Paolo Cevoli si racconta in “Andavo ai 100 all’ora”


di Elena Bartolucci

25 Gen 2024 - Commenti teatro

Uno show sincero e schietto in cui l’inconfondibile accento romagnolo rende tutto persino più divertente.

Porto San Giorgio (FM) – Martedì 23 gennaio presso il Teatro Comunale di Porto San Giorgio si è esibito Paolo Cevoli, classe 1958, con il suo spettacolo “Andavo ai 100 all’ora”.

Il famoso comico romagnolo ha fatto il suo ingresso sul palco proprio sulle note dell’omonima canzone di Gianni Morandi datata 1962, esibendosi per quasi due ore in un monologo frizzante e divertente strutturato come un vero e proprio racconto personale.

Cevoli immagina infatti di raccontare ai suoi nipoti di quando era bambino. Cresciuto dal nonno, tutti i suoi ricordi sono legati a filo doppio alla pensione Cinzia, gestita dai suoi genitori, alle estati circondato dai turisti tedeschi, alle serate al cineforum e alle scorribande con i suoi amici.

Un passato che, per i giovanissimi, sembra così lontano: non c’erano Internet, i cellulari e tanto meno i social ed esistevano solo i telefoni con la rotella o la TV in bianco e nero con un solo canale.

Una divertente carrellata di ricordi dagli anni Sessanta fino ai giorni nostri, in cui emergono tutti gli aspetti di un vero boomer, che apprezza molto di più la spensieratezza e i ritmi di vita meno stressanti del suo passato giovanile rispetto alla frenesia dei tempi moderni.

La scorrevolezza del racconto, i temi trattati in modo sempre divertente ma mai troppo volgare e la naturalezza della sana comicità romagnola hanno divertito i numerosi spettatori in sala.

Sul finale Cevoli si è fatto poi più serio regalando una piccola lezione di vita. È proprio grazie alla figura dei nonni come lui che raccontano del proprio passato con un pizzico di nostalgia che è possibile non far dimenticare da dove veniamo e chi siamo stati.

Ogni generazione ha dei ricordi belli o tristi da evocare e tutti abbiamo ricevuto qualcosa in eredità dalla nostra terra, dai nostri genitori o dai nostri nonni. L’importante è poter prendere coscienza di cosa si riceve senza rischiare di perderlo e migliorarlo prima di passarlo agli altri.

Lo spettacolo di Paolo Cevoli fa parte della stagione in abbonamento promossa dal Comune e dall’AMAT con il contributo di MiC e Regione Marche.

Tag: , ,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *