Dardust (con Saturnino) infiamma Civitanova Marche


di Elena Bartolucci

6 Dic 2023 - Commenti live!

Il tour “Duality + Guests” di Dardust ha inaugurato il Teatro Rossini di Civitanova Marche, che è tornato a ospitare il pubblico in sala con un incredibile spettacolo.

(Fotografie di Alessio Panichi, Virginia Bettoja, Franca Zamboni e Luigi Gasparroni)

Civitanova Marche – Mercoledì 29 novembre il Teatro Rossini è tornato finalmente ad aprire i battenti (dopo le opere di bonifica ed efficientamento energetico) grazie a un’artista del calibro di Dardust e il suo tour “Duality + guests”.

Il compositore, pianista e performer di origini ascolane ha regalato una serata davvero originale supportato da una incredibile messa in scena.

La dualità del titolo si evince già da come è strutturato lo stesso concerto, suddiviso infatti in due parti con cui l’artista ha dimostrato di avere una duplice anima in quanto compositore sia di musica classica che moderna/elettronica.

Si tratta di un vero e proprio show che come ha definito lo stesso artista “è un viaggio attraverso il mio dualismo musicale. Due universi paralleli che non si incontrano mai. Due emisferi opposti. Uno spettacolo cross-mediale più che un concerto, un’esperienza sonora e visiva. L’emisfero destro è la parte emotiva, fragile e introspettiva. In un interno giapponese, viaggiamo attraverso le quattro stagioni per raccontare il ciclo della vita. Fragilità, malinconia, estasi, mortalità e rinnovamento. L’emisfero sinistro è il lato razionale, fluido ed elettronico, analogico, virtuale e digitale. Un club senza spazio e senza tempo, guidati da un samurai intergalattico.”

Nel primo atto (right hemisphere) del concerto, Dardust si è esibito unicamente da solo sul palco suonando il pianoforte posto al di sopra di una pedana girevole. Alle sue spalle un enorme videowall ha proiettato immagini di continuo e una struttura circolare intorno a lui ha creato un effetto tridimensionale grazie all’uso di luci (a tratti dalle tonalità così fredde e intense da disturbare il pubblico in sala) e laser appositamente studiati, che cambiavano abilmente in base al ritmo e ai colori evocati dai brani. La sua prima proposta si è basata su sonorità classiche molto delicate e marcate al tempo stesso che hanno evocato le quattro stagioni, ciascuna suddivisa in vari movimenti: Primavera (petali, nuvole in fiore, sunset on M), Estate (Sturm I, lucciole [dalla finestra], birth, dune), Autunno (the last emperor Ryūichi Sakamoto, komorebi, stormi di origami, Rückenfigur) e Inverno (dono per un addio, inno (prologo), prisma, Sturm II).

Nel secondo atto (left hemisphere), invece, la serata si è letteralmente infiammata. Dardust è stato raggiunto da altri due musicisti (i bravissimi Vanni Casagrande e Marcello Piccinini) e lo stesso palcoscenico è stato inondato di diversi strumenti (principalmente percussioni) che sono stati poi usati fino alla fine del concerto.

Le sonorità elettriche hanno preso una piega completamente differente, regalando brani più ritmati tanto da consentire a Dardust di incitare il pubblico a battere le mani, alzarsi in piedi e farsi trascinare da una musica così intensa, incalzante e coinvolgente. Anche questa seconda parte è stata strutturata in 5 parti: Coordinates (parallel 43, addostaje feat. Tropico, we’re ready to shine again, signore del bosco feat. Massimo Pericolo), Barocco Disco (fluid love, la serenissima – rondò veneziano, forget to be, sublime, antidotum tarantulae), Epic Japan (horizon in your eyes, space samurai + tenebrae goblin, bardaggin, the whistle + the wolf) e Hymns (the never ending road, storm and drugs, hymn (epilogue)).

Il passaggio da una sonorità all’altra è davvero lieve e tutto si unisce diventando un unicum musicale in cui l’anima polistrumentista di Dardust ha saputo sconvolgere e coinvolgere il pubblico, trasformando persino brani legati al folklore in pura innovazione.

La serata è stata inoltre arricchita dalla presenza di Saturnino, famoso bassista di Jovanotti, che ha accompagnato Dardust solo in tre brani creando però un connubio perfetto tra le varie sonorità dinamiche e vibranti.

Al termine del concerto Dardust ha ringraziato per il calore e l’affetto ricevuti dal suo pubblico, esprimendo la sua incredibile gratitudine per essere ripartito proprio dalle Marche, da casa sua.

Dopo la richiesta a gran voce di un bis, Dardust si è concesso dopo quasi due ore di spettacolo in un particolare medley delle sonorità proposte durante lo spettacolo, mentre sullo schermo sono state proiettate a ritroso tutte le immagini già apparse durante l’esibizione dei vari brani.

Una nota di merito va a tutti i collaboratori che hanno contribuito, con il loro talento, a garantire la riuscita di questo incredibile spettacolo: Marco Boarino (creative and show director), Dina De Paolis (video designer and art director), Francesco Paolo Fossataro (set and lighting designer), Pietro Cardarelli (lighting designer), Daniele Pavan (lighting programmer and operator), Massimo Furlanetto (lead motion designer), Luca Giovannardi e Fedor Beserra (motion designers), Tiny Idols (costume direction), Federico Occhiodoro (sound engineer), Michele Picchione (PA manager), Fabio Gagliotta (backliner), Davide Massari e Francesco Madaghiele (lighting technicians), Paolo D’orazi (led wall manager), Valerio Scarlato (video technician), Stefano Luciani (production manager), Chiara Pegorini (production and logistic), Elena Foà (production assistant), Alessandro Ceccarelli (agent), Sophia Petrillo (booking), Giovanni Alaia (head of digital & marketing), Ilaria Chinelli (communication), Massimo Tamburini (ticketing), Paolo Ceresoli e Pietro Camonchia (artist manager).

(Foto di Luigi Gasparroni)

Il tour “Duality + guests”, organizzato da BPM Concerti, continuerà il suo viaggio nei principali teatri italiani, dove l’artista ascolano salirà sul palco insieme ad altri suoi amici come Mahmood a Milano (12 dicembre al TAM Teatro Arcimboldi), Franco126 a Roma (24 gennaio al Teatro Brancaccio), Elisa a Bologna (29 gennaio al Teatro EuropAuditorium) e Samuele Bersani a Firenze (3 febbraio al Teatro Verdi).

Tag: , , , ,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *