Satie, Mammifero Amnesico


Andreina Massi

15 Lug 2004 - Commenti classica

Mercoledì 14 Luglio alle ore 21.15, al palazzo degli Ottoni di Matelica, si è svolta la prima serata della rassegna musicale Conosciamo l'Autore dedicata al musicista francese Satie. Le aspettative non sono state deluse e la serata ha regalato, come sempre, momenti di particolare interesse e fascino. La figura di questo musicista, è stata presentata da Enrico Mancini Musicista/Psicologo, che ha coinvolto i presenti con una dialettica semplice ma affascinante (un ritratto di Satie lo trovate anche nella rubrica News a firma di Alberto Pellegrino. nrd).
Satie (1866/1925) afferma di se stesso Sono venuto al mondo molto giovane in un tempo molto vecchio . Da subito rifiuta ogni riferimento al presente musicale romantico ed impressionista, si riallaccia alla musica lontana rifiutando il cromatismo, i riferimenti narrativi dell' opera musicale. La sua musica richiama melodie lontane, quasi medievali, è fatta di frammenti, di linee melodiche semplici che sembrano apparentemente, sfumare nell'aria senza portare da nessuna parte. Da questo il termine Mammifero Amnesico cioè rifiuto della memoria di fatti recenti. Fu un grande innovatore ed influenzò in modo determinante i musicisti francesi quali Debussy e Ravel. Il suo linguaggio provocatorio lo si trova in tutte le sue composizioni. Questo aspetto musicale del carattere di Satie, è stato perfettamente sottolineato dalla bravura degli esecutori della serata, al pianoforte Cesarina Compagnoni ha immerso i presenti in una atmosfera incantata e sospesa, eseguendo le Gymnopedies e Gnossienes di Satie, a seguire il quartetto dell'Accademia della Libellula: Angela Benelli violino, Sara Montani violino, Laura Pennesi viola, Alessandra Montani violoncello, hanno dato un tocco particolare all'esecuzione di Jack in the Box per quartetto di archi.
Voglio ricordare gli altri appuntamenti che ci porteranno a conoscere altri aspetti particolari ed innovativi della musica di Satie: il 15 luglio Chansons et Melodie che testimoniano l'interesse del musicista per la musica di Cafè-Concert, il 16 luglio l'esecuzione della colonna sonora per il film di Renè Clair Entr'acte con proiezione simultanea del film muto, e per finire, il 18 luglio, l'opera di marionette Genevieve de Brabant appartiene al periodo improntato ad una scrittura di estrema semplicità con riferimenti alla musica popolare e cabarettistica.

(Andreina Massi)


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