“Cuori scatenati” infiamma Montegranaro


di Elena Bartolucci

21 Mar 2023 - Commenti teatro

Uno spettacolo, questo “Cuori scatenati”, col bravo Sergio Muniz, Diego Ruiz, Francesca Nunzi e Maria Lauria, piuttosto debole a livello di contenuti e recitazione ma che ha saputo comunque conquistare gli spettatori presenti.

(Le foto sono di Giuseppe Pollicina)

Montegranaro (FM) – Presso il Cineateatro La Perla di Montegranaro è andato in scena lo spettacolo comico “Cuori scatenati”.

Una pièce che tenta di raccontare in modo simpatico una serie di equivoci amorosi tra due coppie che si incontrano per caso in una casa di campagna fuori Roma. La prima è quella composta da Diego (Diego Ruiz) e Chicca (Francesca Nunzi), in procinto di firmare finalmente in maniera consensuale le carte del divorzio. Lui sembra quasi dell’idea di riprovare a riaccendere la passione, un po’ per rivangare i vecchi tempi e un po’ per darsi un’ultima possibilità in modo da dire di averle provate tutte prima di scrivere in maniera definitiva la parola fine.

Lei con il suo fare sornione gli fa capire che non vuol farsi abbindolare e non ha alcuna intenzione di lasciarsi andare tra le sue braccia.

Improvvisamente arriva uno sconosciuto: Sergio (Sergio Muniz), un aitante uomo di mezza età dall’accento spagnolo, che non si lascia sfuggire per quale motivo è finito in quella casa dato che non è affatto un ladro o un poco di buono.

Mentre il mistero si infittisce, poco dopo arriva anche Maria (Maria Lauria), la futura sposa di Diego nonché figlia del proprietario della ditta di sanitari per la quale l’uomo lavora, che percepisce il misfatto che avrebbe compiuto il proprio compagno e quindi la gelosia prende subito piede. Se non fosse che lo spettatore viene a scoprire che Sergio è in realtà il suo amante, conosciuto come modello per una delle campagne pubblicitarie dell’azienda di famiglia.

L’unico a non accorgersi di nulla è proprio Diego che con la sua ingenuità rimane inerme a quanto sta accadendo intorno a lui.

Le fattezze delle scenografie sono piuttosto semplici, ma riescono a rendere l’idea di una casa riarredata con poco gusto, un aspetto che viene sottolineato e canzonato più volte dal personaggio di Chicca.

Il problema più grande, però, è stato il continuo mettersi a ridere degli attori in scena, che hanno dato prova di una recitazione decisamente accademica dimostrando una discutibile professionalità. L’unico degli interpreti che non è mai stato fuori fuoco ed è rimasto sempre nel suo personaggio è stato proprio Muniz, osannato dal pubblico femminile anche per la sua breve esibizione a petto nudo.

Come ha poi tenuto a precisare lo stesso regista al termine della serata, tutto il cast si è molto divertito a riportare in scena, dopo ben quattro anni di stop dovuti al Covid, questo spettacolo riproposto dall’AMAT in diversi teatri marchigiani: è stato infatti ammesso di aver avuto evidenti problemi di memoria, un aspetto però che ha saputo ugualmente divertire.

Uno spettacolo che strizza l’occhio al pubblico grazie a una serie di battute di basso livello e facili luoghi comuni nonché alcuni trucchetti linguistici molto più divertenti. Seppur non si è trattato del miglior pezzo di teatro degli ultimi anni, lo spettatore medio in sala ha comunque apprezzato questo tipo di comicità semplice e blasonata.

Diego Ruiz non ha regalato un’interpretazione indimenticabile mentre alcune scelte registiche sono stati certamente più lodevoli. Entrambe le figure femminili non hanno brillato in scena, nonostante abbiano comunque tenuto bene il ritmo del racconto. La Nunzi, però, ha voluto strafare giocando troppo sull’uso di calate che voleva quasi fare il verso alla grandissima Anna Marchesini senza però ottenere alcun risultato magistrale. Lo spettacolo, prodotto da Carpe Diem Produzioni, è scritto e diretto da Diego Ruiz, le scene sono di Mauro Paradiso, le musiche sono firmate da Stefano Magnanensi, mentre i costumi sono di MMDV.

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