Risate assicurate con Teresa Mannino


di Elena Bartolucci

17 Feb 2015 - Commenti teatro

teresamannino_sononatailventitre_MusiculturaonlinePorto Sant’Elpidio (FM) – In un gremito Teatro delle Api, sabato 14 Febbraio 2015, ha fatto il suo ingresso una delle comiche più simpatiche del panorama italiano, Teresa Mannino, con il suo ultimo lavoro teatrale intitolato Sono nata il ventitré.
“Pensa sempre a quello che dice e dice sempre quello che pensa”: un’ottima sintesi per definire chi sia questa riccioluta e magra donna dal marcato accento siciliano con una spiccata solarità.
Il titolo dello spettacolo si riferisce al fatto che la comica sicula con una laurea in filosofia è nata esattamente il 23 novembre 1970 ed è proprio da qui che prende inizio un breve viaggio attraverso i ricordi e alcune delle tappe più significative della sua vita. Dagli aneddoti legati alla sua infanzia e alla sua famiglia, a come sono cambiati i rapporti tra genitori e figli negli anni, alle differenze tra nord e sud d’Italia, alla paura di volare, alle nuove tecnologie, al tradimento, prendendo spunto anche dalle figure degli eroi classici della letteratura come Ulisse dell’Odissea.
Si rifà, infatti, alle tragedie legate alle donne dei classici, eroine e non, per dare consigli e consolare, soprattutto, le signore con eventuali problemi di cuore, anche se nei libri spesso e volentieri le donne che tradiscono muoiono sempre, basti pensare ad Anna Karenina o Madame Bovary.
Conosciuta al grande pubblico grazie soprattutto al programma televisivo Zelig e a diverse apparizioni cinematografiche, Teresa Mannino mostra davvero di che pasta è fatta. La sua capacità di improvvisazione è evidente e sempre originale e la sua leggerezza è sempre sinonimo di intelligenza e mai di volgarità gratuita. Non teme affatto il palco e tantomeno il contatto con lo scalpitante pubblico elpidiense che riesce a rendere partecipe con una carrellata di gag spassose e irriverenti dall’inizio alla fine in una sorta di dialogo senza filtri (più che un monologo) e scambio continuo di battute graffianti.

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