3 romanzi erotici della collana “Pizzo nero”


di Valentina Magro

11 Ago 2008 - Libri

La Borelli Editore ha ormai da qualche anno lanciato la collana intitolata “Pizzo Nero”, unica nel suo genere, nella quale vengono presentati romanzi di genere erotico “al femminile”; al femminile sia perché sono tutte donne le autrici di questi romanzi sia perché, di conseguenza, è dal punto di vista di una donna che è osservato il tema da sempre scottante, ancor di più se è di sesso femminile chi ne parla. Non è sicuramente semplice riuscire a tradurre in parole ciò che fa parte di una sfera così complessa quale quella sensoriale a cui l’erotismo appartiene, espresso attraverso la gestualità, la corporeità, la sensibilità dell’individuo piuttosto che con un linguaggio di tipo verbale. Sta dunque nella bravura di chi scrive riuscire a non scadere nel volgare o trattare l’argomento con superficialità e leggerezza e, al contrario, trasmettere la profondità, il fascino e le mille sfaccettature che l’erotismo presenta. Arduo, a nostro modesto parere, da parte di Borelli Editore parlare di Letteratura per opere che non sempre meritano di essere inserite a pieno titolo nel filone letterario vero e proprio anche se resta lodevole e coraggioso dare spazio ai giovani scrittori in una collana ben curata anche dal punto di vista editoriale. Tra i numerosi romanzi editi ne prendiamo qui in considerazione tre molto diversi tra loro sia nell’approccio stilistico che in quello tematico. Il primo e probabilmente il più avvincente si intitola VAMPIRIA. L’highlander del sesso ed è stato scritto dall’italo-tedesca Melanie Alyssia Moore. Famosa modella a Parigi, spesso sulle copertine o in televisione, la Moore ha sempre provato interesse per la scrittura trovando un ottimo riscontro nella critica. VAMPIRIA è un romanzo immaginario con un intreccio complesso frutto di una fantasia abbastanza brillante; viene presentata la storia di una donna che si è ormai rassegnata ad una triste e dolorosa immortalità in quanto costretta, per sopravvivere, a “nutrirsi” di sesso e alla continua ricerca di avventure fulminee e turbolente. È il racconto di un’anima tormentata sulla quale grava un terribile maleficio che la costringe all’impossibilità di innamorarsi e in continua lotta con se stessa per liberarsi da una condanna che è allo stesso tempo la sua salvezza. Nonostante alcuni pensieri e concetti vengano inutilmente ripetuti nel corso della narrazione il romanzo si avvicina al tema dell’erotismo con tatto esprimendo attraverso la protagonista come questo non sia solo materialità e istinto ma frutto in primo luogo di sentimenti. Per il secondo romanzo si passa a tutt’altra trattazione, il titolo è: Lesbo è un’isola del Mar Egeo ed è stato scritto da Alessandra Bianchi. La protagonista parla in prima persona dell’evoluzione della sua vita sessuale e sentimentale in seguito all’esperienza affatto coinvolgente, a tratti traumatica del suo primo rapporto sessuale con un ragazzo. Alessandra, nome della protagonista che potrebbe far intuire una natura autobiografica del testo, si rassegna subito all’idea della sua frigidità e all’indifferenza verso quest’aspetto della vita, ma in seguito ecco affacciarsi l’idea o, per meglio dire, l’attrazione istintiva verso persone del suo stesso sesso. Il primo rapporto inaspettato con una ragazza simpatica e dalle forme sinuose segna una svolta decisiva; le carezze di una donna le avevano dato molto di più di quelle di un uomo e dunque la scelta dell’omosessualità è ormai presa. Alessandra nel corso della storia racconta di alcune relazioni importanti e di profonde delusioni da queste provocate; il finale a sorpresa fa trapelare un cambiamento interiore lasciando però all’immaginazione del lettore i suoi esiti. In una società ancora oggi intrisa di tabù e ignoranza, l’omosessualità viene vista da alcuni sotto una connotazione negativa o comunque ambigua; il romanzo in questione affronta con disinvoltura il tema poiché l’autrice stessa vive questa dimensione, conferendone dunque una lettura veritiera e mostrando come i rapporti omosessuali possono avere la stessa profondità di sentimento e ancor di più le stesse sofferenze di quelli eterosessuali. Lisa & Cécile è infine il libro scritto a due mani da Cristiana L. e Mariarosa C.; le protagoniste raccontano alternativamente una serie di episodi di fantasia dalle marcate linee erotiche sullo sfondo di una Roma un po’ surreale. I “capitoli” si differenziano per un diverso tipo di scrittura adottato dalle autrice sia nel senso dei caratteri, per Cécile il corsivo e per Lisa il normale, sia per lo stile, introverso l’uno più forte e spregiudicato l’altro. Cristiana L. e Mariarosa C. sono due imprenditrici romane amiche nella vita che si trovano a condividere le stesse passioni; si tratta per loro della prima volta alle prese con la stesura di un libro e, di conseguenza, è visibile, a tratti, l’inesperienza unita ad una trattazione spesso troppo rude dell’erotismo e di un immaginario sessuale poco femminile. Borelli Editore presenta per questo testo una novità: al libro è allegato un CD narrante a due voci.