Dopo sessant’anni Zagor incarna ancora uno dei miti più popolari del fumetto italiano


di Alberto Pellegrino

1 Mar 2022 - Fumetti

Zagor è uno dei personaggio più popolari del fumetto italiano ideato nel 1961 da Guido Nolitta (pseudonimo di Sergio Bonelli) e realizzato graficamente da Gallieno Ferri. Le serie sono entrate a far parte della letteratura disegnata e della storia del costume italiano. È il secondo fumetto più longevo e popolare nella storia del comic italiano dopo l’inossidabile Tex Willer.

Zagor lo Spirito della Scure

Zagor è un eroe che crede nei valori della libertà, dell’uguaglianza di tutti gli uomini e di tutte le razze, si batte per l’indipendenza e la dignità dei nativi americano, è un difensore della natura e della foresta di Darkwood, dove vive in una capanna difesa da sabbie mobili e paludi. È dotato di una forza e di un’agilità al di sopra del normale; è un tiratore infallibile ma è imbattibile con la Scure che è il suo carattere distintivi tanto che gli indiani lo hanno soprannominato lo “Spirito della scure”; è abile nel corpo al corpo e sa abbattere gli avversari anche con i pugni. Ricorda Tarzan per la capacità di saltare di albero in albero, facendo uso di liane. Ha un grande acume nel risolvere misteri di ogni sorta e una propensione per gli effetti teatrali (botti, lampi, fumo, voli), nell’uso dei quali è stato istruito da una famiglia di attori, i Suliivan. È ritenuto un essere soprannaturale dagli indiani ed è sempre vestito con una maglia rossa di fattura indiana che ha al centro del petto un cerchio giallo al cui interno è raffigurato l’Uccello del Tuono. La sua arma simbolo, la scure, è formata da un manico di legno e da una pietra bloccata con legacci di cuoio, che porta appesa alla cintura sul fianco destro, mentre porta una pistola sul fianco sinistro e questo è un anacronismo storico, perché quel tipo di revolver come il fucile Winchester ancora non esistevano negli anni 30/40 dell’Ottocento. Il nome indiano di “Za-gor-te-nay” che dovrebbe appartenere al dialetto algonchino nelle lingue dei nativi americani non significa nulla; infatti è un’invenzione di Sergio Bonelli che, dopo aver scartato il nome di “Aiax”, ha scelto Zagor e il primo nominativo è rimasto solo nel grido di battaglia del personaggio: “Aaayyyaaakkk!”.

Zagor usa le liane come Tarzan

Le origini del mitico eroe

Il vero nome di Zagor è Patrick Wilding e suo padre Mike è stato un ufficiale dell’esercito ucciso insieme alla madre Elisabeth “Betty” Burton dagli indiani Abenachi. Rimasto orfano, è stato adottato dal trapper Nathaniel Fitzgeraldson, che vive nella foresta e cresce con il proposito di vendicare la morte dei genitori ma, quando scopre che suo padre si era reso responsabile della morte di indiani innocenti e che è stato ucciso per vendetta dagli Abenachi, prova dal quel momento un forte risentimento verso il padre da lui ritenuto «un militarista e un massacratore di indiani». Nella prima metà dell’Ottocento (negli anni1830-1840) decide di diventare Za-gor-te-nay ovvero “lo Spirito con la Scure”, un uomo che si batte per proteggere gli indiani, che cerca di mantenere la pace con i bianchi durante le rivolte indiane, che dà la caccia ai criminali e difende i deboli e gli innocenti di qualunque razza, cultura e religione. Nel 2019 è stata pubblicata una miniserie a colori scritta da Moreno Burattini e intitolata Le origini, nella quale si ricostruire l’infanzia e la giovinezza del personaggio basandosi sulla storia Zagor racconta, scritta da Nolitta negli albi 106 e 107. Nel 2020 è stata pubblicata una miniserie di sei volumi intitolata Darkwood novels, che indaga il lato più umano del protagonista.

Le storie di Zagor sono ambientate in un Far West fantastico che si caratterizza per la varietà degli spunti, dei temi, dei personaggi e delle situazioni, con una notevole commistione di generi, che vanno dal western classico alla fantascienza, dall’horror alla rievocazione storica e antropologica. Zagor vive di solito nella foresta di Darkwood che è stata immaginata nel Nord-Est degli Stati Uniti, ma affronta lunghi viaggi nel territorio americano, vive le sue avventure in Messico, Groenlandia, Scozia, Africa e incontra antiche civiltà ormai estinte come quella dei Vichinghi o di Atlantide. Sergio Bonelli (Guido Nolitta) ha detto che “Forte Henry esisteva davvero. Sorgeva sul fiume Wheeling e oggi al suo posto c’è una città che si chiama appunto Wheeling…Ci troviamo nella regione subito a Sud dei Grandi Laghi, tra Ohio e Pennsylvania. […] Lo Spirito con la Scure agisce nella prima metà del secolo Diciannovesimo, mentre Tex e molti altri eroi del western vivono le loro avventure nella seconda metà dell’Ottocento… All’epoca della creazione di Zagor, trionfavano ancora le tematiche del Vecchio West, che sentivo ormai strette per un personaggio che volevo invece risultasse il più fantasioso possibile. Ecco perché preferii anticipare la collocazione delle storie in un’epoca non ben definita, rispetto a quella così cronologicamente determinata del genere western…Questa scelta mi permetteva di mostrare le tribù in un periodo lontano dalla corruzione e dallo sterminio portato dall’uomo bianco, quando gli indiani potevano ancora considerarsi padroni della loro terra e dei loro destini».

Zagor e Cico

Amici e avversari a fianco di Zagor

Il messicano Cico (il nome completo è Cico Felipe Cayetano Lopez Martinez y Gonzales) è il suo inseparabile compagno e rappresenta il versante comico della saga. Il personaggio ricorda Sancho Pansa, perché è grassottello, basso, perennemente affamato, pauroso, ingenuo e protagonista di divertenti siparietti spesso causati dalla sua imperizia. A fianco di Zagor operano alcuni personaggi comprimari suoi amici come Guitar Jim, un ex fuorilegge che nasconde una pistola all’interno della sua chitarra; Satko, un indiano Cherokee laureato in legge; il capitano dei ranger Adam Crane che finirà per sposare una principessa indiana e si schiererà dalla parte dei pellirossa; Icaro La Plume Barone di Jolieville, che ha  una grande passione per il volo per cui che progetta e realizza primitive macchine volanti; Rakum, uno stregone mohawk che rende più efficiente la magia indiana, unendola alla scienza e dalla chimica; Norman Perry, un colonnello dell’esercito degli Stati Uniti che affianca, alle indubbie capacità militari, una umanità e una sensibilità non comuni, oltre ad essere uno scienziato e medico; Frida Lang, unanobildonna austriaca che si appassiona al selvaggio West, distinguendosi per coraggio e saggezza e per essere stata uno dei rari amori di Zagor.

I suoi numerosi avversari non sono solo nativi americani e cittadini statunitensi, ma anche Thug, Vichinghi, Eschimesi, extraterrestri e altre creature fantastiche come vampiri, lupi mannari e altri personaggi creati dalla fantasia degli autori. Tra i nemici più accaniti di Zagor troviamo il professor Hellingen, uno scienziato pazzo che inventa robot, la televisione, computer, sommergibili e missili telecomandati ed è ossessionato dall’idea di conquistare il mondo, sfigurato da una esplosione nel suo laboratorio, si auto-disintegra in una cabina aliena; gli Akkroniani, extraterrestri umanoidi metà animali e metà vegetali provenienti dal sesto pianeta della stella Betelgeuse che Hellingen contatta e chiama sulla Terra con un rudimentale computer da lui creato; poiché feroci, invulnerabili alle armi da fuoco e intelligentissimi, Zagor riesce a sconfiggerli con le speciali frecce scoperte dallo stregone Rakum; Bela Rakosi è un vampiro ungherese ispirato al celeberrimo Conte Dracula di Bram Stoker; Devil Mask, uno stregone della tribù di Huron spietato nemico di Zago; Mortimer, un astutissimo genio del crimine che agisce insieme alla bella Sybil che, durante uno scontro con Zagor, viene uccisa da uno squalo, allora per vendicarsi Mortimer, riappare nel Sud America, dove compie un piano che porterà alla morte di alcune persone care allo Spirito con la scure, per cui si arriverà a un ultimo scontro che finisce con la caduta di Mortimer da una cascata (il nome, la crudeltà e la morte di questo personaggio ricordano il maggiore nemico di Sherlock Holmes).

Lo storico incontro di Zagor con un giovane Tex Willer

Non poteva mancare l’incontro tra due leggende del West: un giovane Tex Willer appena arruolato nei ranger del Texas de un maturo Zagor con la chioma segnata di grigio e avviato sulla strada del tramonto. Lo storico incontro avviene nel numero speciale Bandera! del 3 dicembre 2021, dove si ha l’incontro tra un giovane Tex non ancora entrato nei Ranger del Texas e uno Zagor ormai anziano, con i capelli grigi sulle tempie ma ormai entrato nella leggenda come “spirito della scure” con quella sua arma primitiva realizzata con materiali naturali come una pietra e un manico di legno. Il giovane avventuriero le sue due pistole Colt sono un prodotto della moderna industria bellica, ma Tex non sarà mai uno sbirro feroce e ottuso e userà le Colt come uno strumento per fare giustizia, per difendere i deboli e gli oppressi come del resto ha fatto per tutto la vita il “vecchio” Zagor. In questo loro incontro i due si troveranno uniti nel lottare in difesa dei Comanche contro le violenze ingiustificate dei ranger e dei militari, il razzismo dei coloni bianchi. Tex ha già combattuto diverse battaglie ritenute giuste ed è fratello di sangue di capo apache, Zagor gli dice di non essere mai troppo sicuro di sé e gli confessa di aver commesso dei tragici errori, per cui ci pensa due volte prima di ergersi a giudice e boia.  Alla fine lo Spirito della scure lascia una lettera nelle mani del suo nuovo amico, in cui gli dice che è già un giovane in gamba, ma un giorno acquisterà quella saggezza che ancora gli manca: da quel momento Tex sarà destinato a compiere grandi imprese.

“Fratelli di sangue” la lunga storia di amicizia tra Zagor e i Comanche

Per questo anniversario la casa editrice Bonelli ha ristampato un voluminoso album in cui sono raccolte le eroiche imprese compiute da Zagor al fianco del grande capo comanche Lupo Grigio, suo fratello di sangue, quando la Comancheria era una terra libera e abitata da numerose tribù prima della nascita dello Stato del Texas, l’invasione dei coloni e le lunghe guerre contro l’esercito americano per le continue violazioni dei trattati di pace da parte dei bianchi. Si è trattata di una lotta impari e violenta dei Comanche contro i messicani, i comancheros, i ranger texani, i nativi traditori, per cui gli indiano sono stati costretti a trovare rifugio sui Monti Wichita fino a quando riusciranno a ottenere un nuovo trattato di pace destinato ad essere in poco tempo di nuovo violato, portando alla definitiva cacciata dei Comanche dal Texas e alla fine delle mitica nazione denominata “Comancheria”.

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