovi orizzonti contemporanei. Past Forward parla di questo. Ma parla anche di me e del mio percorso personale, della ricchezza della danza, della forza di quest’arte nel comunicare e muovere sentimenti nelle persone. Del mio ricominciare da capo dopo aver abbandonato Mosca all’inizio della guerra”. Con queste parole Jacopo Tissi, che al sorgere del conflitto russo in Ucraina era primo ballerino al Teatro Bolshoi di Mosca, descrive il percorso che lo ha portato al concept di questo spettacolo. Attualmente è primo ballerino ospite al Teatro alla Scala di Milano e al Teatro dell’Opera di Roma, dopo che si è trovato all’improvviso a camminare da solo e proseguire la sua carriera guardandola da una nuova prospettiva.

La serata ha inizio con un meraviglioso pas de deux tratto da Raymonda, suddiviso in quattro momenti, in cui il connubio tra Jacopo Tissi e la magnifica Polina Semionova (artista ospite principale allo Staatsballett-Berlin) è pura magia. Grande eleganza, pathos, perfetta sincronia con i tempi musicali e interpretazione di prim’ordine sono le parole d’ordine per una coppia di danzatori che lascia il segno nel panorama della danza attuale. La coreografia è firmata da Marius Petipa su musica di Aleksandr Konstantinovič Glazunov.

CARMEN – Ksenia Ovsyanick, David Motta Soares

Il programma prosegue con un altro passo a due tratto dalla Carmen con la musica di George Bizet. La coreografia firmata da Alberto Alonso (un coreografo influente nello sviluppo dello stile cubano del balletto: una combinazione di tecniche russe e occidentali con uno stile latino) è stata magnificamente eseguita dai giovani danzatori Ksenia Ovsyanick e David Motta Soares (entrambi primi ballerini allo Staatsballett di Berlino), i quali hanno saputo incarnare con grande sensualità linee moderne e marcate nei movimenti.

PARADISO – Jacopo Tissi

Arriva poi il momento della grande stella e il palco viene lasciato tutto a Tissi con una prima mondiale: Paradiso, un assolo coreografato da Yuri Possokhov (già ballerino del San Francisco Ballet, del Royal Danish Ballet e del Bolshoi Ballet) sulla celebre musica di Ennio Morricone tratta dal film Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore. Un’esibizione dal gusto contemporaneo, la cui energica intensità interpretativa conquista tutto il pubblico anche grazie soprattutto alla sua incredibile bravura nel tenere il palco. Come dichiarato dallo stesso Tissi: “Il tema della partenza e del ritorno, la gioia di ritrovare i luoghi dove si è cresciuti, le nostre radici, l’importanza dei legami familiari e la luce dei ricordi più innocenti illuminano questo brano”.

A MIDSUMMER NIGHT’S DREAM – Alina Cojocaru, Alejandro Virelles

La serata prosegue con un nuovo romantico pas de deux tratto da A midsummer night’s dream in cui i danzatori Alina Cojocaru (artista ospite permanente con l’Hamburg Ballet di John Neumeier)e Alejandro Virelles hanno letteralmente stregato il pubblico con un romantico e tenero balletto coreografato da John Neumeier su musica di Felix Mendelssohn Bartholdy.

Ma la vera sorpresa della serata è stato il successivo passo a due dal titolo Clay and diamonds. Una coreografia moderna, dinamica e coinvolgente firmata da George Williamson (giovane e promettente coreografo britannico residente al Center for Ballet and the Arts della New York University) su musica di Calmdown, con cui i danzatori Ksenia Ovsyanick e David Motta Soares hanno incarnato grande sinuosità tradotta in intrecci di linee e prese conturbanti.

Altrettanto intenso è stato il pas de deux (anteprima mondiale) dallo stile contemporaneo intitolato Sospiri tratto dal balletto Orlando su coreografia di Christian Spuck e musica di Edward Elgar: i danzatori Jacopo Tissi e Polina Semionova (star del teatro dell’opera di Berlino) hanno regalato una magica, pura e intensa performance con grandi prese seppur sono riusciti a mantenere inalterata una leggiadria impalpabile per tutto il tempo dell’esecuzione del duo.

LA MUERTE DE UN CISNE – Alejandro Virelles

Davvero suggestiva è stata poi la messa in scena di La muerte de un cisne, l’assolo coreografato da Michel Descombey sulla musica Elaboración sobre la original de Camille Saint-Saëns con cui il ballerino di fama internazionale Alejandro Virelles si è letteralmente trasformato in un cigno, regalando una incredibile perfomance anche solo attraverso le semplici movenze di mani e braccia.

La serata volge al termine lasciando di nuovo il palco a Jacopo Tissi e Alina Cojocaru, i quali si sono esibiti in L’arlesienne suite, un passo a due firmato Roland Petit sulle musiche di George Bizet.

L’ARLÉSIENNE SUITE – Jacopo Tissi e Alina Cojocaru

Come dichiarato dallo stesso Tissi, si tratta di “una storia travolgente di amour fou, una coreografia che mi mette alla prova e mi dà la possibilità di esplorare un nuovo me”.

Con quest’ultimo due, entrambi i performer hanno dimostrato che per farcela nel mondo della danza non bisogna solo essere bravi e belli. Quello che conta soprattutto è il grande potere di saper interpretare le vere emozioni anche solo con un gesto di una mano, uno sguardo o una smorfia del viso.

Nel finale tutti i ballerini si sono poi esibiti in alcuni brevissimi virtuosismi per salutare il pubblico, che ha tentato invano di chiedere un bis.

Il programma della serata si è dimostrato un vero e proprio “viaggio a più tappe nella storia della danza, ma è anche la drammaturgia di un percorso di crescita interiore fatto di sentimenti, scoperte, aspettative, ricordi e desideri che, insieme, costituiscono una sorta di mappa artistica a cui Jacopo Tissi sente di appartenere”.

Un riconoscimento ulteriore va fatto alla grande maestria di tutti i performer nel riuscire a esibirsi in un palco così stretto come quello di Villa Vitali.

Una serata davvero magica in cui il suggestivo frinire quasi assordante delle cicale ha accompagnato di sottofondo l’intero spettacolo. Questa prima ed esclusiva regionale è una produzione di Art Works Production ed è stata realizzata in collaborazione con il Comune di Fermo.

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