Intervista a Mattia Vlad Morleo, autore della musica di “Drawing The Holocaust”


a cura della Redazione

31 Gen 2022 - Commenti cinema, Commenti live!, Interviste

Intervista al giovane compositore Mattia Vlad Morleo che ha dato forma musicale al racconto della Shoa per immagini di “Drawing The Holocaust”.

(Foto di Roberto Ficarella)

Su tutte le piattaforme digitali dal 28 gennaio 2022 Drawing The Holocaust – Original Motion Picture Soundtrack (Believe Music Italy), la colonna sonora composta dal giovanissimo Mattia Vlad Morleo per il documentario Drawing the Holocaust – Disegni dall’Olocausto, andato in onda, in prima serata, giovedì 27 gennaio su Rai Storia in occasione della Giornata della Memoria. L’evento speciale ha visto insieme Massimo Vincenzi (regista) e una promessa della musica per film, Mattia Vlad Morleo (compositore tra le altre della colonna sonora di Santa Subito di Alessandro Piva, vincitore del Festival del Cinema di Roma) che, a soli 21 anni, dà una forma musicale al racconto della Shoa per immagini di Drawing The Holocaust e lo fa attraverso la particolare sensibilità di chi, per ovvi passaggi generazionali, non ha potuto avere un dialogo diretto con i superstiti.

Abbiamo incontrato il musicista e gli abbiamo fatto qualche domanda:

D. Non è la prima volta che affronti in musica il tema dell’olocausto: cosa c’è di diverso fra le musiche per il documentario “Fossoli – Anticamera per l’inferno” del 2018 e quelle di oggi, per “Drawing the holocaust – Disegni dall’olocausto”?

R. Sicuramente una maggior consapevolezza della mia arte e della mia sensibilità, inoltre crescendo ci si rende conto anche delle diverse sfumature che un qualsiasi tema importante come l’Olocausto possiede. E penso e spero di esser riuscito ad evidenziare ciò in Drawing the Holocaust.

D. Sei un giovanissimo compositore: chi sono gli autori che puoi considerare i tuoi riferimenti a livello musicale?

R. Partendo da una visione più anacronistica ci sono Wagner, Satie e Ravel; compositori più recenti ed attuali Barber, Schaffer, Glass, Reich, Desplat, Richter.

D. Fra tutte le musiche che hai composto fino ad ora ce n’è una a cui sei particolarmente legato?

R. Si! The last one, in that field uscita nel 2020 dall’etichetta 1631, distribuzione Universal/Decca. Il brano che racconta di un momento speciale della mia infanzia.

D. Vorresti proseguire la tua attività di compositore concentrandoti sulla musica per film e per immagini, oppure hai anche altri “sogni nel cassetto” e ambizioni per i tuoi sviluppi nel mondo della musica?

R. Spero sicuramente di proseguire l’attività di compositore per immagini con l’ambizione di raggiungere obiettivi sempre maggiori. Inoltre, ho un’attività discografica da compositore di musica classica contemporanea ed elettronica con la speranza di realizzare tour ambiziosi in Italia e all’estero.

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