“Il Quadro delle Meraviglie” ricorda Mannino


Andreina Massi

20 Feb 2005 - Commenti classica

L'Accademia della Libellula di Tolentino (MC) diretta da Cinzia Pennesi, ha messo in scena “Il Quadro delle Meraviglie” di Franco Mannino che ha debuttato il 19 Febbraio con anteprima il 18 nel Teatro “N.Vaccaj” di Tolentino che aveva ospitato il Maestro Mannino nel 1985 per l'inaugurazione dello stesso dopo un lungo restauro. La serata interamente dedicata a Franco Mannino, recentemente scomparso, ha rinnovato il successo della scorsa edizione di “Opera Aperta” in cui tra le tante produzione venne messa in scena “Anno Domini 3000” un'opera buffa del Maestro scomparso, che riscosse favore di pubblico e critica e lo vide ospite della nostra cittadina per la seconda volta.
Questa serata particolare si è aperta con un brano “Sicilia” op. 621 (2004) scritta da Mannino su testo di Salvatore Quasimodo per voce recitante, orchestra d'archi e arpa, in cui la passionalità del sentimento che lo legava alla sua terra natale, viene espressa in tutta la sua forza dalla bravura dell'attore Giovanni Moschella perfettamente sostenuta dall'impeccabile esecuzione dell'orchestra “Accademia della Libellula”.
Il secondo brano tratto da “Ritmi di Vivì” op. 29 (1961), suite per orchestra, ci mostra la poliedricità del Maestro scomparso e la duttilità della sua musica, accattivante, sinuosa e giocosa, ricca di combinazioni strumentali inusuali e frizzanti che hanno trasmesso con intensità il desiderio di stupire e divertirsi con la musica che ha da sempre ha caratterizzato il genio di Franco Mannino. A chiusura della serata la sua opera “Il Quadro delle Meraviglie” op.34 (1962) su libretto di Andrea Camilleri, tratto dall'omonima opera di Cervantes, che ha stupito ed appassionato i numerosi presenti alle due serate. Tutto era perfettamente in equilibrio, musica, canto, recitazione, armonie e ricerca di sonorità strumentali, la regia ha seguito istintivamente il percorso tracciato dalla musica di Franco Mannino ed il risultato è stato brillante, piacevolmente scherzoso e allo stesso tempo ironico, tutto accompagnato e sottolineato dalla bravura del cast, delle comparse (appartenenti al corso di recitazione Centro Teatrale Sangallo di Tolentino) e soprattutto dall'orchestra “Accademia della Libellula” che ha dimostrato, ancora una volta, l'indiscutibile qualità di esecuzione sotto la Direzione del Maestro Cinzia Pennesi che voglio ricordare, è stata assistente musicale di Franco Mannino in questo suo ultimo anno.
La presenza imponente del pubblico alle due serate, tra cui la famiglia Mannino al completo e l'attore Cesare Bocci, ha voluto dimostrare l'affetto della cittadinanaza per il Maestro Franco Mannino e per il progetto “Opera Aperta” nato proprio a Tolentino nel 2003 con l'intento di produrre e divulgare, in tutto il territorio, la cultura musicale e soprattutto le opere buffe dal “700 ad oggi, meno conosciute ma altrettanto belle e significative.

(Andreina Massi)


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