Viareggio (LU): U.N.C.A.L.M il Congresso 2001


Comunicato Stampa

15 Ott 2001 - Commenti classica

VIAREGGIO
Si è svolto nei giorni 7, 8 e 9 settembre all'Hotel Palace il 4 Congresso dell'Unione Nazionale Circoli e Associazioni Liriche e Musicali. à stato un congresso che ha sancito un cambio al vertice: dopo quasi otto anni di presidenza, Athos Tromboni, giornalista ferrarese, ha lasciato la presidenza nazionale, passando al Collegio dei probiviri; al suo posto il Consiglio nazionale eletto dal 4 congresso ha insediato, per acclamazione, Giacinto Moramarco di Altamura (Bari), docente e musicista. Sono stati tre giorni di intenso lavoro e dibattito, nonchè di interessanti happening culturali, per i congressisti, come la visita ai famosi cantieri navali Benetti di Viareggio e la partecipazione al concerto vocale e strumentale organizzato appositamente dall'Accademia delle Muse di Camaiore (Lucca) e dall'Associazione Scena Musicale di Bologna. Il primo giorno di lavori è stato dedicato tutto all'Uncalm, ai suoi fondatori, alla nomina dei soci benemeriti e dei consiglieri onorari, all'attribuzione delle pergamene con attestati di merito. Una festa “in famiglia” per ricordare chi ha dato il proprio contributo allo sviluppo dell'Unione. Particolarmente significativa è stata la consegna della pergamena ai figli di Santi D'Alessandro, secondo presidente Uncalm, deceduto alcuni anni fa. Una vera giornata di festa, conclusasi con la cena e il concerto. Gli impegni veri sono cominciati la mattina del giorno successivo, con l'apertura ufficiale dei lavori del congresso.

La relazione introduttiva
Il presidente uscente Tromboni svolgendo la relazione introduttiva su mandato del Consiglio nazionale, ha focalizzato l'intervento su sei capitoli essenziali: il percorso dal 3 al 4 congresso, i traguardi raggiunti dall'Uncalm, la situazione dell'utenza musicale associata, la situazione delle strutture che fanno produzione musicale in Italia, il futuro dell'Unione e le rivendicazioni possibili. In particolare il suo intervento si è soffermato sulla situazione dell'utenza musicale, nel rapporto con i grandi teatri: “Gli alti prezzi dei biglietti e la politica sempre più spinta dei pagamenti troppo anticipati dei biglietti prenotati perpetrata dai grandi teatri e festival – ha detto il relatore – privilegia di fatto le agenzie di viaggio rispetto al Circolo lirico tradizionale. Le attenzioni dei grandi teatri sono rivolte, molto più che nel passato, non tanto al botteghino, quanto ad una pianta esaurita del teatro. I grandi teatri stanno formando, per le esigenze di produttività ed efficienza spicciola dei loro management, una clientela preferibilmente d'occasione, finanziariamente facoltosa, motivata dall'evento e dai nomi di spicco in cartellone, più che dalle competenze rispetto alle qualità degli spettacoli e degli artisti impegnati”. Rispetto alla situazione delle strutture produttive, Tromboni ha affermato: “In questi ultimi anni, nonostante l'aumento dei finanziamenti statali (Fus) sia stato ridistribuito ai destinatari più potenti, escludendo tutte quelle strutture produttive che un tempo trovavano parziale risposta dai contributi nazionali, l'opera lirica e la musica classica e sinfonica sono andata ulteriormente avanti nella loro diffusione sul territorio. Grazie alle strutture produttive minori, non certo per le politiche dei Governi. Occorre dare certezza proprio a queste strutture produttive, operanti in maniera capillare sul territorio, perchè lo Stato non può chiamarsi fuori dalle competenze, rispetto a questa cultura diffusa”. Da qui la richiesta dell'Uncalm di istituire, in attesa di una legge-quadro che detti alle autonomie locali criteri omogenei d'intervento nel finanziamento della produzione minore, un Fus-Due gestito come il Fus ma destinato alla produzione minore, nello spirito “della pari dignità fra i teatri grandi produttori e le piccole strutture locali”. La situazione organizzativa dell'Uncalm è stata tratteggiata con puntualità dalla relazione del segretario nazionale, Giovanni Vanni.

Il dibattito
Vivace è stato il dibattito che ha seguito la relazione. Sono intervenuti i delegati e gli invitati e, fra questi ultimi, vanno citati il saluto portato dall'assessore alla cultura del Comune di Viareggio, Maria Cristina Boncompagni (“Fin dall'inizio del mio mandato sono stata molto attenta al rapporto con l'associazionismo culturale e musicale”), della presidente di Fondazione Toscana Spettacoli, Simonetta Pecini (“Fondamentale la questione del Federalismo e dell'intreccio legislativo, per la soluzione dei problemi qui posti), dell'on. Carlo Carli (“Sono disponibile ad incontrarmi con una delegazione Uncalm subito dopo il Congresso, per puntualizzare le problematiche che stanno qui emergendo e per portarle in discussione a livello nazionale, nelle apposite commissioni”). Fra gli intervenuti, nei due giorni di dibattito, si segnalano Salvatore Aiello (Palermo), Susanna Altemura (Camaiore), Angelo D'Eri (Trieste), Giacinto Moramarco (Altamura), Fabio Caselli (Firenze), Fulvio Galleano (Savona), Vittorio Berdondini (Faenza), Vincenzo Basilio (Tortona), Francesco Vatteone (Imperia), Gualtiero Viozzi (Trieste), Mario Del Fante (Lastra a Signa), Giampiero Briano (Vado Ligure), Nicoletta Ricci Bitti (invitata, di Ravenna), Francesco Piccardo (Savona) e Cosmo Damiano Pompeo (Matera).

I nuovi organi sociali
Il 4 congresso ha provveduto al rinnovo degli organi sociali per il mandato 2001-2005. La votazione è avvenuta con voto palese, su lista aperta. Sono risultati eletti nel Consiglio Nazionale Uncalm, Giacinto Moramarco (poi designato presidente nazionale), e cinque vicepresidenti, in rappresentanza di altrettante “aree geografiche” o “macroregioni”. Essi sono, Graziano Cossu (Sassari, riconfermato), Mario Del Fante (riconfermato), Gualtiero Viozzi (riconfermato), Salvatore Aiello (Palermo, riprende la carica di vice dopo una vacanza' di quattro anni), Paolo Spadaccini (Torre del Lago, nuovo). I consiglieri eletti sono: Ezio Ricci (Mantova), Luciana Stringo Vezzali (Crema), Kurt Zingerle (Bolzano), Ginetta Zocca (Lendinara)Vincenzo Pasquali (Amandola), Nelson Fabbri (Adria), Fabrizio Fancello (Arenzano), Vincenzo Basiglio (Tortona), Antonio Caruso (Cosenza), Roberta Visentin (Fossalta di Piave), Francesco Vatteone (Imperia), Valerio Sartori (Lodi), Pompeo Cosmo Damiano (Matera), Emanuele Cardi (Napoli), Mario Pintus (Sassari). Il collegio dei sindaci revisori è composto da Francesco Piccardo (Savona, presidente), Paolo Fusari (Voghera), Giovanni Sardo (Imperia), Carla Antonelli (Piacenza), Sergio Passerotti (S.Giovanni Val d'Arno). Il Comitato dei probiviri conta su Athos Tromboni (Ferrara, presidente), Nando Tavoso Spezie (Verona), Francesco Pardini (Porcari), Piero Merli (Pisa), Angelo D'Eri (Trieste). Il Congresso ha provveduto anche a nominare una Consulta nazionale per lo sviluppo dei settori associativi; la consulta risulta composta dai candidati segnalati dai Circolo associati: Pier Paolo Stahanke (Carrara), Susanna Altemura (Camaiore), Fabio Caselli (Firenze), Maria Conterno (Cherasco), Liliana Di Marzo (Milano), Antonio Capale (Matera), Lanfranco Mancheroni (Perugia), Maria Angela Giulini (Padova), Enrico Meghenzoni (Parma), Fausto Ferrari (Rovereto sul Secchia), Franco Iacolo (Reggio Emilia), Paolo Cabula (Sassari), Marisa Rocca Ornea (Sanremo), Paolo Cecconato (Treviso), Angelo D'Eri (Trieste), Antonio Monti (Varese), Danilo Chiucini (Viareggio) e Roberto Ferrara (Bologna). Il Consiglio Nazionale appena insediato ha provveduto a riconfermare, su proposta della presidenza, Giovanni Vanni nella carica di Segretario nazionale.

Il nuovo presidente
Eletto per acclamazione a quarto presidente nazionale dell'Uncalm, Giacinto Moramarco è nato nel 1959 ad Altamura (Bari), amena città della Murgia; fin dall'età di quattro anni ha cominciato a manifestare grande interesse per la musica. Subito avviato agli studi pianistici presso il conservatorio di Musica di Bari, ha poi conseguito, con il massimo dei voti, il diploma di Didattica della Musica. Titolare di una cattedra di Educazione Musicale, svolge intensa attività in qualità di esperto ed attento studioso del Melodramma italiano del Settecento e dell'Ottocento e, con particolare approfondimento, dei musicisti appartenenti alla “triade melodrammatica altamurana”, Giacomo Tritto, Vincenzo Lavigna e Saverio Mercadante. Componente di giurie di concorsi musicali nazionali e internazionali, ha collaborato, come saggista, con importanti riviste specializzate e giornali nazionali ed esteri ed ha pubblicato diverse monografie, quali, ad esempio, “Saverio Mercadante, l'ultimo dei cinque re”, Editoriale Pantheon, ed il volume “Saggi su Saverio Mercadante”, Messaggi Editrice. Direttore del Centro Studi Mercadantiani e direttore responsabile del bollettino “Mercadante”, da diversi anni ricopre la carica di presidente dell'Associazione Civica Saverio Mercadante di Altamura. Componente del consiglio di amministrazione del Teatro Mercadante della sua città e direttore artistico del Festival concorso Internazionale di Esecuzione Musicale “Saverio Mercadante”, ha curato, in qualità di coordinatore-organizzatore, le celebrazioni relative al bicentenario della nascita del Maestro altamurano. Ha, in seguito, dedicato la sua attenzione alle problematiche riguardanti l'associazionismo in Italia ed, in particolare al settore del non-profit. Da sempre nella struttura dirigente dell'Uncalm ha, in passato, ricoperto per la stessa Unione le cariche di vicepresidente nazionale, di Delegato nazionale per il settore Cultura-Rapporti con enti, Associazioni, Istituzioni, Fondazioni e di Delegato per la Regione Puglia. Ora è al vertice dell'Unione Nazionale Circoli e Associazioni Liriche e Musicali.

Il documento conclusivo del 4 Congresso Uncalm

TORRE DEL LAGO – Riportiamo integralmente il testo del documento conclusivo del 4 Congresso Nazionale Uncalm elaborato, su mandato del congresso stesso, dalla Commissione costituita da Athos Tromboni, Giacinto Moramarco, Fabio Caselli e Luciana Stringo Vezzali: “Il quarto congresso nazionale dell'Unione Nazionale Circoli e Associazioni Liriche e Musicali, riunito all'Hotel Palace di Viareggio nei giorni 7, 8 e 9 settembre 2001 al termine dell'intenso dibattito che ha caratterizzato l'assise, invia le seguenti richieste al Governo della Repubblica Italiana, ai Teatri e alle Fondazioni Liriche e Sinfoniche, alle Regioni e alle Autonomie Locali:

1) – Al Governo si chiede l'urgente istituzione del Fus-Due, un ulteriore fondo unico per lo spettacolo regolamentato come l'attuale Fus ma le cui provvidenze vadano a beneficio di quei progetti che derivano dalla vivacità , affidabilità e qualità culturale delle strutture produttive minori, diffuse sul territorio nazionale. Lo Stato non può rinunciare ad una funzione di orientamento, armonizzazione e coagulo della produzione culturale complessiva del Paese. Non può dichiarare il proprio disimpegno, in vacanza di un ordinamento federativo che sancisca le funzioni di Regioni, Province, Comunità montane e Comuni in materia di finanziamento trasparente e non clientelare alle attività culturali. Il Governo provveda urgentemente anche alla modifica del Decreto Melandri, che rischia di espellere da qualsiasi incentivo nazionale la piccola produzione culturale, anche quando qualificata e già destinataria delle provvidenze statali. Intervenga poi per il ripristino del regime agevolato per le tariffe postali e telefoniche, come più volte richiesto dall'Uncalm ai Ministeri competenti. Dia, infine, mandato perchè venga elaborato finalmente un Testo Unico che disciplini tutta la normativa riguardante l'istruzione musicale non statale provvedendo immediatamente al riconoscimento del ruolo svolto in modo capillare su tutto il territorio nazionale dalle scuole di musica, inserendole a pieno titolo nella futura legge sulla musica.

2) – Ai Teatri e alle Fondazioni Liriche e Sinfoniche si chiede la ripresa di relazioni con l'utenza musicale associata come ai tempi degli ex Enti lirici, secondo crismi che distinguano la funzione culturale dei Circoli lirici e delle Associazioni musicali dalla funzione meramente commerciale delle agenzie turistiche, istituendo percorsi snelli e omogenei per favorire la partecipazione dei circoli e dei loro soci agli spettacoli in programma. Si chiede, poi, una più oculata politica dei prezzi dei biglietti d'ingresso, prevedendo per i Circoli lirici e la Associazioni musicali, l'annullamento dei sovrapprezzi derivanti dai diritti di prevendita ed una agevole rateizzazione dei versamenti per le prenotazioni di biglietti e abbonamenti collettivi. Si chiede, infine, l'inserimento di un rappresentante dell'associazionismo musicale, anche in veste consultiva, dentro i Consigli e le Commissioni di programmazione artistica.

3) – Alle Regioni e alle Autonomie Locali si chiede che deliberino l'assegnazione ai circoli e associazioni (con la stipula di contratti d'affitto, comodato, o in altre forme) degli immobili di proprietà pubblica inutilizzati, per un loro funzionale recupero conservativo ed il pieno utilizzo ai fini dello sviluppo delle attività culturali. Si chiede che ogni Ente locale, in sede di bilancio preventivo, destini non meno del 3% delle entrate complessive al finanziamento delle attività culturali non gestite in proprio dagli Assessorati. Si chiede infine l'inserimento dei rappresentati dell'associazionismo musicale in seno a tutte le Commissioni preposte alla programmazione culturale”.

(Comunicato Stampa)


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