La musica al Meeting di Loreto


Ufficio Stampa

1 Ago 2003 - Commenti live!

Le note che raccontano i migranti
Molto apprezzato il concerto a Loreto del musicista Tonino Castiglione. Testi intensi e musica di qualità .

Loreto (AN) Chi, senza scrupoli, ha comprato il tuo sorriso : è la strofa di una delle canzoni di Tonino Castiglione ma suona come un grido di dolore, disperato come il pianto di chi ha visto tramutarsi in tragedia il sorriso ingenuo della speranza. Il concerto del musicista siciliano, che da bambino ha lasciato la sua terra per trasferirsi a Basilea, ha colpito gli spettatori di Loreto per la profondità dei temi e per l'intensità delle emozioni che ha trasmesso. Le canzoni hanno raccontato emozioni e ricordi, paure e sogni legati alle storie dei migranti, ombre in una terra di nessuno, alla ricerca di confini più ampi e luminosi.
I testi dell'artista siciliano, che ha già prodotto cinque dischi, hanno un sapore amaro perchè nascono da esperienze di dolore, come quelle vissute da coloro che sono costretti a lasciare la propria terra in cerca di un sogno che spesso si infrange sulle onde del mare in tempesta, soffoca all'interno di un container, si spegne su desolato sentiero di montagna. Ma dalla tragedia e dalla sofferenza possono nascere suoni e canzoni che ci fanno riflettere, che ci fanno sentire più vicini anche nelle diversità . Accompagnato dal suono dolce della chitarra, Castiglione ha presentato al pubblico di Loreto le canzoni più belle del suo repertorio. Sul palco erano presenti anche alcuni giovani del Meeting che hanno supportato il cantautore con la loro carica di entusiasmo e spontaneità .
Un esempio felice di come la musica possa diventare un coro di voci che accarezzano il dolore e lo rendono più lieve.
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La musica come strumento per rendere migliore l'uomo
La terza serata del Meeting di Loreto si accende dei colori e del ritmo della musica brasiliana con lo spettacolo della compagnia carioca Encantalata , che sostiene diversi progetti per il recupero degli orfani delle favelas

Nel loro sangue scorre musica, e il loro cuore detta il tempo. Sui loro corpi, in frenetico movimento, danzano impazziti abiti che sembrano disegnati dall'arcobaleno. Dal palcoscenico serale del Meeting internazionale delle Migrazioni di Loreto, i ragazzi della Compagnia brasiliana Encatalata illuminano le stelle della notte con la loro carica vitale, fatta di ritmi e danze tipiche della loro terra. Il pubblico, intervenuto numeroso, viene coinvolto, quindi trascinato nel vorticoso mix di balli, brani etnici e canti.
Se questi giovani hanno fatto un viaggio così lungo, però, non è solo per cantare il loro grande amore per la musica. Dentro il loro cuore c'è molto di più. Degli otto componenti il gruppo, infatti, cinque sono musicisti-educatori del Centro Culturale Brasiliano Baguncaco, che si occupa del recupero degli orfani delle favelas Brasiliane, due sono insegnanti di danza Afro-Bahiana e di coreografia, e lavorano come educatori con ragazzi disagiati usciti dalle carceri. Uno è professore ufficiale della tipica danza Capoiera, e opera in una favelas di Salvador con i bambini ed i ragazzi delle famiglie più povere.
La Compagnia Encantalata non è solo l'appellativo del gruppo. à anche il nome di un progetto che mira a sostenere tre centri di recupero e reinserimento per i cosiddetti meninos de rua , i figli di nessuno delle favelas brasiliane, nati da rapporti occasionali e abbandonati alla solitudine e alla delinquenza, senza documenti, senza volto, senza futuro. Questi ballerini, dai piedi di seta e dal cuore d'oro, utilizzano la musica come mezzo per trascinare i ragazzi via dalla strada. Insegnano loro che esiste un'alternativa alla violenza, che la solitudine è una malattia dalla quale si può guarire: l'arte viene utilizzata per trasmettere l'idea di un altro come individuo portatore di valori e non come oggetto di razzismo; la musica e la danza sono rese strumenti di incontro; si educa alla vita divertendosi e facendo divertire.
Gli utili della Tournèe, che dopo Loreto farà tappa anche a Bassano del Grappa e a Caldogno, andranno per il 50% ai tre progetti sociali promossi dalla compagnia, mentre il restante 50% verrà diviso tra gli otto membri del gruppo, per sostenere le loro famiglie.
Negli occhi di questi ragazzi la voglia di trasmettere calore e gioia. Nei loro cuori la speranza di dimostrare, con la loro arte e la loro testimonianza quotidiana, che c'è un mondo meraviglioso là fuori, che abbiamo tutti il dovere di cantare e vivere appieno.

(Ufficio Stampa)


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