Vento sud americano per la Mannoia
Francesco Massi
12 Lug 2004 - Commenti live!
Montegranaro (AP) – L'eccellenza e la raffinatezza nella musica e nel testo. à quanto si è potuto gustare nel concerto di prova della nuova tournèe di Fiorella Mannoia che si è tenuto nello stadio di Montegranaro (AP). Una scelta di straordinaria qualità dei pezzi che compongono tutto lo spettacolo, selezionati tra i più grandi compositori della canzone d'autore italiana ed internazionale. Ma soprattutto sul neo concerto dell'interprete è soffiato fin quasi dall'inizio il vento delle sonorità latino americane, presenti in pezzi doc come quelli di Chico Buarque De Hollanda e Caetano Veloso o inseriti qua e là nei bellissimi ed accattivanti arrangiamenti di altri motivi. E questa nuova ventata di sonorità non sarà certo passeggera visto che la Fiorella nazionale ha deciso, il prossimo autunno, di volare in Brasile per registrare il suo nuovo cd assieme a mostri sacri come gli stessi Veloso e Chico Buarque, oltre a Gil, Arnaldo Antures, Djavan, Lenine e Chico Cesar, ovvero la crema degli autori brasiliani: lei canterà in italiano, loro in portoghese. Ma il concerto assemblato con grande maestria è un puzzle di canzoni eccellenti, attingendo anche ai cavalli di battaglia del suo repertorio, da i Treni a Vapore dell'apertura fino al Cielo d'Irlanda del bis finale super acclamato dal pubblico tutto in piedi. La Mannoia ha saputo prendere il meglio dalle creazioni di gente come Vasco Rossi, Fossati, De Gregari, Paolo Conte, Vinicio Capossela, Manu Chao, fino all'insuperabile J Shut Sherif di Bob Marley. Ma la raffinatezza del concerto si fonda su tre elementi: la qualità della scelta dei pezzi, l'insuperabile interpretazione (ma questa non è novità !) e soprattutto l'originalità e la bellezza degli arrangiamenti, dove spesso rientrano questi influssi sud americani o jazzati che rendono il tutto di notevole gradevolezza. Ottima come al solito l'organizzazione curata dall'agenzia Anno Zero.
(Francesco Massi)
