Chopin, Ferrini e…l'orologio


Tiziana Capocasa

18 Ago 2008 - Commenti classica

San Benedetto del Tronto (AP). Indimenticabile concerto di Gianni Maria Ferrini, virtuoso pianista romano allievo di Orazio Frugoni, sullo sfondo della Torre dei Gualtieri su iniziativa dell'Istituto musicale Vivaldi .
Se la qualità del suono un po' si è dispersa, trattandosi di un concerto en plein air , il recital ne ha guadagnato in suggestione e spettacolarità , accresciuta altresì dalla presenza scenica dell'artista. Beethoven per cominciare Al chiaro di luna sonata che si addice al solista, nella sobrietà dell'esecuzione rivela un lirismo profondo. Un ritmo a volte, impercettibilmente, ritenuto permette a Ferrini d'esprimere tutta la potenza emotiva di una delle più importanti opere del periodo classico. Le sue mani, sorprendentemente affusolate, rivelano bene il loro gioco, è evidente una ricerca incessante di perfezione. Di grande riflessione e ben calibrata, anche con aspetti virtuosistici, l'Arabesque di Schuman, pezzo che evidenzia le indiscusse qualità interpretative dell'artista, la compostezza, il fraseggio ed il tocco che contraddistinguono il suo stile pianistico. Ben sei brani di Chopin per proseguire. La Ballata n. 1 Op. 23 in Sol minore che esprime un certo distacco dai turbamenti così frequenti in Chopin, quindi due Notturni (Op. 32 e Op.9) perfettamente resi nel momento in cui i fragori inquietanti sottolineano molto bene l'aspetto straziante e grave che esigono, di fatto, tutti i notturni.
Ferrini non si scompone nemmeno quando l'orologio della Torre (non si poteva aspettare per la ricarica?) inizia i suoi rintocchi, riuscendo ad infilare le note di Chopin al ritmo dei ripetuti dong, anche nei passaggi più difficili, è capace di suonare con la massima disinvoltura ed eleganza. Conclude il programma una scelta di Studi che rappresentano la Magna Charta della tecnica pianistica. Al pubblico, in visibilio per la straordinaria e coinvolgente esecuzione, Ferrini concede due bis: Improvviso op. 90 n.2 di Schubert e Preludio n.7 di Chopin, tanto per continuare il suo omaggio all'arte romantica del pianoforte. Tanti flash del fotografo Cellini e da parte del pubblico, considerate la grande teatralità e suggestione dell'evento musicale. Con le inevitabili scuse al pianista che, sorpreso: Non mi sono accorto di nulla! . Considerato il successo della serata, l'Istituto musicale Vivaldi che ha promosso l'evento ha deciso di invitare nuovamente Ferrini per la prossima stagione musicale nvernale, al teatro Concordia, più consono per gioielli melodici e dipinti sonori così raffinati.
Prossimo appuntamento del Vivaldi il concerto della Mannheimer Ensemble orchestra multietnica dei giovani professori diplomati alla prestigiosa Università della Musica di Mannheim (Germania) che eseguirà , domenica al teatro Comunale Concordia ore 21,30, musiche di Mozart e Vivaldi. Ingresso gratuito.
(Tiziana Capocasa)


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