Una notte magica chiude il “Pergolesi Spontini Festival”


Ufficio Stampa

7 Set 2003 - Commenti classica

Notte magica a Colle Celeste di Maiolati Spontini (AN), lo scorso sabato (6 settembre) per Sogni di una notte di mezza estate . Oltre 1000 spettatori si sono raccolti tra i viali alberati ed i sentieri del Parco che Gaspare Spontini fece realizzare per la moglie Celeste Erard; un bagno di folla che con grande entusiasmo ha seguito tre ore di teatro e musica itinerante proposte in un palcoscenico naturale d'eccezione. Punto di partenza dello spettacolo allestito nel quadro del Pergolesi Spontini Festival era il capolavoro shakespeariano, smontato in sei “quadri” recitati all'interno del parco. Un viaggio attraverso la fantasia, con partenza dalla prima stazione alle ore 21: una scena glaciale, con un intero campo sportivo disseminato di cadaveri, da cui prendeva il via la fuga delle due coppie di giovani amanti ateniesi attraverso il bosco ed il loro perdersi nei sogni d'amore. Dentro il parco, elfi, fate e folletti come apparizioni misteriose conducevano gli spettatori in un luogo di fiaba; compaiono Puck e quindi Oberon, i cui sortilegi componevano e scomponevano gli amori di Elena, Lisandro, Demetrio e Ermia (seconda stazione). Lo stesso Puck conduceva il pubblico alla terza stazione, la più complessa nella suo articolarsi in sei mini spettacoli realizzati da diversi gruppi di attori (professionisti e non, tra cui molti bambini e giovani delle scuole di Jesi e Maiolati) sullo stesso tema con diverse tecniche: l'amore sfortunato di Piramo e Tisbe. Gli spettacoli erano continuamente replicati, in modo tale da consentire al pubblico di muoversi liberamente tra l'uno e l'altro e vedere i diversi tipi di teatro proposto: quello elisabettiano in lingua, la commedia dell'arte in verace jesino , la parodia della tragedia greca, il musical, il teatro nomade. Tra tutti i gruppi in scena, sarà un gruppo di improvvisati attori napoletani (gli artigiani) a vincere il privilegio di allestire la storia di Piramo e Tisbe durante i festeggiamenti per le nozze di Ippolita con il tiranno di Atene, Teseo. Quarta stazione, ancora una volta Puck conduceva il pubblico in un'area dove tecniche del circo (trapezio, acrobazie sugli alberi e trampoli), musiche della Banda dell'Aeronautica Militare in alta uniforme (diretta dal M Patrizio Esposito), bambini che danzavano vestiti di bianco in un campo giochi, concorrevano a ricreare le magiche atmosfere del regno fatato di Titania. Allo svegliarsi di Titania dal suo sogno d'amore con Mazzo (l'ennesimo sortilegio dei due perfidi Puck e Oberon), il pubblico veniva ancora una volta invitato a muoversi verso la stazione finale, la quinta, quella del corteo nuziale di Teseo e Ippolita e delle due coppie di giovani ateniesi finalmente ricomposte. I commedianti artigiani vincitori della tenzone teatrale allestivano con poco successo il loro spettacolo su un palco, presto rimpiazzati per volere di Teseo dalle danze trucide di velone poco vestite e letterine di Canale 5.

(Ufficio Stampa)


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