Pesaro: Festival dell'operetta (terza edizione)


3 Gen 2003 - News classica

L'Operetta ricomincia da tre. Dopo un mese di prove a Cagli in programma tre prime nazionali, rispettivamente a Urbania, Cagli e Macerata Feltria. Tre nuovi allestimenti per il terzo festival dell'operetta, curato dal TSR Teatro Stabile in Rete, dai Comuni, dall'Istituzione Teatro Cagli e dalla Provincia di Pesaro e Urbino.
Protagonisti della kermesse: Maria Rosa Congia e Carlo Vitale della Compagnia Italiana delle Operette che presenta un cast di circa 40 elementi fra cantanti e orchestrali, fra cui Adriana Casartelli, Emile Alekperov, Luciano Andreutti e con la partecipazione straordinaria di Armando Carini (attore caratterista di questo genere di spettacolo fra i più conosciuti e apprezzati dal pubblico, autore, fra l'altro, di numerosi film e spot pubblicitari). Direttore dell'orchestra è il maestro Francesco Cavaliere; le regie e coreografie sono di Serge Manguette.
Il festival proporrà un divertente viaggio nelle popolari melodie di un mondo che ancora trova molti appassionati, anche fra i giovani. Si comincia il 3 gennaio 2003 al Teatro Bramante di Urbania con Il Paese dei Campanelli .
L'operetta è ambientata in una immaginaria isola olandese. Questo nome è dovuto al fatto che su ogni casa c'è un piccolo campanello. La leggenda narra che se una moglie tradisce il marito, il campanello della casa in questione suonerà e tutti verranno a sapere quello che è successo. Anche se nessuno li ha mai sentiti suonare, gli abitanti non hanno il coraggio di dimostrare il contrario. Tutto, nel paese resta tranquillo fino all'arrivo di una nave militare inglese, costretta all'attracco nel porto dell'isola da un incendio sviluppatosi a bordo. Gli ufficiali scendono a terra e accade l'inevitabile! Hans, il comandante fa suonare il campanello con Nela, Tom lo fa suonare con BonBon e La Gaffe, per imperdonabile errore, con Pomerania, la donna più brutta del paese. La Gaffe purtroppo combina un'altra gaffe: arrivano sull'isola le mogli degli ufficiali e senza colpa, rifanno suonare i campanelli con i mariti dei Nela, BonBon, Elena e Pomerania. La leggenda narra che se un giorno ogni cento anni i campanelli resteranno muti, non suoneranno mai più. Quel giorno cade proprio durante la sosta degli ufficiali. Tutti sono avvertiti, nessuno vuole trasgredire, ma c'è la Gaffe che, suo malgrado, riesce a rovinare tutto. Gli ufficiali ripartono con le mogli e sull'isola per altri cento anni esisterà ancora l'incubo dei campanelli. Ma sarà poi un male!
Il cartellone prosegue il giorno successivo, il 4 gennaio, al Teatro Sociale di Cagli, con Cin Cin Là .
L'operetta è ambientata a Macao ed è la storia di una giovane e timida principessa Myosotis che sta per sposarsi ma, al contrario di quanto sarebbe lecito supporre, è triste perchè deve abbandonare i sogni e i giochi della fanciullezza. Anche il principe Ciclamino, suo promesso sposo, è triste per gli stessi motivi e si dimostra scarsamente entusiasta del matrimonio. A Macao c'è l'usanza che, durante il periodo di fidanzamento di una principessa, ogni divertimento e ogni lavoro vengono sospesi. In questo periodo giunge a Macao la bella Cin Cin Là , attrice cinematografica francese, assieme a Petit Gris il suo accompagnatore ufficiale, innamorato cotto di lei.
La terza edizione del Festival dell'operetta si conclude il 5 gennaio al Teatro Battelli di Macerata Feltria con La vedova allegra .
La storia della Vedova Allegra è nota a tutti. Il Barone Zeta, Ambasciatore del Pontevedro a Parigi, riceve un ordine tassativo dal proprio governo: la signora Anna Glavari, giovane vedova del banchiera di corte, deve a tutti i costi risposarsi con un compatriota. Infatti se dovesse passare a seconde nozze con uno straniero, il suo capitale, valuto 100 milioni di dollari, abbandonerebbe la Banca Nazionale Pontevedrina e, per la Cara Patria , sarebbe la rovina economica. Il Barone Zeta, coadiuvato da Niugus (cancelliere un po' pasticcione), tenta di convincere il Conte Danilo Danilowich, segretario dell'ambasciata di Parigi, a sposare la ricca vedova. Danilo però non vuole sapere perchè, fra lui ed Anna c'è già stato del tenero prima che lei sposasse il banchiere Glavari; ed ora Danilo, ferito nell'orgoglio non vuole assolutamente ammettere di essere ancora innamorato di Anna.

(fonte: gomarche.it)


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