Standing ovation per Gustavo Dudamel


Lalla Brau

21 Lug 2005 - Commenti classica

Standing ovation, applausi ritmati, l'Orchestra e il Coro dell'Accademia di Santa Cecilia uniti al pubblico nel tributare uno strepitoso trionfo a Gustavo Dudamel, il direttore venezuelano di appena 24 anni che mercoledì sera ha guidato l'orchestra e il coro in un'applauditissima esecuzione della IX Sinfonia di Beethoven. C'era attesa per il debutto a Santa Cecilia di questa giovanissima star della bacchetta, impegnata ad affrontare uno dei vertici della musica, un Beethoven con il quale molti direttori si misurano solo nella piena maturità , e la Cavea dell'Auditorium era gremita in tutti i suoi tremila posti. Ma, sin dalle prime battute si è capito che, nonostante l'età , Gustavo Dudamel avrebbe mantenuto fede alle promesse che lo vogliono lanciato verso traguardi mai raggiunti prima da direttori d'orchestra provenienti dal Sud America. Con l'eccezione di Daniel Barenboim, che dal pianoforte è passato al podio, (e che è, peraltro, uno dei mentori di Dudamel) nessuna bacchetta sudamericana ha mai conquistato il pubblico internazionale. E d'altra parte, come ha raccontato lui stesso, il giovane Gustavo ha cominciato a dirigere all'età di 12 anni.
Energia contagiosa, innata musicalità , capacità di comunicare con l'orchestra e con il pubblico, unite a un rigore tale nella lettura della partitura da esprimerne fin l'ultimo dettaglio: sono le caratteristiche di una direzione d'orchestra, già lodata in questi termini dai critici internazionali, capace di conquistare il pubblico. Come è puntualmente accaduto mercoledì sera. Formato da giovani anche il quartetto vocale, nel quale si è imposto il basso baritono americano Kyle Ketelsen.
Si è conclusa così, con una serata veramente speciale, la rassegna “Classica sotto le stelle” che, insieme a “Voci di donna”, componeva l'offerta estiva dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia nella Cavea dell'Auditorium-Parco della Musica. Otto concerti – da Richard Galliano a Gal Costa, dalla prima della colonna sonora di “The Passion” di John Debney a Ute Lemper, da Cassandra Wilson ai Cori verdiani, per finire con Miriam Makeba (in programma questa sera) – premiati dal successo e dall'attenzione del pubblico.

(Lalla Brau)


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