La grande danza con il Balletto di Milano


di Elena Bartolucci

22 Gen 2024 - Commenti danza

“Romeo e Giulietta”, portato in scena dal Balletto di Milano ha convinto (seppure con qualche riserva) il numeroso pubblico del Teatro dell’Aquila di Fermo.

Fermo – Sabato 20 gennaio al Teatro dell’Aquila di Fermo è stato portato in scena il balletto Romeo e Giulietta grazie alla compagnia Balletto di Milano.

Ambasciatore della danza italiana con i suoi straordinari spettacoli nel mondo, il Balletto di Milano è considerato tra le migliori compagnie di danza italiane. Fondato nel 1980, dal 1998 è diretto da Carlo Pesta e nel corso della sua storia ha collaborato con grandi artisti e coreografi di fama internazionale. Vanta un nucleo stabile di danzatori accuratamente selezionati che provengono dalle migliori scuole e accademie internazionali e un ampio ed esclusivo repertorio di produzioni neoclassiche e contemporanee.

La ben nota tragedia di Romeo e Giulietta scritta da William Shakespeare non ha bisogno di alcuna presentazione ed è proprio per questo motivo che lo spettatore riesce a seguire perfettamente la storia di questi due giovani amanti veronesi tradotta in splendidi e appassionati passi di danza.

“Romeo e Giulietta rappresentano universalmente l’amore più puro in contrasto con la società e questa versione esclusiva in balletto della celebre tragedia shakespeariana celebra l’amore che riesce a sopravvivere al di là della morte. L’azione coreografica, tra emozionanti pas de deux dei protagonisti e coinvolgenti danze d’assieme, virtuosismi classici ed espressioni contemporanee, ripercorre fedelmente la vicenda. Lo sguardo di Romeo incrocia quello di Giulietta ed è subito amore, nonostante la rivalità delle rispettive famiglie. Il destino fa di tutto per separarli e l’epilogo è tragicamente noto, ma l’amore trionfa. I due giovani corrono mano nella mano in un bagliore di luce, nel brillio dell’oro e l’argento, colori che rappresentano le due casate rivali.”

I due primi ballerini Annarita Maestri (le cui doti interpretative sono di livello superiore rispetto a tutti gli altri performer) e Mattia Imperatore hanno incarnato alla perfezione i due giovani amanti regalando le migliori prove della serata, soprattutto nel secondo atto.

Completano il cast Gioia Pierini, Akira Tamakoshi, Alessandro Orlando, Romain Vandermissen, Ramon Valls, Leo Rech Paride, Amanda Hall, Alessia Sasso, Arianna Soleti, Giusy Villarà, Gianmanuel D’Elia e Hiroki Inokuchi.

In linea di massima il corpo di ballo ha regalato un’ottima prova di danza classica, contaminata in diversi momenti da passi di rimando decisamente più moderno che non stonavano in alcun modo con il resto della coreografia.

La sincronia di gruppo è venuta sicuramente meno tra i ballerini che si perdevano a volte in termini di simultaneità dei movimenti o notevoli difformità di balzi o capacità di estensione delle gambe.

Ottime, invece, le esibizioni delle ballerine, che hanno saputo regalare una incredibile magia interpretativa in particolar modo nei grand pas de quatre.

La nota più negativa dello spettacolo è rappresentata sicuramente dalla scelta opinabile delle parrucche femminili, nonché alcune scelte coreografiche come la rappresentazione arrabattata con sipario viola metallizzato e una enorme croce dorata.

Di questo balletto in due atti sulla splendida musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij, Federico Veratti firma la coreografia e i costumi, mentre la scenografia è di Marco Pesta.

Lo spettacolo di danza rientra nelle stagioni organizzate dal Comune di Fermo con l’AMAT e il contributo di MiC e Regione Marche.

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