Como: Concerto di Natale al Duomo


20 Dic 2002 - News classica

Lunedì 23 dicembre alle 20.30 al Duomo di Como prenderà vita il Concerto di Natale promosso dal Teatro Sociale-As.Li.Co. in collaborazione con gli “Amici di Como”. In programma la Messa in do Maggiore di Ludwig van Beethoven. Protagonisti di quest'incantevole serata l'Orchestra Filarmonia Veneta diretta dal maestro ottavio Dantone, il Coro As.Li.Co., diretto da Alfonso Caiani e i quattro solisti Loredana Arcuri (soprano), Irene Karaianni (mezzosoprano), Federico Lepre (tenore) e Paolo Buttol (basso).

Il concerto, inserito nella “Città dei Balocchi”, è ad ingresso libero.

Messa in do maggiore di Ludwig van Beethoven
La Messa in do maggiore di Beethoven è da iscrivere fra i lavoro musicali su commissione, infatti il committente fu il principe Nokolaus II Esterhasy il quale la commissionò al maestro nel 1806 per essere pronta il 13 settembre 1807 in occasione del compleanno della principessa e da eseguirsi nella cappella della residenza estiva dei principi a Eisenstadt. Per Beethoven questo impegno significava cimentarsi per la prima volta con un genere musicale da lui finora mai idagato. Beethoven aveva già alle spalle un'esperienza, di qualche anno prima, con la musica sacra ma in forma di Oratorio, rappresentazioni ormai destinate alla sale da concerto, e non nel campo proprio della forma liturgica, quindi il suo lavoro Cristo sul monte degli ulivi, pur avendo una struttura religiosa, non rappresentava certamente il prototipo di ispirazione per musica da Chiesa. E' lecito quindi pensare che Beethoven si sia cercato dei modelli, nelle produzioni da Chiesa del maestro Franz Joseph Haydn che, in quel periodo, era particolarmente attivo nella produzione di musica sacra e da Messa. Beethoven, nella stesura della sua Messa in do maggiore, nell'intento di seguire la modernità delle Messe di Haydn, limitò il numero degli a solo , conservando però la forma antica dell'alternanza fra coro e quartetto vocale. Dedicò particolare attenzione alle parti polifoniche come il Cum sancto spiritu del Gloria e l'Et vitam venturi saeculi del Credo.
La stessa attenzione la riservò all'interpretazione musicale del testo, come lui stesso afferma in una sua lettera datata 1808: Non voglio dire nulla sulla mia Messa, ma credo di aver trattato il testo come raramente è stato fatto . Nonostante questa sua considerazione, Beethoven faticò molto per farla accettare dagli editori che, nel 1812 la pubblicarono come op. 86. Inoltre la Messa in do, non convinse, non piacque e deluse perfino il suo committente, ma questo non vuole dire che sia priva di pagine belle e interessanti come Il Kyrie, l'inizio del Sanctus, senza accompagnamento orchestrale, e il patetico Agnus Dei in fa minore, sul sordo accompagnamento in terzine dei fiati.
Anche se la Messa in do maggiore è lontana dalla ricchezza stilistica della futura Missa Solemnis in re maggiore, che l'autore considerò come la sua opera più grande e meglio riuscita, rimane l'anello di congiunzione e di passaggio evidente fra questo grande capolavoro della musica sacra e la prima esperienza del Cristo sul monte degli ulivi.

GLI ARTISTI
ORCHESTRA FILARMONIA VENETA GIAN FRANCESCO MALIPIERO
Sorta nel 1980 per iniziativa del M Armando Gatto, l'Orchestra Filarmonia Veneta è stata impegnata per questi venti anni nelle stagioni liriche e sinfoniche dei Teatri di tradizione di Treviso, Rovigo e Operafestival di Bassano del Grappa. Dal 1999 si è costituita in associazione autonoma ed è strumento della Regione Veneto per la diffusione della musica e per la promozione culturale. Attualmente costituisce il terzo polo lirico-sinfonico della Regione al servizio della lirica tradizionale e della lirica minore. E' stata lo strumento principale della Bottega laboratorio internazionale per giovani cantanti e musicisti diretto da Peter Maag realizzandone tutte le produzioni. E' stata protagonista al Teatro dell'Opera Giocosa di Savona, Teatro Vittorio Emanuele di Messina,ai Teatri di Modena, Ravenna, Pisa, Bolzano, Trento, Vercelli e Ferrara, alla Sala dei Concerti della Fondazioni Cini di Venezia e nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano e al Teatro Dal Verme della stessa città . Recentemente ospite al Teatro dell'Opera di Vichy e di Massy (Francia). Dal 2000 all'interno dell'organico dell'orchestra sono stati costituiti alcune formazioni di musica da camera che si esibiscono con successo in varie stagioni concertistiche. Dal 2001 Il Direttore Artistico è Bruno dal Bon, Direttore Principale è Marko Letonja. Ha registrato per la Terza Rete televisiva il Requiem di Faurè, ha inciso inediti di Malipiero sotto la direzione di Peter Maag, un Cd con musiche di F.J.Haydn e W.A.Mozart per la Rivo Alto e per la Bongiovanni La Romanziera e l'Uomo Nero di G.Donizetti ed Il divertimento dei Numi di Giovanni Paisiello. Sono attualmente in preparazione due Cd con musiche di G.Verdi e B.Galuppi. Nella stagione lirica 2002-2003 è impegnata con “Rigoletto” nei teatri di Rovigo, Pisa, Trento, Bolzano e Pavia, con “Il barbiere di Siviglia” a Bassano, con la prima esecuzione del balletto “Il Pranzo” di C.Pedini a Rovigo e con due opere di Nino Rota co-prodotte in collaborazione con As.Li.Co e rappresentate a Treviso e Como.

OTTAVIO DANTONE (Direttore)
Ottavio Dantone si è diplomato in organo ed in clavicembalo presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Ha avviato l'intensa carriera concertistica da giovanissimo, dedicandosi fin dall'inizio allo studio e al costante approfondimento della musica antica e segnalandosi presto all'attenzione dei pubblico e della critica come uno dei clavicembalisti più esperti e dotati della sua generazione. Nel 1985 ha ottenuto il premio di basso continuo al Concorso Internazionale di Parigi e nel 1986 è stato premiato al Concorso Internazionale di Bruges (due dei concorsi di clavicembalo più importanti dei mondo), primo italiano ad aver ottenuto tali riconoscimenti a livello internazionale in ambito clavicembalistico.
Negli ultimi anni ha gradualmente affiancato alla sua intensa attività di solista e leader di gruppi da camera quella di direttore d'orchestra, estendendo il suo repertorio al periodo classico e romantico. In questa veste ha collaborato con alcune tra le più importanti orchestre ed istituzioni teatrali europee. Dal 1996 è il direttore musicale dell'Accademia Bizantina di Ravenna, con la quale collabora già dal 1989. Ha effettuato tournèe in tutta Europa, oltre che negli Stati Uniti, in Giappone, Israele e Messico, ed è regolarmente ospite delle più prestigiose sale ed associazioni concertistiche, tra le quali il Concertgebouw di Amsterdam, la Citè de la Musique di Parigi, l'lnternational Music Festival di Istanbul, il Metropolitan Museum di New York, il Festival Holstein, l'Auditorium del Lingotto di Torino, il Teatro Lirico di Cagliari, il Ravenna Festival, il Bologna Festival, l'Accademia di Santa Cecilia di Roma, l'Accademia Chigiana di Siena, l'ORT – Orchestra della Toscana, l'Orchestra di Padova e del Veneto. Nel marzo 1999 è avvenuto il suo debutto operistico con la prima esecuzione moderna Giulio Sabino di Giuseppe Sarti al Teatro Alighieri di Ravenna sul podio dell'Accademia Bizantina, opera della quale Dantone ha curato anche la revisione ottenendo un notevole successo di pubblico e critica. E' stato inoltre scelto da Riccardo Muti per dirigere dopo di lui le repliche dell'opera Nina, ossia la pazza per amore di Paisiello nelle produzioni del Teatro alla Scala, del Piccolo Teatro di Milano e di Ravenna Festival, e ha diretto la produzione As.Li.Co. del Comte Ory. Recentemente ha diretto Così fan tutte per la regìa di Daniele Abbado ed un recital con Barbara Frittoli ed Anna Caterina Antonacci al Teatro Lirico di Cagliari ed Olimpiade a Jesi. Ha altresì ottenuto uno strepitoso successo nel debutto in Marin Faliero, con Mariella Devia, Michele Pertusi e Roberto Servile, al Teatro Regio di Parma, dove ha recentemente diretto anche lo Stabat Mater di Pergolesi. Dirigerà Olimpiade a Ravenna, Partenope al Teatro Massimo di Palermo, Milton all'Opèra de Rennes e concerti sinfonici a Rovigo con l'Orchestra Filarmonia Veneta (Messa in do maggiore di Beethoven), a Ravenna con l'Accademia Bizantina ed al Teatro Real di Madrid.
Molte sono le sue registrazioni televisive e radiofoniche in Italia e all'estero, nonchè quelle discografiche sia come solista che come concertatore e continuista, più volte premiate dalla critica italiana ed estera. Profondo conoscitore della prassi esecutiva, tiene regolarmente corsi di perfezionamento di clavicembalo, musica da camera, basso continuo ed improvvisazione.


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