Con i Kataklò torna CivitanovaDanza… e lo fa in grande stile


di Elena Bartolucci

5 Lug 2021 - Commenti danza

Il festival della danza di Civitanova Marche in nome di Enrico Cecchetti è ormai giunto alla sua 28° edizione. Grande avvio con i Kataklò Athletic Dance Theatre.

Civitanova Marche – Venerdì 25 giugno, presso il Teatro Rossini di Civitanova Marche ha preso il via l’edizione 2021 di CivitanovaDanza.

Come spiegato nella presentazione iniziale dal direttore dell’Amat Gilberto Santini, la danza esprime senza dubbi la voglia di tornare sul palcoscenico ma soprattutto la voglia di vivere. È stata poi lasciata brevemente la parola al sindaco della città, Fabrizio Ciarapica, il quale ha manifestato la propria gioia di vedere il teatro di nuovo in funzione, lodando anche le capacità organizzative dell’intera squadra dietro al festival, che è riuscita in poco tempo a programmare un cartellone degno di rispetto nonostante le restrizioni che erano ancora in corso pochi mesi fa.

Diventato ormai il fiore all’occhiello della cittadina di mare, CivitanovaDanza non vuole essere anche quest’anno una semplice edizione di rinascita. Infatti, il cartellone 2021 dimostra come è stato scelto di dare spazio solo alle compagnie: se nell’annata precedente era stato possibile assistere unicamente a performance individuali per via della pandemia, stavolta gli assoli lasciano lo spazio alle esibizioni di compagnie estere e italiane.

E l’avvio della presente stagione è stato senz’altro azzeccato aprendo infatti con una compagnia che non delude mai: i Kataklò Athletic Dance Theatre, la più importante ambasciatrice in Italia di physical theatre.

Con lo spettacolo Back to dance, l’ideatrice e la direttrice artistica Giulia Staccioli è tornata a giocare con ironia, energia e intensità per tessere uno spettacolo in grado di accostare frammenti differenti, inediti e di repertorio.

Una prima assoluta che è stata capace di dare voce ai bisogni e ai desideri che ci hanno accomunato nell’ultimo periodo: camminare liberi tra la gente facendosi trasportare da un unico flusso, sentirsi parte di un tutto che si muove con decisione nella stessa direzione, un abbraccio, delicato o scontroso, purché sia fisico o semplicemente ritrovarsi a una festa e scatenarsi a ballare senza troppi pensieri.

In diversi dei nuovi balletti presentati è emersa proprio la sensazione di come tutto quello che era stato messo in pausa a causa della pandemia, i Kataklò lo abbiano fatto ripartire schiacciando play come per magia. L’unione e l’improvviso distacco sono la particolare dicotomia che è stata analizzata all’inizio dello spettacolo, proprio a toccare le corde vive di un distaccamento sociale ancora necessario.

Si sono poi susseguiti sul palco diversi passi a due, anche di doppio maschile o femminile, molto evocativi ed energici dove ogni corpo riesce a seguire un’ottima sincronia nei passi e nei movimenti aerei creando linee sempre pulite e molto geometriche.

Chi conosce bene i Kataklò, avrà sicuramente apprezzato i famosi pezzi di repertorio che sono stati inseriti all’interno dello spettacolo. Ad esempio, riuscire a dare vita a un piccolo siparietto usando semplici corde sulle note di Prisencolinensinainciusol di Adriano Celentano, un passo a due in cui la ballerina è rimasta in perenne equilibrio sulle spalle del suo partner oppure una danzatrice sugli sci capace di regalare un numero a dir poco magico sfruttando tutta l’elasticità e la sinuosità del suo corpo per riuscire a tendere ogni muscolo in movimenti quasi al di là di ogni possibile immaginazione, che è stato anche il momento quasi sicuramente più apprezzato della serata.

Back to dance è insomma uno spettacolo dove la danza riesce a emozionare, divertire e riflettere allo stesso tempo. Il teatro-danza energico ed espressivo di Giulia Staccioli è riuscito come sempre a dimostrare come sia possibile intrecciare con grande armonia danza contemporanea, ginnastica artistica e teatro fisico. I bravissimi ballerini che hanno reso possibile ogni performance sono: Matteo Battista, Giulio Crocetta, Carolina Cruciani, Eleonora Guerrieri, Sara Palumbo ed Erika Ravot.

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