Denia Mazzola Gavazzeni è “Mirra” ad Asti


Alberto Bazzano

25 Set 2004 - Commenti classica

Asti – La Fondazione Centro Sudi Alfieriani, in collaborazione con il Club Amici della Musica Beppe Valpreda di Asti, ha organizzato una conferenza-concerto sull'opera Mirra del compositore marchigiano Domenico Alaleona. Numeroso il pubblico intervenuto ad Asti, a Palazzo Ottolenghi, per ascoltare le note di una partitura da tempo dimenticata. L'interesse della Fondazione alfieriana per l'opera di Alaleona dipende dal fatto che la fonte letteraria di questo capolavoro è appunto Alfieri. Diverse sono le opere di argomento alfieriano: dalla Virginia di Mercadante, all'Abele di Alessandro Pigna; dal Filippo del duca Crescimanno d'Albafiorita, all'Ottavia di Vincenzo Rocchi. La Mirra di Alaleona costituisce, però, il caso più interessante, in quanto è il proprio testo di Alfieri – per la precisione, la seconda parte della tragedia ad essere stato musicato. Non dunque la mediazione di un libretto, non un approccio di secondo grado , ma il confronto diretto con le parole del grande tragediografo astigiano.
Protagonista della serata il soprano Denia Mazzola Gavazzeni che ha recentemente (2002) riproposto l'opera al teatro Pergolesi di Jesi, dopo un oblio di circa un secolo. La prima ed unica rappresentazione al Teatro Costanzi di Roma risale, infatti, agli Anni Venti del secolo scorso.
Accompagnata al pianoforte da Giovanni Brollo, la Mazzola ha eseguito una selezione dall'opera, esprimendo con vivo trasporto tutta la dimensione tragica del personaggio alfieriano.
Di notevole interesse gli interventi dei critici musicali Giorgio Gualerzi e Giancarlo Landini che, ripercorrendo le tappe della composizione, hanno rilevato la straordinaria ricchezza musicale di questa partitura.
Carla Forno, della Fondazione Centro Sudi Alfieriani, si è soffermata, invece, sulla struttura del testo di Alfieri e sul carattere psicologico del dramma.
Nel corso della serata il direttore della rivista L'opera , Sabino Lenoci, ha illustrato il volume Ritratti , di recente pubblicazione: un'ampia rassegna di immagini e saggi critici sui personaggi più inconsueti che Denia Mazzola ha approfondito nel corso della sua carriera.
A corollario della serata, una mostra fotografica sull'edizione jesina della Mirra è stata allestita nelle sale di palazzo Ottolenghi

(Alberto Bazzano)


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *