TORINODANZA 2004


15 Set 2004 - News classica

FOCUS 5
Musica del Corpo
IN COLLABORAZIONE CON TORINO SETTEMBRE MUSICA

Torino, 16 settembre – 3 ottobre 2004
Teatro Nuovo, Corso Massimo D'Azeglio 17

Primo appuntamento

Giovedì 16 e Venerdì 17 settembre con il
BALLET NATIONAL DE MARSEILLE

In programma :
VIOLIN CONCERTO
coreografia di George Balanchine Musica di Igor Stravinskij
APPROXIMATE SONATA
Coreografia di William Forsythe Musiche di Thom Willems

Musica del Corpo è il titolo del quinto Focus di Torinodanza, realizzato in collaborazione con Torino Settembre Musica. Una sinergia che quest'anno si rinnova con l'obiettivo di esplorare la dimensione del rapporto organico e strutturale tra partitura musicale e coreografia, tra suono e movimento.

Tre gli appuntamenti. Il primo è giovedì 16 e venerdì 17 settembre, al Teatro Nuovo di Torino; in programma due coreografie, eseguite dal Ballet National de Marseille: Violin Concerto, di George Balanchine – senza dubbio uno dei coreografi più musicali del Novecento – sulle note di Igor Stravinskij, e Approximate Sonata di William Forsythe con musiche di Thom Willems, un artista con cui il coreografo americano ha collaborato a lungo dando vita a storiche ed innovative creazioni.

Giovedì 23 e venerdì 24 settembre il secondo spettacolo in cartellone: la danza barocca di Que ma joie demeure con coreografie di Bèatrice Massin per la compagnia Fà tes Galantes, e infine sabato 2 e domenica 3 ottobre due opere di Lucinda Childs che giungono a Torino con il Ballet de l'Opèra National du Rhin: Chamber Symphony, su musiche di John Adams, e Dance, realizzata in collaborazione con il musicista Philip Glass e con lìartista visivo Sol LeWitt.

Teatro Nuovo
Giovedì 16 e Venerdì 17 settembre, ore 21
BALLET NATIONAL DE MARSEILLE

VIOLIN CONCERTO
Coreografia: George Balanchine (1972)
Rimontato per il Ballet National de Marseille da Karin von Aroldingen
Musica: Igor Stravinskij, Concerto per violino e orchestra (1931)

Toccata: assieme e solisti
Aria I: Cinthia Labaronne e Angelo Vergari (16.9)/ Gilles Porte (17.9)
Aria II: Valentina Pace, Julien Lestel
Capriccio:
Piccole ballerine: Marion Cavaille, Cristina Crescenzi, Benjamine Dupont, Mylène Martel
Piccoli ballerini: Cyril Lassalle, Marcos Marco, Thierry Vasselin, David Vincendeau
Grandi ballerine: Eve Blazejewski, Delphine Boutet, Florence Leroux-Coleno, Laurence Ponnet
Grandi ballerini: Thibault Amanieu, Yannick Rayne, Baptiste Herbert, David Trapani

Durata: 24'

Prima mondiale: New York City Ballet – 18 giugno 1972, New York State Theater
Enrato nel repertorio del Ballet National de Marseille il 26 aprile 2003

– Intervallo –

APPROXIMATE SONATA
Coreografia, scene, costumi e luci: William Forsythe
Musica: Thom Willems, Tricky: Pumpkin
Prima coppia: Delphine Baey e Frèdèric Tavernini
Seconda coppia: Laurence Ponnet e Julien Lestel
Terza coppia: Agnès Lascombes e Angelo Vergari
Quarta coppia: Mylène Martel e Gilles Porte

Al pianoforte: Orlando Soccavo

Durata: 34'

Prima mondiale: Frankfurt Ballet – 20 gennaio 1996, Francoforte
Entrato nel repertorio del Ballet National de Marseille il 22 giugno 2001

Il Ballet National de Marseille riceve il sostegno di: Ministère de la Culture et de la Communication,
Ville de Marseille, Conseil Regional Provence-Alpes-Cà te-d'Azur

Violin Concerto, affrontato per la prima volta nel 1941 e ricreato quasi integralmente nel 1972, appartiene al cosiddetto filone dei balletti 'in bianco e nero' di George Balanchine, quello in cui il modernismo del grande coreografo russo emerge con maggiore evidenza. E' un intreccio sapiente di coreografie d'insieme e di passi a due, in linea con la complessità della partitura di Stravinskij. Da segnalare l'ultimo movimento che termina con una nota di folklore russo, unico momento in cui l'elemento nostalgico prende il sopravvento sulla generale modernità di cui è intriso l'intero lavoro.
Il secondo brano della serata, Approximate Sonata, nasce come quinto balletto di un ensemble di sei coreografie (Six Counter Points) del coreografo americano William Forsythe, per venti anni alla guida del Balletto di Francoforte. La scena è nuda, a parte una proiezione blu della parola ?Ja? contro una tela grigia. Sulla frammentata partitura per pianoforte firmata da Thom Willems, suo grande collaboratore, si susseguono cinque appassionanti e complessi pas de deux, esempi magistrali di un neoclassicismo spinto all?estremo.

GEORGE BALANCHINE
Dalla sua infanzia a San Pietroburgo, dove è nato nel 1904, Georgij Melitonovič Balančivadzè (suo padre, compositore, era di origine georgiana) è cresciuto nella tradizione del balletto accademico, ereditata da Marius Petipa.
Passando attraverso i 'Ballets Russes' di Diagilev che si esibiscono a Parigi e Monte-Carlo (dal 1909 al 1929), George Balanchine incontra Igor Stravinskij e si apre alla modernità . Le sue prime coreografie (come Apollon musagète nel 1928) testimoniano già la sua volontà di fare del suo balletto una visualizzazione della musica, 'trasformando il suono in movimento'.
Il mecenate americano Lincoln Kirstein porterà questo 'russo europeo' negli Stati Uniti per fondare la School of American Ballet (nel 1934), che darà vita a più di una compagnia. Tra le altre, il New York City Ballet – che Balanchine dirigerà dal 1948 fino alla sua morte nel 1983 – con cui il coreografo potrà sviluppare la sua capacità di rendere attuale il balletto classico, arricchendone il vocabolario con incursioni nel music-hall e nel jazz; giocando sulla mobilità delle linee, sulla varietà degli enchainements, sulle combinazioni inattese dei passi, sulla rapidità degli spostamenti dei gruppi e dando l'impressione di un movimento perpetuo.
Nell'aprile del 1983, alla morte di Balanchine (aveva 79 anni), il catalogo delle sue opere – per il balletto e anche per la commedia musicale, il cinema e anche il circo! – contava 425 coreografie (di cui numerose versioni di una stessa opera, perchè Balanchine, figlio del suo tempo, rimaneggiava coreografia e presentazione generale: 'il punto di vista cambia, gli interpreti anche', diceva). Un certo numero di coreografi di oggi – William Forsythe, in particolare – proseguono questo lavoro esplorativo di evoluzione del linguaggio classico.

WILLIAM FORSYTHE
Nel 1983 il pubblico francese scopriva grazie a Rudolf Nureev, allora direttore della danza dell'Opèra di Parigi, un giovane coreografo americano, William Forsythe. Da allora non ha smesso di imporsi come il coreografo contemporaneo più impressionante e degno figlio spirituale di Balanchine. Nato nel 1949 negli Stati Uniti, studia danza all'università di Jacksonville e più tardi alla scuola del Joffrey Ballet. Nel 1973 entra nello Stuttgart Ballet come ballerino e si cimenta con la coreografia. In sette anni, firma più di venti coreografie principalmente per lo Stuttgart Ballet. Nel 1984 assume la direzione artistica del Frankfurt Ballet e nel 1999 ne diventa l'unico responsabile artistico e amministrativo. Ha creato opere originali e innovatrici tra cui Artifact, Pizza Girl, Skinny, New Sleep, Some Old Story, In the Middle somewhat Elevated. Partendo dal neoclassicismo di George Balanchine, ha creato una nuova concezione della danza al passo con il secolo dell?elettronica che viviamo. Esprime una nuova modalità di pensare il corpo in movimento. Il suo linguaggio coreografico riunisce in una sintesi originale il vocabolario classico che possiede perfettamente e che destruttura attraverso l'impiego della velocità , dei disequilibri e delle interruzioni, e le innovazioni formali della danza contemporanea come lo spostamento del punto di vista, l'improvvisazione, il ricorso al caso, le interazioni con il testo e il teatro. La maggior parte della musica e dei suoi balletti cono pezzi contemporanei, creati spesso dal suo compositore prediletto, Thom Willems. Le sue creazioni fanno parte del repertorio del New York City Ballet, del Balletto di San Francisco, del Ballet National du Canada, Ballet Royal, Covent Garden, Ballet Royal Suèdois, dell'Opèra de Paris.
Accolto in residenza al teatro dello Chatelet di Parigi dal 1990 al 1998, il Frankfurt Ballet si esibisce due volte all?anno al Mc 93 di Bobigny a partire dal 1999.

IGOR STRAVINSKIJ (1882 – 1971)
Compositore russo trasferito in Svizzera durante la Prima Guerra Mondiale, ha vissuto in Francia dal 1920 al 1939, e poi negli Stati Uniti. Tra tutti i compositori che hanno dedicato la maggior parte delle loro opere al balletto, Stravinskij è il più influente. Rinfresca il repertorio e cambia per sempre la percezione della relazione musicale con il movimento. Dal suo periodo russo che svela un universo sonoro nuovo (Le sacre du printemps, 1913), al serialismo (Agon, 1957) passando per il neoclassicismo (Apollon musagète, 1928), la sua musica, che riflette tutti i paradossi e le ricerche dei linguaggi musicali del XX secolo, è uno stimolo permanente per la creazione coreografica.
Djagilev per primo intuisce le affinità di Stravinskij con la danza. Gli commissiona un primo balletto L'Oiseau de feu (1910). Segue Petrouchka (1911, Fokine) e poi Le Sacre du Printemps (1913, Nijinsky), opera rivoluzionaria sul doppio piano musicale e coreografico che non smetterà di ispirare i più grandi coreografi. Fino al 1923, Stravinskij compone regolarmente per i Ballets Russes. Durante questo periodo intrattiene con George Balanchine un rapporto professionale e d'amicizia destinato a durare fino alla sua morte. Stravinskij dirà delle coreografie di Balanchine che lo aiutano a comprendere meglio la sua musica.

THOM WILLEMS
Nato nei Paesi Bassi nel 1955, Thom Willems studia composizione elettronica e strumentale al Koninklijke Conservatorium dell'Aia. Dal 1984, in collaborazione con William Forsythe, ha composto la musica di più di venticinque balletti. Ha composto inoltre per altri coreografi come Daniel Ezralow, Daniel Larrieu, Marcia Haydèe e Pristina de Chatel ma anche per musica da film e per la televisione. Il lavoro di Thom Willems fa parte del repertorio del Frankfurt Ballet, San Francisco Ballet, Ballet de l?Opèra de Paris, New York City Ballet, Hubbard Street Dance Company, National Ballet of Canada e di molti altri.

GLI ALTRI APPUNTAMENTI DEL FOCUS 5

Giovedì 23 e Venerdì 24 settembre, ore 21
COMPAGNIE Fà TES GALANTES
QUE MA JOIE DEMEURE
Coreografia di Bèatrice Massin Musica di Johann Sebastian Bach

Sabato 2 e Domenica 3 ottobre, ore 21
BALLET DE L'OPà RA NATIONAL DU RHIN
DANCE
Coreografia di Lucinda Childs Musica di Philip Glass
Film e dispositivo scenico di Sol LeWitt
CHAMBER SYMPHONY
Coreografia di Lucinda Childs Musica di John Adams

BIGLIETTERIA
Via San Francesco da Paola 6 – Tel. 011 4424777 – Orario 10.30/18.30 smtickets@comune.torino.it
Un'ora prima degli spettacoli presso la biglietteria del Teatro Nuovo
PREZZI
Settore A – 15 (Ridotti PassDanza – 12)
Settore B – 10 (Ridotti PassDanza – 8)
Pass Focus 5
Settore A – 40 (Ridotti PassDanza – 32)
Settore B – 27 (Ridotti PassDanza – 22)

INFO:
Torinodanza
Via Maria Vittoria 18 – 10123 Torino Tel. 011 4430070 Fax 011 4430033
torinodanza@comune.torino.it – www.comune.torino.it/torinodanza
Torino Settembre Musica
Tel. 011 4424777
settembre.musica@comune.torino.it – www.comune.torino.it/settembremusica


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