Intervista ai Camera a Sud in occasione dell’uscita di “Il Geghegè”


a cura della Redazione

11 Mag 2020 - Commenti live!, Musica live

Esce Il Geghegè, il nuovo singolo della band siciliana Camera a Sud, omaggio all’esplosiva Rita Pavone. Nostra intervista alla band electro swing.

Dall’8 maggio, è disponibile in digital download e in streaming Il Geghegè,nuovo singolo dei Camera a Sud con il quale la band electro swing siciliana omaggia la sempre energica Rita Pavone, reinterpretando uno dei più grandi ed amati successi della cantante e showgirl italiana. Il brano, non distante dalla versione originale ma caratterizzato da un arrangiamento grintoso e decisamente americano, è accompagnato da un video clip ufficiale, che potete vedere qui sotto, ispirato alle grandi rock band del passato, tra colorati look a righe alla fratelli Dalton, richiami al mondo degli anni ’60 e mozzafiato location siciliane.

«“Abbiamo un problema”. Queste le “inedite” parole di apertura della nostra versione de “Il Geghegè” –raccontano i Camera a Sud – Sentivamo che qualcosa era in cambiamento e a febbraio mentre eravamo in pieno mixaggio abbiamo deciso di inserire questa frase. Non poteva mancare, nel nostro percorso musicale, una dedica alla sempreverde Rita Pavone. In un momento particolare e delicato c’è davvero bisogno di un Riff che dica “Voglio bene a te”.»

Il Geghegè è stato registrato e mixato presso NuevArte Studio di Carlo Longo, che ne ha curato anche il mastering. Programmazione ed Elettronica: Salvo Dub. Arrangiamenti dei Camera a Sud. Il video è opera del regista Rocco Gianluca Pappalardo.

Hanno suonato: Manuel Castro (Voce), Giuseppe Nasello (Chitarra), Carmelo Siracusa (Basso), Ivan Newton (Batteria).

Camera a sud è una band siciliana fondata da Carmelo Siracusa (Contrabasso) nel 2011. Si uniscono a lui Manuel Castro (Voce), Giuseppe Nasello (Chitarra), Ivan Newton (Batteria). I quattro musicisti, tutti appassionati di swing e rock ‘n roll e i cui di riferimento sono Fred Buscaglione, Renato Carosone, Nicola Arigliano, Renzo Arbore, ripropongono classici italiani anni ’30,’40 e ’50. Nel 2012 la band è stata in tour (Germania, Belgio) nelle Associazioni di Italiani all’Estero riscuotendo enorme successo. Dal 2011 ad oggi la band partecipa a numerose trasmissioni televisive e programmi radio del circuito nazionale (Rai – Rai Cultura – Isoradio). I Camera a sud hanno all’attivo tre lavori discografici, l’album d’esordio dal titolo “Italian Party”, prodotto nel 2013, un lavoro essenziale, energico, frizzante che rivisita in chiave moderna alcuni tra i brani più conosciuti del panorama swing nazionale. “Pane Amore e Fantasia”, uscito nel dicembre 2015, è il secondo lavoro discografico e contiene il primo brano inedito dal titolo Giorni. Nel 2017 il brano Pippo non lo sa, rivisitato dalla band, viene selezionato dall’etichetta americana Putumayo Records ed inserito nella compilation “Italian Playground” insieme ad artisti del calibro di Carosone, Arigliano ecc. Nel luglio del 2017 il prestigioso Premio Lunezia (svoltosi a Massa Carrara) sceglie i Camera a Sud come finalisti del Festival con il brano inedito Tarquinio e Dudù. Ad ottobre 2017, preceduto dal singolo estivo Caravan Petrol, esce il terzo lavoro discografico dal titolo omonimo “Camera a Sud” e contenente delle rivisitazioni in chiave elettronica di alcuni brani di Fred Buscaglione, Renato Carosone e due brani inediti. L’album, stampato anche in vinile, è un voler riportare gli ascoltatori verso i classici della musica italiana in una chiave modernamente retrò. Nel 2018 i Camera a Sud celebrano il grande Adriano Celentano con la loro versione del brano Svalutation che riscuote unanimi consensi da parte di critica e pubblico. L’8 marzo 2019 la band pubblica il singolo con video Donna, rivisitazione del successo di Nicola Arigliano. A maggio 2019 si esibiscono a Brick Lane (Londra) all’interno del Sicily Fest riscuotendo un grande consenso da parte del pubblico proveniente da tutto il mondo.

INTERVISTA

D. Un saluto ai Camera a Sud. Chi siete e come nasce il vostro progetto?

R. Un saluto a voi e un ringraziamento speciale per questo spazio che ci state dedicando. I Camera a sud sono Manuel Castro (voce), Giuseppe Nasello (chitarra), Carmelo Siracusa (Contrabbasso) e Ivan Newton (batteria). La band nasce da una brillante idea di Carmelo che in uno di quei tipici giorni afosi siciliani, ebbe l’intuizione di mettere su un nuovo progetto. In men che non si dica, nonostante ognuno di noi quattro abitasse in città completamente diverse e distanti tra loro, la Musica e la voglia di mettersi in gioco hanno preso il sopravvento catapultandoci in un’avventura che dura già da 8 anni.

D. Il Geghegè è il vostro nuovo singolo. Omaggio all’energia di Rita Pavone. Perché avete scelto proprio questa canzone?

R. Quasi tutti i brani che riarrangiamo e registriamo passano da un test live, nel senso che li suoniamo durante i concerti e testiamo l’appeal che possono avere sia sul pubblico che sul divertimento e l’energia che ne traiamo suonandoli. Geghegè è un brano energico che ci diverte e che scatena gli spettatori fino a quello che poi diventa un finale esplosivo in pure stile rock ‘n roll.

D. Il vostro repertorio è ricco di cover di brani “d’altri tempi”. Cosa deve avere una canzone per colpirvi al tal punto da volerla reinterpretare e come mai pescate dal passato?

R. È sempre una grande responsabilità coverizzare un successo del passato. Il rischio è quello di banalizzare o scimmiottare qualcosa. Guardando indietro però, siamo davvero contenti del lavoro svolto in studio. Ogni brano ha acquisito la sua personalità perché ognuno di noi ha messo a disposizione il proprio background musicale che attraverso il continuo confronto ha portato questi risultati. Lo stesso metodo lo utilizziamo nella realizzazione dei videoclip siamo sempre alla ricerca di un’idea originale. Gli artisti che abbiamo scelto di coverizzare hanno un enorme spessore e personalità, Buscaglione, Carosone, Celentano, Arigliano, Pavone… Peschiamo dal passato perché il nostro repertorio attinge a piene mani da quei brani che sono i tasselli della storia della nostra musica e della nostra cultura.

D. Il vostro sound è unico: mischiate swing, elettronica e rock. Vi considerate una proposta diversa dalle altre?

R. Il nostro singolo background musicale ha creato il sound della band in maniera naturale. La policromia di stili dal blues, al rock al jazz, è stata incanalata all’interno di uno stile decisamente contaminato, assolutamente non puro e per questo volutamente più “sporco”. Abbiamo lavorato sodo in tutti questi anni, abbiamo investito e allo stesso tempo abbiamo raccolto i frutti. Riuscire a suonare per 8 anni di fila è difficile ma è la testimonianza di un progetto che funziona e che è costantemente coltivato. Il mix della personalità di ognuno di noi è stato fondamentale per arrivare a questo risultato insieme a quel pizzico di fortuna che non guasta mai. Il nostro modo di fare musica rispecchia in toto quello che siamo con tutti i suoi pro ed i suoi contro e quindi crediamo che arrivi a chi ci ascolta, proprio per questo motivo, perché è senza filtri. Crediamo che la nostra proposta, nonostante attinga a brani conosciuti, possiede la sua personalità e originalità. Questo almeno è il feedback che riceviamo da chi ci segue e dagli addetti ai lavori.

D. Avete suonato a Londra al Sicily Fest. Cosa ricordate di questa esperienza?

R. Tutto è nato semplicemente da una chiacchierata con l’organizzatrice del Pop up MarketSicily, una di quelle scintille inaspettate che accendono il fuoco. C’è molta stima reciproca e subito si è parlato di Londra dato che lei stava organizzando a Bricklane il Sicily Fest. Londra è una città multiculturale da cui sono nate e nascono ancora oggi la maggior parte delle scene musicali, viaggia da sempre nel tempo e con il tempo giusto. Proporre il nostro spettacolo swing intriso di sicilianità all’interno di questa splendida metropoli è stato motivo di grande orgoglio ed entusiasmo. Un’esperienza bellissima che ci ha permesso di confrontarci con un pubblico proveniente da ogni parte del mondo. Il feedback è stato assolutamente positivo, nonostante i brani fossero tutti in lingua italiana. La gente si è divertita, ha ballato, ha chiesto il bis. Per noi è stata una soddisfazione enorme. Possiamo dire che il test londinese è stato passato a pieni voti J.Questo ci ha dato una nuova carica per il proseguo del progetto Camera a Sud.

D. Grazie

R. Grazie ancora a Voi per questo spazio e per questa intensa intervista che ci ha fatto ripercorrere con la mente il nostro viaggio musicale.

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