Torino: trionfo per “Lear” di Reimann


Luca Rossetto Casel

23 Ott 2001 - Commenti classica

Torino, Teatro Regio, 16-28 ottobre 2001

Si alza il sipario, e l'impatto è impressionante. Un ampio piano inclinato, tagliato da uno scivolo; sopra, alte strutture metalliche incombono sulla scena, si stagliano tra i personaggi, ora circondandoli in un intrico di ramificazioni, ponti, scale, ora insinuandosi minacciosamente in mezzo a loro. à la visione creata da Luca Ronconi per il Lear di Aribert Reimann in scena al Teatro Regio di Torino; definirla scenario sarebbe riduttivo, poichè è tale l'adesione ai testi quelli di Shakespeare (due sono, infatti, le stesure del dramma pervenuteci, con differenze anche sostanziali) e la partitura del compositore austriaco da far pensare a questa messinscena come a un complemento necessario dell'opera, da rendere difficile, d'ora in avanti, dissociare Lear da Ronconi. A coadiuvare il regista nell'impresa sono Margherita Palli e Vera Marzot, rispettivamente scenografa e costumista. Al lavoro svolto dalla prima si è già in parte accennato; va aggiunto ora come le sue scene si siano giovate di un apporto tecnologico notevolissimo (la già famosa scena della tempesta è effettivamente un piccolo miracolo), oltre che di splendide luci, per mezzo delle quali sono state trasformate in ambienti di volta in volta diversi. Per quanto riguarda i costumi, essi, come è divenuta ormai consuetudine negli allestimenti ronconiani, sono di taglio contemporaneo; non per smania di modernizzazione, come ha precisato il regista, ma per rendere chiari agli spettatori i rapporti gerarchici tra i personaggi, così importanti nei King Lear shakespeariani, opere irriducibili alla contingenza del dramma storico.
Alla natura di tragedia umana dei play originali la musica scritta da Aribert Reimann rende pienamente giustizia. L'uomo vi appare impietosamente colto nella sua nudità ; di fronte agli altri uomini, ma soprattutto ed è qui che nasce la tragedia, nel suo senso più pieno – al suo stesso animo. La partitura di Lear sonda implacabilmente l'animo umano fin nelle sue pieghe più segrete, aprendo ferite insanabili, fino alle tremende esplosioni della scena della tempesta. Tutti, innocenti o colpevoli, vengono travolti dalla tragedia; il suo procedere inesorabile non lascia spazio a momenti di quiete, ma solo al compianto doloroso.
Gli interpreti appaiono perfettamente calati nella parte, rendendo giustizia alle caratteristiche di cantanti-attori richieste dall'autore. Le difficoltà della scrittura, vocale e orchestrale, di Riemann, risultano superate senza apparente sforzo; merito della bravura della compagnia di canto e dell'orchestra, certo, ma anche e soprattutto della direzione di Arthur Fagen, che mantiene costantemente alte temperatura emotiva e tensione senza nulla cedere in precisione e fludità . L'esecuzione ha saputo guadagnarsi un'accoglienza entusiastica da parte del pubblico, che al termine dello spettacolo si è alzato in piedi ad applaudire gli interpreti. Una nota a parte merita il libretto, ricco di saggi e approfondimenti; in particolare, l'analisi sulla figura di Lear condotta da Guido Paduano in Sui limiti dell'uomo offre numerosi spunti di riflessione, mentre è lo stesso Reimann a presentare l'opera e la sua genesi nelle Note su Lear.

La Scheda
LEAROpera in due parti Libretto di Claus H. Henneberg dalla tragedia King Lear di William Shakespeare Musica di Aribert Reimann Prima esecuzione italianaVersione in lingua inglese di Desmond Clayton.

Personaggi e interpreti:
Lear,re d'Inghilterra baritono Monte Jaffe / Il re di Francia basso Andrea Silvestrelli / Il duca di Albany baritono George Mosley / Il duca di Cornovaglia tenore Gregory Bonfatti / Il conte di Kent tenore Ezio Di Cesare / Il conte di Gloucester basso baritono Jochen Schmeckenbecher / Edgar, figlio di Gloucester contralto Marco Lazzara / Edmund, figlio bastardo di Gloucester tenore Paul Lyon / Goneril, figlia di re Lear soprano drammatico Marilyn Zschau / Regan, figlia di re Lear soprano Susanna von der Burg / Cordelia, figlia di re Lear soprano Valentina Valente / Fool attore Lorenzo Fontana / Un servo tenore Massimo La Guardia / Un cavaliere attore Alessandro Adriano / Direttore d'orchestra Arthur Fagen / Regia Luca Ronconi / Scene Margherita Palli / Costumi Vera Marzot/ Regista collaboratore Ugo Tessitore / Assistente alla regia Elisabetta Marini / Assistente scenografia Guia Buzzi / Assistente ai costumi Claudia Barone / Maestro del coro Bruno Casoni ORCHESTRA DEL TEATRO REGIO
Nuovo allestimento Teatro Regio Torino

In rete:
www.teatroregio.torino.it
Il sito del Teatro Regio di Torino, da cui è possibile scaricare parte dei testi presenti nel libretto

infoservice.dnsq.org/shakespeare.html
L'opera omnia di William Shakespeare in formato PDF, in inglese e in italiano

(Luca Rossetto Casel)


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *