Intervista a Giovanni Cultrera di Montesano, sovrintendente del Teatro Massimo Bellini di Catania


di Alma Torretta

28 Feb 2023 - Approfondimenti classica, Commenti classica, Interviste

Abbiamo incontrato e intervistato Giovanni Cultrera di Montesano, manager e pianista, che dal 2019 è sovrintendente del Teatro Massimo Bellini di Catania.

Giovanni Cultrera di Montesano

Giovanni Cultrera di Montesano, sovrintendente dal 2019 del Teatro Massimo Bellini di Catania, manager e pianista, ci racconta, dopo anni difficili, tra problemi di bilancio, commissariamento e Covid, la rinascita del teatro lirico catanese. Tante le novità: dall’opera “pocket” alle committenze di nuovi lavori quali “Il berretto a sonagli” di Pirandello con le musiche di Marco Tutino per il 2024. “Registriamo sold out a ripetizione, vogliamo offrire sempre di più al nostro pubblico”. 

D. Partiamo dai sold out, possiamo considerarli la prova della rinascita del Teatro Massimo Bellini?

R. I diversi sold out che registriamo ci riempiono di gioia e soddisfazione. Il nostro è un pubblico attento ed intelligente che vuole molto, noi anche durante il Covid non ci siamo mai fermati, e i tanti tutto esaurito, e con tanti giorni di anticipo prima degli spettacoli, sia nella stagione sinfonica che per i recital e soprattutto per l’opera lirica, presagiscono l’attiva voglia culturale della città e dei turisti che la visitano.

D. Il Teatro ha ampliato l’offerta anche per le scuole, e non si tratta dei soliti spettacoli creati appositamente per i ragazzi, diversi da quelli del cartellone principale, di cosa si tratta?

R. Per la prima volta, quattro delle undici recite di queste Nozze di Figaro sono dedicate esclusivamente ai bambini più piccoli, delle scuole elementari e medie, nella forma dell’opera ‘pocket”: la stessa opera, nello stesso teatro con le stesse scene e costumi, la stessa orchestra, lo stesso coro, lo stesso cast, soltanto in formato ridotto, per non più di un’ora e venti, perché abbiamo selezionato le arie ed i momenti più importanti che saranno presentate da una voce recitante, l’attore Gino Astorina, che spiegherà che cosa sta accadendo, ma non solo la trama perché quello che è più importante è proiettare i bambini nel mondo magico del palcoscenico, si spiegherà quindi pure tutto quello che avviene dietro le quinte. Per molti di questi bambini sarà la prima volta all’opera e li vogliamo fare innamorare di questa “astronave” magica. Ci dispiace solo che non siamo riusciti ad accontentare tutte le scuole che hanno fatto richiesta, i quattromila posti previsti sono andati a ruba.

D. Il Massimo Bellini come si colloca oggi nel panorama nazionale e internazionale?

R. Abbiamo tante collaborazioni e coproduzioni, con l’Arena di Verona, con lo Sferisterio di Macerata, adesso anche con il Regio di Torino. C’è poi un protocollo con il Teatro di Tbilisi, in Georgia, che porterà a Catania, un’opera di autore georgiano tradotta in italiano e noi presenteremo a Tbilisi le nostre produzioni. Il prossimo anno andremo poi in tournée in Giappone con un’opera, in fase di definizione, per oltre dieci appuntamenti. Ma tengo anche a ricordare la rete istituita dalla Regione Siciliana che ha prodotto, tra l’altro, il Bellini Festival Context che è stata una kermesse di appuntamenti che, per la prima volta, ha coinvolto tutte le istituzioni pubbliche siciliane interessate, dai teatri, ai conservatori, alle università.

D. Cosa avete in programma, appunto, per la valorizzazione di Vincenzo Bellini?

R. Già sono tre anni che gli dedichiamo il mese di settembre dato che il 23 è stato il giorno della sua scomparsa. Piuttosto che programmare singoli appuntamenti nella nostra stagione istituzionale, abbiamo preferito creare un’apposita iniziativa per Bellini, ed il 2023 sarà l’anno de I Puritani, portando la sua musica anche fuori dal Teatro, in giro per la città, presso i giardini di Villa Bellini, a Castello Ursino, in Cattedrale, e anche al Teatro antico di Taormina.

D. Fate anche attività nei quartieri più svantaggiati di Catania?

R. Questa è un’altra novità del Teatro Bellini che, oltre ad accogliere associazioni che si occupano di situazioni di disagio, dei diritti dei minori o delle donne, accogliamo pure minori ospiti di Istituti di pena, abbiamo deciso di andare noi, nei periodi di Natale, Pasqua ed in estate, con concerti del coro, ma anche dell’orchestra, presso quartieri disagiati quali Picanello, San Cristoforo o Librino, le cui difficoltà sono il nostro sprone.

D. Tornando in Teatro, c’è attenzione anche per l’opera contemporanea?

R. Siamo uno dei teatri in questo momento in Italia che più sta commissionando a musicisti contemporanei, soprattutto figli della nostra terra, ma non solo. Per tutti, cito lo Stabat Mater e la Storia di Sant’Agata commissionati a Giovanni Sollima, per festeggiare la patrona della nostra città, ma anche la commissione a Matteo Musumeci dell’opera lirica “Sub tutela dei” dedicata al giovane giudice Livatino morto per mano mafiosa, dove la musica ha valenza di luce di resurrezione. Opera che è stata data in prima mondiale l’anno scorso, il 9 maggio, giorno della beatificazione del magistrato, in un teatro chiuso al pubblico per il Covid, ma vivo, che lanciava cosi un messaggio, insieme, di legalità e cultura che non possono non andare che di pari passo. E stiamo anche lavorando per un’altra opera in prima assoluta, per il 2024, da “Il berretto a sonagli”, musica del maestro Marco Tutino, ed è la prima volta che si scriverà un’opera da un lavoro di Pirandello.

D. Attività intensa, dunque, anche durante il Covid…

R. Ci tengo a ricordare che in quei mesi abbiamo qui in Teatro registrato Il Pirata di Bellini con una casa discografica americana, la Prima Classic di New York, protagonisti Marina Rebeka, Franco Vassallo, Javier Camarera, direzione di Fabrizio Maria Carminati, che ha vinto l’anno scorso un ICMA, International Classical Music Awards, nella categoria migliore registrazione di un’opera lirica. Per questo e per tutta l’attività, ci tengo a ringraziare ancora tutto il personale del teatro, il settore artistico, tecnico e amministrativo, ed in particolare il nostro direttore artistico Fabrizio Maria Carminati ed il commissario straordinario Daniela Lo Cascio.

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