I Melty Groove raccontano la hypercover “Californication”


a cura della Redazione

2 Mag 2023 - Commenti live!

Intervista alla band Melty Groove in occasione del loro nuovo singolo “Californication”, un riarrangiamento di un famoso brano dei Red Hot Chili Pepper.

Dopo la pubblicazione dell’album “Live Bootleg” e del videoclip di “Kiss” (cover di Prince, guarda il video https://www.youtube.com/watch?v=NHJdbyPy2Kg), i Melty Groove proseguono il loro ambizioso progetto che prevedere la pubblicazione di hypercover, così le hanno intitolate: composizioni a metà strada tra cover e brani inediti.

Dopo aver svolto negli ultimi mesi un’intensa attività di concerti, la band torinese ha reso disponibile online dal 22 Aprile una rivisitazione di “Californication”, classico degli anni ‘90 firmato Red Hot Chili Peppers. Il riarrangiamento è una miscela sonora di vari stili e generi musicali, dal funky al gospel passando per il jazz-fusion e il rock.

Un percorso molto particolare quello dei Melty Groove, che ha visto nel corso della loro breve carriera artistica diverse collaborazioni, musicali e non. È il caso di “TAC tastierAcorpi” (https://www.instagram.com/tac_tastieracorpi),un collettivo di danza formato da Aurora Lanza, Alice Camoriano, Luna Sartoretto, Ilaria Bagarolo, Caterina Piergiovanni, Anita Petrillo, divenuto soggetto principale del videoclip di Californication.

Abbiamo intervistato la band.

D. Iniziamo subito dal vostro nuovo singolo “Californication” un riarrangiamento di un famoso brano dei Red Hot Chili Pepper. Come è caduta la scelta proprio su questa canzone?

R. (Alice) Nel nostro percorso musicale, cominciato con un repertorio prevalentemente di cover, abbiamo riarrangiato molti brani attingendo da diverse decadi. Californication è stata una hit di fine anni ‘90 e per noi chiude un cerchio cominciato con i nostri videoclip precedenti: Superstition, brano di Stevie Wonder degli anni ‘70 e Kiss di Prince, hit anni ‘80. Abbiamo intitolato questo nostro lavoro “Hypercover”: composizioni a metà tra brani inediti e cover. Una sorta di ibrido che contiene elementi di novità ed elementi riproposti dai brani originali. Questa formula ci stimola molto e crediamo che sia un progetto da portare avanti.

D. Quali sono i vostri riferimenti musicali? I vostri ascolti quotidiani che artisti prevedono?

R. (Carlo) Siamo 3 musicisti con un background musicale abbastanza diverso. Alice è una musicista blues/gospel, io sono cresciuto con il rock progressive e Edoardo ha suonato prevalentemente jazz e pop. Personalmente sono un appassionato di molta musica dagli anni ’50 ad oggi, quotidianamente mi nutro di album, vado alla ricerca di band e gruppi poco noti e mi piace trovare nessi e analogie. Gli arrangiamenti che proponiamo sono estremamente legati a ciò che ascoltiamo. Siamo convinti che per proporre qualcosa di inedito bisogna conoscere bene sia il contesto musicale passato, sia quello in cui viviamo, per poi decidere in che percentuale essere allineati o andare controcorrente, sempre rimanendo se stessi.

D. Per chi ancora non vi conosce, ci raccontate chi sono i Melty Groove?

R. (Edoardo) Il nostro percorso è cominciato nel 2020: ci siamo conosciuti quasi per caso. Io ed Alice ci siamo incontrati in un workshop di Alberto Marsico (organista italiano) e poi Carlo si è aggiunto successivamente. Già dall’inizio avevamo ben chiaro di voler incentrare il progetto su un’intensa attività live… e così per fortuna è stato! Abbiamo fatto tantissimi concerti, anche in Svizzera e in Francia e questo ci ha fatto crescere molto, sia dal punto di vista umano che musicale. Io personalmente ho avuto modo di confrontarmi con uno stile musicale molto contaminato. Siamo partiti dal funk, ma gradualmente abbiamo aggiunto elementi pop e world music.

D. Tornando al vostro nuovo singolo: è uscito accompagnato da un videoclip molto bello, vivace, fresco. Come è nata la storia e chi vede protagonisti?

R. (Carlo) La nostra versione di Californication si prestava particolarmente ad un video colorato, data la sua ritmicità. Così abbiamo pensato ad un video molto energico, con anche una parte importante di danza improvvisata. Vogliamo ringraziare la nostra regista Giulia Ramazzina con la quale abbiamo realizzato questo progetto.

D. Ci potete dire qualcosa sulla collaborazione con il collettivo di danza “TAC tastierAcorpi”?

R. (Alice) Ci serviva un soggetto per aggiungere dinamicità al videoclip, così abbiamo deciso di collaborare con TAC tastierAcorpi, un collettivo composto da Aurora Lanza, Alice Camoriano, Luna Sartoretto, Ilaria Bagarolo, Caterina Piergiovanni e Anita Petrillo. La loro è una danza improvvisata che si sposa molto bene con l’arrangiamento del pezzo. Si sono subito rese disponibili a lavorare insieme a noi e il risultato è molto divertente! Speriamo in futuro di poter collaborare nuovamente.

D. Per quanto riguarda il vostro percorso compositivo: come nascono gli arrangiamenti delle vostre rivisitazioni di grandi successi? Chiamarle cover mi sembra riduttivo vista la forte personalità che ha la vostra musica.R. (Carlo) il progetto “Hypercover” è nato dalla voglia di andare oltre, di sperimentare e soprattutto di differenziarsi dalle altre cover band. Non abbiamo mai eseguito un brano senza personalizzarlo, quindi direi che è proprio nella nostra natura. Molte idee nascono per caso, quasi come succede quando componi brani inediti. In genere porto un’idea in sala prove e poi la trasformiamo a nostro piacimento. Non proviamo tanto perché siamo sempre molto impegnati a suonare live, ma quando lavoriamo su nuovi pezzi siamo molto focalizzati su quello che facciamo.

D. Nel 2022 è uscito il vostro primo album dal titolo “Live Bootleg”: un commento a caldo: come è stato accolto dal vostro pubblico?

R. (Edoardo) Il disco è andato molto bene, l’abbiamo stampato con un packaging semplice perché volevamo dare l’idea di un prodotto autoprodotto, fatto in casa. La gente l’ha apprezzato e abbiamo ricevuto molti feedback. È ancora possibile ascoltarlo ed acquistarlo su Spotify e Bandcamp oppure ai nostri concerti.

D. Ci stiamo avvicinando all’estate: state programmando un tour? Qualche data da anticipare a chi vuole venirvi a sentire dal vivo?

R. (Alice) Siamo stati fermi per un mesetto, ad aprile, per lavorare ai brani che vedranno la luce il prossimo anno, ma a maggio ricominceremo a suonare live. Abbiamo già pianificato di tornare in Svizzera e Francia, per poi concludere l’estate con un piccolo minitour in alcune regioni del centronord. A breve pubblicheremo le date sul nostro profilo Instagram quindi continuate a seguirci!

dal videoclip

BIOGRAFIA BREVE

I Melty Groove nascono nel 2020 da un’idea di Edoardo Luparello, batterista e insegnante jazz affermato nel panorama torinese. Dall’incontro tra Edoardo ed Alice Costa, bassista e cantante blues/gospel è nato il primo nucleo della band, completata poi con l’inserimento del tastierista Carlo Peluso, musicista di origine salentine trasferitosi a Torino già attivo in ambito progressive rock e fusion.

I Melty Groove cominciano il loro percorso artistico realizzando dei riarrangiamenti di diversi brani celebri come Rolling in the deep di Adele, Wonderful Tonight di Eric Clapton. Apprezzati soprattutto per i loro spettacoli live, sempre energici e coinvolgenti, i Melty Groove hanno suonato in tutto il Piemonte e svariate volte in Svizzera e Francia. Il loro stile mette le radici nel rifacimento di grandi classici Soul e Funk rivestendoli con sonorità moderne ed aggiungendo una buona dose di improvvisazione jazz e assoli scat.

Nel 2021 esce il loro primo videoclip, una cover di Superstition di Stevie Wonder completamente riarrangiata. Nel 2022 pubblicano una rivisitazione di Side to side di Ariana Grande e Nicky Minaj, e a settembre 2022 pubblicano il loro primo album live con l’inedito “I wanna know why”, brano dalle sonorità gospel. Nel 2023 proseguono con il progetto “hypercover” pubblicando delle rivitazioni di Kiss (Prince) e Californication (Red hot chili peppers)

CENNI PERSONALI:

ALICE COSTA cantante e bassista appassionata di blues e gospel. Collaborazioni: Alberto Marsico, Dario Lombardo, The Blues Gang, Larry Ray (North Carolina), e Ginger Brew (Ghana) già corista di Paolo Conte, Delores Scott (da Chicago), Hein Mayer, Liz Mandeville (da Chicago). Ha collaborato nei musical “10 to Broadway” e “Starts”. Dal 2015 è parte attiva del direttivo artistico del blues festival internazionale Blues Channel Festival.

CARLO PELUSO tastierista prog e fusion, musicista con attivo un progetto solista di cui qui delle informazioni in merito: Carlo Peluso ci racconta Kaleidocity, il nuovo disco | INTERVISTA

EDOARDO LUPARELLO insegnante di batteria presso Nichelino (To) e turnista, ha collaborato e partecipato a seminari di musica jazz e contemporanea con Antonio Sanchez, Tony Arco, Andrea Allione, Marco Vaggi, Giuseppe Di Masi e Giancarlo Schiaffini.

CREDITS DI “CALIFORNICATION”:

  • Director – Giulia Ramazzina (IG: @giuli.ram)
  • Video editing – Alice Costa
  • Dancers – TAC tastierAcorpi (Aurora Lanza, Alice Camoriano, Luna Sartoretto, Ilaria Bagarolo, Caterina Piergiovanni, Anita Petrillo)
  • Mix – Simone Ferrero (Ciabot music production)
  • Drums recording – Paolo Perotti (Audionauta)
  • Mastering – Giovanni Versari (La maestà)
  • Graphics – Alice Costa
  • Additional support – Armando

STREAMING “Californication”:

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