Torino: Settembre Musica il programma dell'11


10 Set 2001 - News classica

Programma di martedì 11 settembre

Alle ore 17
presso la Chiesa di San Massimo Roberto Cognazzo all'organo esegue ..l'onda dei suoni mistici Verdi all'organo: melodramma e liturgia secondo la prassi italiana ottocentesca. Trascrizioni da Nabucco, Rigoletto, Il Trovatore, La Traviata, La forza del destino, Aida.

Musicista di formazione eclettica, Roberto Cognazzo ha iniziato la propria attività nel 1967. Pratica il pianoforte, l'organo ed il clavicembalo come solista, in orchestre e formazioni cameristiche e come partner di rinomati artisti, fra cui i cantanti Katia Ricciarelli, Luciana Serra, Margarita Zimmermann, Renato Bruson e Claudio Desderi, il violinista Ruggero Ricci, i violoncellisti Misha Khomitzer e Arturo Bonucci, i flautisti Peter Lukas Graf, Susan Milan e Andras Adorjan, i trombettisti Guy Touvron ed Helmut Hunger. Nel corso di una trentennale carriera ha coltivato con particolare successo il non facile genere della conferenza-concerto, allestendo trenta programmi di carattere divulgativo definiti come conversazioni al pianoforte ; in campo organistico si è segnalato come specialista della musica ottocentesca italiana di stile teatrale. à docente al Conservatorio di Torino dal 1968, e dal 1988 partecipa a vari corsi di perfezionamento (tra i quali quelli dell'Accademia Musicale Pescarese e dell'Accademia Inter-nazionale Perosi di Biella). Dal 1968 al 1971 ha collaborato con il Centro di Produzione torinese della Rai; dal 1972 al 1979 ha ricoperto il ruolo di pianista presso l'Orchestra del Teatro Regio, svolgendo inoltre, dal 1974 al 1977, le funzioni di direttore artistico del Piccolo Regio. Ha pubblicato scritti storici e critici e redatto voci per il Dizionario Enciclopedico Utet e per il Grove. à autore di varie pagine cameristiche tra cui le fortunate Rotazioni su spunti di Nino Rota, edite, come il resto della sua produzione, da Rugginenti. Ha inciso numerosi dischi di musica pianistica, organistica e da camera

Alle ore 21 </b<
all'Auditorium Giovanni Agnelli, Lingotto l'Orchestra Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Muti esegue la Prima Sinfonia in do maggiore op.21 di Ludwig van Beethoven e la Terza Sinfonia in mi bemolle maggiore op.97 (Renana).

La Filarmonica della Scala è nata nel 1982 dall'Orchestra del Teatro milanese, promossa da Claudio Abbado.
In 18 anni di attività e grazie anche ad un'intensa attività concertistica all'estero (in tutta Europa, in Estremo Oriente e nell'America del Sud) la Filarmonica si è affermata come presenza di assoluto rilievo nel panorama musicale internazionale. In questi anni molti importanti direttori si sono susseguiti sul podio: da Claudio Abbado, che diresse i primi concerti, a Carlo Maria Giulini, con cui la Filarmonica ha effettuato le prime e importanti tournèe in Italia e all'estero; da Giuseppe Sinopoli, Valery Gergiev, Wolfgang Sawallisch, presenze costanti nelle ultime stagioni di concerti alla Scala, a Leonard Bernstein, Semyon Bychkov, Riccardo Chailly, Myung Whun Chung, Lorin Maazel, Zubin Metha, Seiji Ozawa, George Prà tre, Ghennady Rodestvensky, Yuri Temirkanov.
Riccardo Muti, direttore principale dal 1987, ha impresso una svolta decisiva sul piano della qualità esecutiva ed interpretativa della Filarmonica, valorizzandone al massimo le potenzialità e contribuendo in modo determinante al successo conseguito negli ultimi anni in campo internazionale. Con Muti, la Filarmonica ha suonato ai Festwochen di Vienna nel '96 e nel '99, ha eseguito concerti al Festival di Salisburgo, a Londra, Parigi, Madrid, Mosca, San Pietroburgo, Monaco, Tokyo, nell'ambito di lunghe tournèe che hanno toccato i più importanti e prestigiosi centri di produzione musicale e culturale europei ed extraeuropei.

Riccardo Muti. Nato a Napoli, dove completa gli studi musicali diplomandosi in pianoforte con Vincenzo Vitale al Conservatorio di San Pietro a Majella, si diploma in composizione e direzione d'orchestra al Conservatorio di Milano nelle classi di Bruno Bettinelli e Antonino Votto. Nel 1967 vince, primo italiano nella storia del concorso, il “Premio Guido Cantelli”, imponendosi all'attenzione del mondo musicale. Dal 1968 al 1980 è Direttore Principale e Direttore Musicale del Maggio Musicale Fiorentino. Dal 1972 è chiamato a dirigere la Philharmonia Orchestra di Londra in una serie di concerti che gli valgono la nomina a Principal Conductor, succedendo a Otto Klemperer. Nel 1979 l'orchestra londinese lo nomina Music Director e, nel 1982, Conductor Laureate. Dal 1980 al 1992 è Music Director della Philadelphia Orchestra, che guida in numerose tournèe e in una ricca discografia. Dal 1986 è Direttore Musicale del Teatro alla Scala. Oltre che al Maggio Musicale Fiorentino, al Festival di Salisburgo (dove, dal 1971, le sue interpretazioni mozartiane sono divenute una importante tradizione) e alla Scala, Riccardo Muti ha diretto produzioni operistiche a Philadelphia, New York, Monaco di Baviera, Vienna, Londra e a Ravenna nell'ambito di “Ravenna Festival”. E' inoltre ospite ogni anno sul podio della Bayerischer Rundfunk Symphonieorchester di Monaco, della New York Philharmonic Orchestra e dell'Orchestre Nationale de France. Il suo debutto sul podio della New York Philharmonic Orchestra ha riscosso entusiastiche reazioni da parte del pubblico e della critica americani. La Direzione Musicale del Teatro alla Scala. Nel 2000 si sono contati trent'anni dal debutto di Riccardo Muti sul podio del Teatro alla Scala (5 novembre 1970), in un concerto sinfonico con Dino Ciani al pianoforte. Nei quindici anni di direzione musicale al Teatro alla Scala ha esplorato diversi ambiti del teatro musicale. Ha diretto le partiture più popolari del primo Verdi: Nabucco e Attila (oltre a Ernani, nel 1982). All'insegna di Verdi ha anche!
inaugurato la stagione 1989/90 con I vespri siciliani, la stagione 1992/93 con Don Carlo, la stagione 1997/98 con Macbeth. Ha riportato inoltre sul palcoscenico scaligero, dopo molti anni di assenza, la trilogia romantica, La traviata, Rigoletto, Il trovatore, oltre a una nuova produzione de La forza del destino (febbraio 1999) e al più recente Ballo in maschera (maggio 2001). Di Mozart ha presentato in successione i tre capolavori dapontiani Così fan tutte, Le nozze di Figaro e Don Giovanni oltre a La Clemenza di Tito, Idomeneo e Die Zauberflà te. Ha dato impulso all'esplorazione del repertorio neoclassico con I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini e Guglielmo Tell di Gioacchino Rossini, fino a rarità come Lodoà ska di Luigi Cherubini e La Vestale di Gaspare Spontini, oltre ai titoli gluckiani Alceste, Orfeo ed Euridice, Iphigènie en Thauride, Armide. Dopo Der fliegende Hollà nder e Parsifal, l'impegno wagneriano di Riccardo Muti si è concentrato su Der Ring des Nibelungen, ciclo aperto con Die Walkà re (dicembre 1994), proseguito con Das Rheingold (maggio 1996) e Siegfried (aprile 1997), culminato nell'inaugurazione della stagione scaligera 1998/99 con Gà tterdà mmerung. Con Manon Lescaut, nel giugno '98, ha portato la sua prima opera di Puccini su un palcoscenico teatrale, a cui è poi seguita Tosca nel marzo 2000. Il 18 maggio 1996 ha diretto il Concerto straordinario per il Cinquantesimo Anniversario della ricostruita sala del Teatro alla Scala. Per l'inaugurazione dell'ultima stagione del Novecento ha scelto Fidelio di Ludwig van Beethoven. Molto apprezzata la sua esecuzione dei Dialogues des Carmèlites nel maggio 2000, insignita del Premio Abbiati.
Le tournèe più significative. Con il Teatro alla Scala ha effettuato numerose e acclamate tournèe: è stato in Giappone (1988, 1995 e 2000), in Germania, in Russia e a Parigi dove nel 1988 ha diretto, nella Cattedrale di Nà tre Dame, la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, divenuta insieme a La traviata emblema del Teatro alla Scala nel mondo. Con i complessi scaligeri Riccardo Muti è stato a Siviglia, Madrid e Barcellona, in occasione dell'Expo '92; nell'ottobre dello stesso anno alla Carnegie Hall di New York e nel 1994 alla Alte Oper di Francoforte.
La Filarmonica della Scala. In questi anni ha intensificato il rapporto con la Filarmonica della Scala portandola a essere unanimemente riconosciuta come un'orchestra di rilevanza internazionale e con una personalità artistica e un'identità di suono di forte impronta italiana: con essa riceve, nel 1988, il “Viotti d'Oro” e, nel 1997, il “Disco d'Oro” per l'incisione del primo dei due dischi dedicati a musiche di Nino Rota. Nel 1996 dirige la compagine milanese a Vienna, per la prima volta, nella mitica Sala del Musikverein, a chiusura delle Wiener Festwochen, e quindi in una significativa tournèe in Estremo Oriente (Giappone, Corea, Hong Kong) e in Germania. Lo scorso anno ha portato la Filarmonica ancora al Musikverein e, per la prima volta, al Festival di Salisburgo. Dopo molti decenni ha riportato al Teatro alla Scala il Ciclo integrale delle Sinfonie di Ludwig van Beethoven. Sempre con la Filarmonica, Riccardo Muti prosegue un progetto discografico di ampio respiro dedicato, fra l'altro, alla musica orchestrale italiana di fine '800 e di questo secolo: Puccini, Catalani, Ponchielli, Martucci, Casella, Busoni e Rota.
Riccardo Muti e i Wiener Philharmoniker. à stato più volte chiamato sul podio dei Berliner Philharmoniker e dei Wiener Philharmoniker, con i quali, in particolare, il rapporto è intenso e significativo. Ospite abituale a Vienna, Riccardo Muti è stato insignito dell'Anello d'Oro, onorificenza da sempre riservata ai massimi direttori d'orchestra. Con la prestigiosa orchestra viennese prosegue un'importante collaborazione discografica incentrata soprattutto sui capolavori del sinfonismo classico e romantico (Mozart, Schubert e Schumann) e ha realizzato diverse tournèe europee, approdate anche al Teatro alla Scala nel 1994, nel 1997 e nell'aprile 2000, alla Carnegie Hall di New York e a Tokyo. Sul podio dei Wiener Philharmoniker ha diretto a Salisburgo nel gennaio 1991 il concerto che ha dato inizio alle celebrazioni del Bicentenario mozartiano, nel 1992 il concerto celebrativo dei 150 anni dell'Orchestra e il 1 gennaio 1993, 1997 e 2000 il celebre Concerto di Capodanno. In meno di due mesi, l'incisione live del Concerto di Capodanno 2000 ha ottenuto il Disco d'oro. Nel 1996 ha diretto il concerto solenne per il Millennio dell'Austria, e l'anno successivo, nell'ambito delle celebrazioni per il Bicentenario schubertiano, un'importante serie di concerti, culminati in quello tenuto nel Duomo di Santo Stefano di Vienna con la Messa in mi bem. magg. D 950. Particolarmente significativo l'interesse e l'impegno di Riccardo Muti nei confronti della musica italiana del '600 e del '700: sempre con i Wiener Philharmoniker ha infatti scelto di inaugurare nel 1998 le Festwochen di Vienna con la Messa in re magg. di Luigi Cherubini e di presentare al Festival di Pentecoste di Salisburgo una preziosa e rara selezione di musiche sacre del barocco italiano con opere di Niccolò Porpora e Giovan Battista Pergolesi. Recente il successo della sua esecuzione delle Nozze di Figaro alla guida dei Wiener Philharmoniker al Theater an der Wien, a conclusione dell'intera trilogia Mozart – Da Ponte.

L'ingresso al concerto pomeridiano è gratuito e sarà consentito fino all'esaurimento dei posti a sedere (400 alla Chiesa di San Massimo); per il concerto serale i biglietti sono esauriti.

Per informazioni: tel. 011/442.4703 fax 011/443.4427
e-mail: settembre.musica@comune.torino.it

(a cura dell'Ufficio Stampa)


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