Jesi (AN): “Sale Pergolesiane”


18 Ott 2001 - News classica

Si inaugura domani (ore 18) presso il Teatro Pergolesi la rassegna sulle Sale Pergolesiane, un vero e proprio museo della musica. Si tratta della prima rassegna storico-musicale ed artistica a carattere permanente dedicata a Giovan Battista Pergolesi e tra le rarissime raccolte espositive allestite in un Teatro di cui diventano parte integrante.

La sequenza espositiva e l'itinerario delle Sale Pergolesiane, curate da Franco Cecchini, seguono un criterio storico-didattico ordinato in cinque sezioni: Pergolesi a Jesi, Pergolesi a Napoli e Roma, Pergolesi a Pozzuoli, l'Opera e la reputazione , documenti biografici. In tutto esposti circa 140 pezzi.

Tra le opere più significative strettamente legate alla vicenda umana, va segnalata tutta una serie di documenti originali: dall'atto di Battesimo (dall'Archivio Parrocchiale della Cattedrale) a quello di Cresima, ad altri atti che consentono di tracciare la storia della famiglia Pergolesi, come la procura autografa per l'eredità materna, l'albero genealogico.

Per la vicenda musicale, sono quanto mai interessanti alcune documentazioni, raramente reperibili. Non mancano infatti pezzi eccezionali, quali un manoscritto settecentesco della partitura completa dello Stabat Mater , il libretto originale dell'opera La Salustia (rappresentata a Napoli nel 1731), e i libretti di La conversione di San Guglielmo Duca d'Aquitania (eseguito a Roma, nell'Oratorio dei Filippini nel 1742) e di Livietta e Tracollo (andato in scena al Teatro del Leone di Jesi nel 1744).

Tra le nuove acquisizioni troviamo un volume delle Opere di Metastasio in una splendida edizione del 1734 con l' Adriano in Siria e l' Olimpiade musicate nello stesso anno da Pergolesi. Di grande rilevanza, anche per l'ottimo stato di conservazione e manutenzione, l'organo positivo portativo con iscrizione sul listello frontale della tastiera del nome dell'organaro di Jesi, Angelo Albertini, del 1721, quando Pergolesi era ancora in città . Inoltre quinte teatrali usate per i teatri di palazzo, libri e pubblicazioni dell'epoca, ma anche più recenti, tra i quali il Dictionnaire de musique di Rousseau, nella prima edizione. Ed ancora ritratti di Pergolesi e stampe di grande interesse storico, monete dello Stato Pontificio e altro ancora.

(tratto da gomarche.it)


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