Grandi sax a Fermo


Francesco Massi

6 Dic 2004 - Commenti classica

Fermo. Dopo tre giorni intensi di attività la decima edizione dello Stage Internazionale del Sassofono chiude i battenti. La manifestazione ha visto il Conservatorio Fermano G. B. Pergolesi meta dei più prestigiosi docenti dello strumento, nonchè la partecipazione di più di cento sassofonisti italiani e di diverse nazioni europee. Un'esperienza straordinaria dal lato formativo e didattico per i giovani allievi arrivati a Fermo da vari Conservatori italiani e stranieri, ma anche un meeting eccellente per gli stessi professionisti per scambi professionali e culturali legati al sax. Ha sorpreso anche gli organizzatori l'eccezionale affluenza di pubblico, specialmente di giovani, ai dieci concerti che si sono tenuti nell'arco dei tre giorni, specialmente in occasione del Gran Galà del Sassofono che ha visto il Teatro dell'Aquila gremito. Occasione, questa, destinata a diventare un appuntamento fisso annuale di prestigio tra quelli musicali di Fermo. Centinaia gli appassionati approdati in città da tutta Italia per ascoltare alcuni tra i migliori sassofonisti presenti sul panorama internazionale. Nomi forse poco conosciuti al grande pubblico ma di eccellente spessore artistico. Si è potuto assistere ad eventi musicali rari da ascoltare riguardo specialmente alcune combinazioni strumentali nell'esecuzione di determinati brani come il doppio quartetto dell'Ensemble Italiana di Sassofoni ed il Quartetto d'Archi Elisa che hanno presentato un'inedita e sorprendente versione dell'Arte della Fuga di Bach. Un esempio di alta sperimentazione musicale, come ulteriore caratteristica dello Stage. Siamo molto soddisfatti dei risultati dice il direttore artistico Massimo Mazzoni lo Stage ha raggiunto un'ottima maturità sta crescendo e continua ad essere una realtà di prestigio internazionale. Da quest'anno è diventato evento ancor più accessibile al pubblico, grazie anche al contributo della Fondazione Cassa Risparmio e del Comune di Fermo nonchè della Provincia di Ascoli .
(Francesco Massi)


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *