Dee Dee leonessa del Jazz


Francesco Massi

11 Nov 2003 - Commenti live!

Ancona – Ci sono dei concerti, forse pochi, per i quali le parole e le più appropriate descrizioni rimangono sempre molto lontane dalle emozioni e dalle emanazioni d'intensità ch'essi trasmettono all'istante all'animo umano. Ed uno di essi è senza dubbio quello che ha concluso la rassegna Ancona Jazz al Teatro delle Muse. E non poteva essere altrimenti visto che sul palcoscenico c'era un'autentica leonessa di razza dell'interpretazione canora, entrata ormai nella storia come una delle migliori vocalist di tutti i tempi: Dee Dee Bridgewater. Uno spettacolo travolgente che ha rapito totalmente con il fascino delle armonie e delle interpretazioni il pubblico che affollava un teatro stracolmo. Un'interpretazione all'insegna del calore umano e dell'energia, (sottolineati anche dalle luci di un caldo rosso e dallo stesso vestito della singer) che l'artista riesce a trasmettere non solo con le sue performances canore ma anche con le sue capacità istrioniche e di rara simpatia negli intervalli delle canzoni. Maestra nell'instaurare feeling col pubblico è stata ripagata con valanghe di applausi. Nell'essenza musicale uno spettacolo impeccabile e raffinato che fa risaltare ovunque l'estrema duttilità di una voce straordinaria come quella della Bridgewater, capace di muoversi con disinvoltura entro un jazz per palati eccellenti che sfocia in stili latino-americani (samba) con infarinature blues e tracce soul. Un'artista capace di usare la voce in percorsi incredibili come quando riesce ad imitare gli strumenti, come contrabbasso o tromba, con i suoi strabilianti scat (tecnica vocale a sillabe, senza parole), o quando con lo stesso sistema trascina il pubblico in coro su un pezzo che riporta al soul africano. Non bastano gli aggettivi per descrivere la meravigliosa band che l'ha accompagnata, con musicisti che sono già uno spettacolo a se negli assolo. Gente del calibro di Therry Eliez all'organo elettronico e pianoforte, Jean Marie Ecay alla chitarra, Ira Coleman al contrabbasso, Hans Van Oosterhout alla batteria ed un eccellente Minino Garay alle percussioni. Le performances assolo di questi ultimi due sono da urlo! La Bridgewater non si risparmia e da il meglio di se stessa dimostrando ancora una volta (se mai ce ne fosse bisogno) la sua incredibile classe, che fa trasparire una carriera ai massimi livelli con collaborazioni al top come con Ray Charles. L'innato talento interpretativo che l'ha portata sui maggiori palcoscenici internazionali nei ruoli principali in commedie musicali quali “The Wiz”, “Lady Day” (imperniata sulla drammatica vita di Billie Holiday, la sua più autentica ispiratrice) “Sophisticated Ladies”, “Cabaret”. Infine che dire. Grazie Dee Dee, non smettere mai di sorprenderci e di regalarci elisir di energia vitale attraverso le tue interpretazioni!!!!!! Ancora una volta uno spettacolo che mantiene alto il prestigio del Teatro Delle Muse, che ad un anno dalla sua riapertura ha già dimostrato in tutti i settori (dalla musica, alla lirica al teatro) di collocarsi tra i migliori d'Italia per qualità delle scelte.
(Francesco Massi)


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