Fauves! tre giorni di derive sonore oltre generi e confini a Roma


a cura di Federica Baioni

28 Ott 2022 - News live

Fauves! una produzione Fondazione Musica per Roma in collaborazione con rai radio3. Dal 28 al 30 ottobre Teatro Studio Gianni Borgna dalle 19.30 alle 24, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. Le serate verranno trasmesse in diretta su Rai Radio 3 a partire dalle 22.20.

«Trovare connessioni, ribaltare schemi, non accontentarsi del già detto, del già visto, del già sentito, tentare accostamenti, suggerire derive, ipotizzare trasformazioni…

Non si può trovare una definizione migliore per Fauves!, il festival che rinnova il rapporto tra Fondazione Musica per Roma e Rai Radio 3 (dopo New York is Now, Le labbra nude, Be music, night). Fauves! dunque belve, fiere, anzi “fiere!”: colori, suoni saturi, densi, densissimi, accesi in grandi campiture, poco importa della forma che è il colore, è il suono a farla, tutto è ritmo – anche quando sembra immobile – tutto è movimento, vortice. e vertigine. Tre serate, tre concerti ogni sera, dal solo al duo alla formazione più estesa, chiusi da un dj set. Si entra e si sta al gioco. Tre giorni di derive sonore oltre generi e confini».

(Pino Saulo)

Dal 28 al 30 ottobre 2022 l’Auditorium ospiterà Fauves!, il nuovo festival prodotto da Fondazione Musica per Roma con la collaborazione di Rai Radio 3. Tre giorni di musica oltre generi e i confini, in cui il Teatro Studio diventerà uno spazio acustico concepito per sperimentare e scoprire nuove vibrazioni e sonorità. Dalle 19.30 tre formazioni dal solo al duo al gruppo si succederanno e a prolungare la musica dal vivo fino alle 24 sarà ogni sera un Dj set differente. Per Fauves! è stato concepito un allestimento diverso della sala che permetterà a chi vorrà di ascoltare comodamente i set stesi su comodi cuscini. Durante le serate sarà possibile fruire anche del cocktail bar installato nei montacarichi dell’Auditorium. Le tre serate saranno trasmesse in diretta a partire dalle 22.20 su Rai Radio 3.

Ad aprire i concerti i soli di Riccardo Marogna (28/10) con il progetto originale Infernal Mosquitoes in cui gli strumenti a fiato incontrano la manipolazione sonora elettronica d’avanguardia e di Gabriele Mitelli (29/10), uno dei più giovani e interessanti trombettisti e compositori italiani che ha debuttato nella scena jazzistica con l’album Hymnus Ad Nocturnum, per l’etichetta Parco Della Musica Records.  L’ultima serata del 30 ottobre sarà aperta dal duo composto da Antonio Raia ai sassofoni e Renato Fiorito all’elettronica, che insieme vanno a comporre un’unica creatura in cui i fiati diventano voci figlie di madre elettronica mentre le incursioni digitali evocano timbri e registri narrativi tipici di strumenti acustici solistici. Molti gli artisti in programma nei tre giorni: il 28 ottobre il produttore di musica elettronica e DJ Lamin Fofana cresciuto in Sierra Leone e Guinea poi trasferitosi negli Stati Uniti presenta un repertorio composto da musica strumentale elettronica, sperimentale, ambient e techno mentre il duo londinese Binker & Moses fa interagire sax e batteria con le macchine elettroniche creando quello che è stato definito jazz tridimensionale; il 29 ottobre sarà la volta del leader del risveglio punk-rap Wu-Lu con la suainnata capacità di fornire il suo punto di vista unico attraverso un suono in continua evoluzione e sempre innovativo. A seguire il collettivo musicale inglese degli Heliocentrics formato dal batterista e produttore Malcolm Catto, dal bassista Jake Ferguson, dal chitarrista Adrian Owusu e dal polistrumentista Jack Yglesias che combina influenze funk, jazz, psych e library. Il 30 ottobre si passerà dalla canzone avantgarde di Eric Chenaux figura di punta della fertile scena musicale canadese al compositore e cornettista Ben LaMar Gay artista che muove suono, colore e spazio attraverso filtri folcloristici per produrre inediti collage elettroacustici. A chiudere ogni sera i concerti saranno i Dj set di La Diferencia, Luca Collepiccolo e Bob Corsi

“Il nuovo festival Fauves! – dichiara Daniele Pittèri AD della Fondazione Musica per Roma – segna la ripresa dopo molti anni della collaborazione con Rai Radio 3, con la volontà comune di intercettare le proposte più innovative e all’avanguardia del panorama musicale internazionale e presentarle dal vivo all’Auditorium Parco della Musica e nel palinsesto di Radio 3. Il festival, che prende il nome da un noto movimento artistico e ne vuole riproporre oggi lo spirito, offre in un breve arco di tempo un grande numero di proposte musicali, uno spaccato diverse esperienze musicali colte nel momento stesso della loro evoluzione”

“Dopo oltre un decennio – dichiara Andrea Montanari, direttore di Rai Radio 3 – riprende con Fauves! la collaborazione tra Radio3 e Musica per Roma. Il progetto è di quelli che piacciono al canale culturale della Rai perché esplora le frontiere delle nuove scene musicali cercando di tenere insieme ricerca, contaminazione ed energia aldilà degli steccati e delle etichette di genere. Tre giorni in cui il Teatro studio dell’Auditorium sarà la nostra ‘cage aux fauves’ la gabbia delle belve in cui vivere insieme una esperienza elettrizzante, musicalmente contemporanea, proposta dal meglio del panorama italiano e internazionale. 

INFO

  • Biglietti 25 euro; Abbonamento a 3 serate 45 euro;
  • Abbonamento a 2 serate 35 euro

PROGRAMMA

VENERDÌ 28 OTTOBRE

INFERNAL MOSQUITOES

LAMIN FOFANA

BINKER & MOSES

DJ SET La diferencia

Infernal Mosquitoes, il progetto diRiccardo Marogna (sax tenore, clarinetti, elettronica) si muove nella zona in cui manipolazioni elettroniche e suoni acustici si fondono nel continuum del gesto sonoro. Improvvisazione, tecniche estese, elaborazioni digitali, field recordings alimentano questo viaggio. Il risultato è una materia sonora concreta, densa, astratta ma viscerale, dove le sfumature dello strumento a fiato vengono amplificate e acquistano nuova presenza in uno scenario pulsante e in continua evoluzione. Il disco di debutto di Infernal Mosquitoes, Antigua, è uscito a gennaio 2022 per l’etichetta SUPERPANG. Riccardo Marogna è un musicista nato a Verona e attualmente residente a L’Aia (Paesi Bassi). Il suo lavoro incorpora la pratica strumentale con strumenti a fiato, elettronica, tecnica estese, fixed media, improvvisazione.

Lamin Fofana è un produttore di musica elettronica, DJ e artista cresciuto in Sierra Leone e Guinea poi trasferitosi negli Stati Uniti. Con un repertorio composto da musica strumentale elettronica, sperimentale, ambient e techno, Fofana esplora i temi dello spostamento, dell’identità e dell’immigrazione, traendo ispirazione dalla propria vita e dall’esperienza migratoria in generale. Ha iniziato a produrre musica all’età di 16 anni, il suo EP di debutto, What Elijah Said, è stato pubblicato nel 2010 mentre la sua etichetta musicale, Sci-Fi & Fantasy, è stata fondata nel 2012. Fofana ha pubblicato una serie di album e ha esposto installazioni artistiche e debuttato con performance di composizioni originali in vari eventi tra cui WITNESS alla 57a Biennale di Venezia, Italia (2017), Refracted Gazes/Fugitive Dreams all’Akademie Schloss Solitude, Stoccarda, Germania (2019) , BLUES alla Mishkin Gallery al Baruch College, The City University of New York (2020), Life and Death by Water for the Liverpool Biennial 2021 al Lewis’s Building, Liverpool, Call to disorder alla Haus der Kunst, Monaco, Germania ( 2021) e la mostra collettiva Preis der Nationalgalerie presso Hamburger Bahnhof, Berlino, Germania (2021). Le sue uscite includono la trilogia Black Metamorphosis, Darkwater e Blues.

Lamin Fofana

Binker Golding – sassofoni e Moses Boyd – batteria Nati su entrambe le sponde del Tamigi, Binker a nord, a Edmonton, Moses a sud a Catford, la coppia si è incontrata otto anni fa e ha fatto numerosi tour come membri della band di Zara McFarlane, registrando tre album per la Brownswood Recordings di Gilles Peterson. Fu durante il soundcheck on stage con McFarlane che Binker e Moses iniziarono a sviluppare le loro improvvisazioni in duo. Moses Boyd, 30 anni, ha iniziato a suonare musica solo da adolescente, ma nel giro di pochi anni arriva ad esibirsi nel quartetto di Denys Baptiste alla Royal Festival Hall. Moses ha vinto il “Music’s Young Jazz Musician of the Year” e il “JohnPeel ‘Play More Jazz’Award” ai Gilles Peterson Worldwide Awards del 2016 e proprio l’anno scorso è stato nominato ai Mercury Prize per il suo album di debutto “Dark Matters”. Moses è stato anche un DJ residente per BBC Radio 1Xtra, oltre a condurre un episodio speciale del leggendario programma televisivo jazz della BBC “Jazz 625” con Jamz Supanova. Inoltre, ha lavorato e collaborato con artisti tra cui Lonnie Liston Smith, Obongjayar, Ed Motta, Little Simz,Four Tet, Floating Points, Sampha e Gilles Peterson. Dirige il suo progetto solista Moses Boyd Exodus che lo vede infondere influenze jazz, grime ed elettronica, oltre a produrre e pubblicare musica per la sua etichetta Exodus Records. A 36 anni Binker Golding suona il sassofono già da quasi 30 anni. Ha registrato e suonato regolarmente con i migliori artisti della città; Zara McFarlane, Moses Boyd, Sarah Tandy, Charles Tolliver e Maisha tra gli altri. Ha imparato e suonato al fianco di molti grandi sassofonisti, tra cui Steve Williamson, Jason Yarde, DenisBaptiste e Gilad Atzmon. Musicista a tutto tondo, è il Direttore Musicale della Tomorrow’s Warriors Youth Orchestra, ha composto il repertorio concertistico e diretto la Nu Civilization Orchestra. Non ultimo, il progetto sperimentale di Golding con Elliot Galvin che ha prodotto l’album dal vivo “Ex Nihilo”, che estende i confini della musica improvvisata ed è stato definito dal London Evening Standard come “una formidabile convenzione e un godimento di avanguardia cruda”. Nel 2019, Binker ha anche pubblicato un nuovo album solista,”Abstractions of Reality Past &Incredible Feathers”, tramite GearboxRecords, che è stato nominato album jazz dell’anno n. 2 da MOJO e ha ottenuto il plauso da Record Collector, The Financial Times, Stereogum, The Wire,Dazed, Red Bull, WBGO, The Guardian, The Vinyl Factory, CLASH, Jazzwise e molti altri.Tutto questo haanche portato Binker a vincere strumentista dell’anno ai Jazz FM Awards 2020

La Diferencia

La Diferencia, duo Italo-peruviano compostp da Agnese Moghetti e Nicholas Echevarría esplora la nuova musica contemporanea dell’altro emisfero. Il loro set è un b2b di selezioni di suoni dal sottobosco della foresta amazzonica dell’America Latina, alle coste dell’Africa mediterranea, fino ai deserti del Medio Oriente e agli arcipelaghi del sud-est asiatico. Un viaggio sonoro tra riti animisti e rituali sciamanici, tra cosmovisione andina e canti dalla giungla, tra rumori di città sovrappopolate e sussurri da villaggi remoti. Le tracce sono una fusione di sonorità e musiche tradizionali reinterpretate con gli strumenti dei nostri tempi. Un meticciato che si prolunga con la musica.

SABATO 29 OTTOBRE

GABRIELE MITELLI

WU-LU

HELIOCENTRICS

DJ SET Luca Collepiccolo

Gabriele Mitelli è stato nominato miglior nuovo talento italiano dalla critica della rivista ‘Musica Jazz’ e, nello stesso anno, ha vinto il concorso SIAE ‘Air’ per residenze artistiche all’estero, con il quale ha vinto una collaborazione con il Conservatorio di Lisbona e l’Istituto Italiano di Cultura nella capitale portoghese. Il suo secondo album O.N.G. “Crash”, pubblicato dalla Parco della Musica Records è stato uno dei migliori dischi della “European Jazz Chart”. In pochi anni ha suonato in alcuni dei più importanti festival europei, al fianco di esponenti della musica jazz e improvvisata tra cui Mats Gustaffson, Anna Högberg, Mette Rasmussen, Wayne Horovitz, Susanna Santos Silva, Elio Martusciello, Tobias Delius, Cristiano Calcagnile, Nino Locatelli, Jeff Parker, Chad Taylor, Ken Vandermark, Rob Mazurek, John Edwards, Mark Sanders, Pasquale Mirra, Alexander Hawkins, Chris Speed, Gianluca Petrella, Ralph Alessi; collabora stabilmente anche con Cristina Donà, una delle cantautrici e interpreti più apprezzate della scena Pop. Nel 2019 ha pubblicato due nuovi dischi, recensiti da testate internazionali, che raggiungono la vetta delle classifiche europee: “The World Behind the Skin”, uscito con We Insist! Records e ‘Star Gaze Night’, un duo con Rob Mazurek, prodotto dall’etichetta portoghese Clean Feed.

Emergendo come leader del risveglio punk-rap, Wu-Lu ha un’innata capacità di fornire il suo punto di vista unico attraverso un suono in continua evoluzione e sempre innovativo. Attingendo a molti flussi di influenza, è musica per i sottorappresentati, per coloro che non hanno voce e per coloro che lottano per abbattere le barriere. Come voce per la prossima generazione durante questo lungo periodo di disordini e sconvolgimenti, continua a mostrare il motivo per cui è in prima linea nella scena musicale britannica, pur rimanendo piacevolmente underground e riconoscibile. Il 2022 è l’anno in cui Wu-Lu sorge.

Gli Heliocentrics sono un collettivo musicale inglese con sede a Londra che combina influenze funk, jazz, psych e library. Il gruppo è formato dal batterista e produttore Malcolm Catto, dal bassista Jake Ferguson, dal chitarrista Adrian Owusu e dal polistrumentista Jack Yglesias. Gli Heliocentrics hanno pubblicato il loro album di debutto Out There nel 2007 su Now-Again Records. Questa è stata seguita da collaborazioni con il musicista etiope Mulatu Astatke nell’album Inspiration Information (2009) che è stato premiato con il premio Gilles Peterson Worldwide Winner Album of the Year di quell’anno, Lloyd Miller & The Heliocentrics (OST) (2010) e Orlando Giulio. Gli Heliocentrics sono apparsi nel brano “Skullfuckery” nell’uscita nel Regno Unito dell’album di DJ Shadow The Outsider, pubblicato nel 2006. Nel 2013, hanno pubblicato il loro secondo album completo, 13 Degrees of Reality anche su Stones Throw. L’album del 2009 con Astatke è stato incluso in un elenco di “Five Essential Jazz Albums” scelto dal pianista Jamie Cullum nel 2013. Nel 2017 hanno pubblicato A World of Masks con la voce di Barbora Patkova,e The Sunshine Makers OST, la colonna sonora che hanno scritto per il documentario britannico del 2015 The Sunshine Makers, diretto da Cosmo Feilding-Mellen. Entrambi i dischi sono stati pubblicati su Soundway Records.Nel 2020 hanno pubblicato Infinity of Now.

Luca Collepiccolo

Avido divoratore di musica sin dalla più tenera età, ha sempre creduto nel potere della condivisione, dalle prime cassette C-90 a base di successi Europop ‘spacciate’ alla scuola media fino alle fanzine di heavy metal ciclostilate qualche anno più tardi. Da 25 anni lavora nel circuito della distribuzione discografica indipendente (dalle prime esperienze alla Flying Records di Napoli fino a quelle odierne alla Goodfellas di Roma, passando per un decennio alla mitica Wide di Pisa). Continua pigramente a collaborare con il mensile Blow Up, mentre in radio è stato udito negli anni ’90 sulle frequenze di Radio Città Futura (nella storica sede di P.zza Vittorio) e negli anni zero su Radio Città Aperta. Di rilievo anche qualche peregrina conduzione estiva all’interno del palinsesto di Radio 3 nella trasmissione ‘Battiti’. Compra dischi come se non ci fosse un domani e crede nelle potenzialità della musica d’ascolto, perché ogni album nasconde un beat in fondo, a prescindere dal genere. Aspettatevi musica cosmica ma anche dub inglese, tanto rare groove e sonorizzazioni d’autore.

DOMENICA 30 OTTOBRE

ANTONIO RAIA – RENATO FIORITO

ERIC CHENAUX

BEN LAMAR GAY ENSEMBLE

Ben LaMar Gay – cornetta, sintetizzatori, voce

Will Faber – chitarra

Matt Davis – sousafono, voci

Tommaso Moretti – batteria

DJ SET Bob Corsi

Raia Antonio – sassofoni; Fiorito Renato – elettronica non formano un duo ma un’unica creatura a due facce, due cuori e due cervelli capaci di ricamare drammaturgie sonore che rimandano ad un sud vibrante e in dialogo con mondi lontani. I sassofoni di Raia sono voci che sembrano figlie di madre elettronica mentre le incursioni digitali di Fiorito evocano timbri e registri narrativi tipici di strumenti acustici solistici. Antonio Raia è un compositore, improvvisatore e sassofonista. Ama i rapporti tra la musica e le altre arti e preferisce non essere etichettato in un genere specifico. Dal 2013 è impegnato in attività free-form, concerti e performance artistiche per oltre 500 concerti in tutta Europa tra festival, musei d’arte contemporanea e club. Il suo primo album Asylum, di cui Fiorito ha curato la fonica, è stato prodotto dall’importante etichetta portoghese Clean Feed Records. Renato Fiorito è un compositore, sound artist e fonico. La sua estetica è frutto di un sottile equilibrio tra suoni roboanti e ritmiche irregolari; utilizza registrazioni di suoni naturali come materiale principale per la creazione di ambienti sonori immersivi. Sue composizioni sono utilizzate per performance di danza contemporanea, installazioni interattive e colonne

Eric Chenaux è un chitarrista, cantautore, cantante e scultore canadese, una figura chiave nella fertile scena della musica indie e avantgarde di Toronto negli anni ’90 e 2000. Ha pubblicato sette album da solista di canzoni sperimentali con l’etichetta Constellation tracciando un percorso avventuroso e senza compromessi attraverso la composizione avant-folk, out-jazz e pop. È stato definito “un musicista come nessun altro” da Tiny Mix Tapes; i suoi album da solista sono stati elogiati da The Quietus come “incredibilmente belli, genuinamente inimitabili, la cui reputazione crescerà solo con il tempo”. Sulla copertina della rivista The Wire nel 2017, l’articolo di approfondimento dichiarava: “Chenaux riesce a generare una sorprendente gamma di timbri. Un cantante e cantautore dotato di dolcezza angelica e chiarezza che si accompagna a trame di chitarra in gran parte improvvisate e viscerali che sembrano intenzionate a minare e oscurare le sue stesse canzoni. È la necessità di comunicare la rissa con la voglia di offuscare; lucidità contro opacità; forma contro il caos”.

Ben LaMar Gay è un compositore e cornettista che muove suono, colore e spazio attraverso filtri folcloristici per produrre collage elettroacustici. La sua miscela di vari stili è sempre al servizio della narrazione e mai solo un’esibizione della tecnica. Nato a Chicago, la vera tecnica di Ben è dare vita a un’idea mentre esplora ed espande il termine “Americana”. Essendo attivo nella scena musicale sperimentale di Chicago e avendo trascorso una residenza di tre anni in Brasile, Ben ha collaborato con diverse figure influenti nel mondo della musica, tra cui Joshua Abrams, l’Association of the Advancement of Creative Musicians, Bixiga 70, Black Monks del Mississippi, Celso Fonseca, George Lewis, Nicole Mitchell, Jeff Parker, Theo Parrish, Mike Reed, Tomeka Reid e Itibere Zwarg.

Con la pubblicazione del suo album di debutto, Downtown Castles Can Never Block the Sun (International Anthem, 2018) e numerose commissioni, Ben sta affermando il suo posto e la sua voce unica nell’odierno ecosistema creativo. Ha ricevuto residenze per artisti dagli Edgar Miller Legacy Glasner Studios e dalla Red Bull Music Academy. La sua gamma di esibizioni e progetti creativi spazia dalla città natale nel Symphony Center di Chicago e in tutto il mondo a luoghi come Brasile, Francia, Germania, Italia, Nigeria, Polonia e Paesi Bassi.

Bob Corsi DJ, collezionista di vinile, socio fondatore e A&R per Goodfellas e Penny Records, music supervisor per cinema e TV, ma soprattutto agitatore da una vita delle piste da ballo di Roma. I dj set di Bob Corsi sono un frullato di sonorità che spaziano tra soul, rhythm & blues, colonne sonore, exotica, ritmi soul latini, calypso, cumbia, funk, rocksteady, dub, afro beat, cosmic disco, jazz, psichedelia e reliquie da campionamento.

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