Fa sognare Le mille e una notte nella lettura di Cerami


di Patrizia Isidori

11 Ago 2013 - Senza categoria

Teatro: Commenti

Grottammare (AP). La rassegna del Teatro della Parola, realizzata dall'assessorato alla cultura del Comune di Grottammare e dall'Amat con il patrocinio del Ministero Beni e Attività Culturali e della Regione Marche, si è aperta sabato 17 aprile al Teatro dell'Arancio con Vincenzo Cerami che ha letto in forma di raffinato spettacolo teatrale Le mille e una notte con le musiche originali composte ed eseguite dal musicista maltese Aidan Zammit. Lo spettacolo. Produzione teatrale Ambra Jovinelli, è basato sulla recente traduzione italiana di Muhsin Mahdi, illustre arabista e docente all'Università di Harvard (edita da Donzelli).
Le Mille e una notte, affascinante favola orientale, di cui non si conosce l'origine, sono famosissime in tutto il mondo. Il testo racconta la storia di Shahrazad, figlia del vizir, bella, saggia e molto colta, che proprio raccontando delle novelle al re di Persia ed India Shahriyar per mille e una notte, riesce a salvare la sua vita. Il re infatti, per vendicarsi del tradimento della moglie e dopo averla uccisa insieme al suo amante, aveva deciso di possedere ogni notte una donna ed ucciderla poi all'alba. L'abilità di Shahrazad incanta il re che, alla fine, decide di non giustiziarla come con le altre e la sposa. Nella lettura di Vincenzo Cerami viene raccontato il prologo e il racconto della prima notte di Shahrazad. La straordinaria lettura di Vincenzo Cerami esalta la bellezza del testo e crea un'atmosfera incantata. Considerando poi il contenuto e cercandoci un insegnamento, è come se Le mille e una notte ci dicessero che la cultura può salvare l'umanità , come ha salvato la protagonista, e bisogna sempre fortemente preservarla da tutto quello che la minaccia.
Vincenzo Cerami è scrittore e sceneggiatore. à stato allievo di Pier Paolo Pasolini e suo assistente alla regia in alcuni film. Il suo primo romanzo di successo è il romanzo Un borghese piccolo piccolo del 1976, portato al cinema l'anno successivo da Mario Monicelli con Alberto Sordi protagonista.
Il Teatro della Parola è una rassegna dedicata alla sperimentazione che propone sempre spettacoli molto interessanti e raffinati, mettendo in scena i capolavori dei grandi classici. Il tema conduttore delle tre serate di questa stagione è la morte con gli eroi della storia che l'hanno combattuta, esorcizzata, affrontata con coraggio. Prossimo spettacolo, da non perdere venerdì 30 aprile Eneide con Luca Violini e venerdì 14 maggio La Tomba di Alessandro. L'Enigma con Valerio Massimo Manfredi.
Info:
Teatro dell'Arancio ore 21,30
Biglietti 10 euro 30 aprile, 15 euro 14 maggio.
Tel. 0735.739238
(Patrizia Isidori)


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