Bologna: Piazzolla e la sua “Maria de Buenos Aires”


3 Giu 2002 - News classica

Doveva essere un esperimento, l'avventura di un compositore che fino a quel momento si era cimentato solo con pezzi brevi e comunque strumentali e di un poeta che non si era mai addentrato nel campo della librettistica; alla fine Maria de Buenos Aires, l'opera scritta su un testo di Horacio Ferrer, è da più parti considerata il capolavoro di Astor Piazzolla. Più volte messa in scena riadattata, tagliata e rimaneggiata, dopo molti anni verrà rappresentata nella versione originale nel nuovo allestimento in programma al Teatro Comunale di Bologna il 18 giugno 2002 (ore 20.30, Prime ). A garantirne l' integrità filologica sarà il direttore musicale Pablo Ziegler, pianista argentino ed esegeta del maestro del nuovo tango nel cui quintetto debuttò nel 1978. La regia, invece, sarà curata da uno degli artisti più versatili del mondo teatrale (e non solo) del momento, ovvero Gabriele Vacis, conosciuto al grande pubblico televisivo per le sue collaborazioni con Alessandro Baricco da cui è nata la trasmissione televisiva Totem .
Quando il primo libro di poesie di Horacio Ferrer, Romancero canyengue, fu pubblicato nel 1965, conteneva alcuni versi dedicati a Piazzolla. Ferrer gliene inviò una copia e il maestro gli rispose così: Horacio, ciò che tu fai con la poesia è lo stesso che io faccio con la musica. Prima o poi dobbiamo lavorare insieme . Poco dopo Piazzola propose a Ferrer di scrivere uno spettacolo che avrebbe dovuto combinare insieme una parte recitativa con una strumentale e con alcune canzoni. Ferrer completò il libretto dell' Operita tango (questo il primo titolo dell'opera Maria de Buenos Aires) nella seconda metà del 1967, mentre Piazzola scrisse la partitura tra il gennaio e il febbraio del 1968. La prima fu al Teatro Regina di Buenos Aires nel maggio del 1968, con lo stesso Piazzolla al bandoneon.
Ma che cosa unisce il mondo del tango e quello del melodramma? Mi verrebbe da dire Piazzolla risponde Ziegler -. Astor amava Puccini e si sente dalla sua musica. E quante melodie drammatiche nei suoi lavori! Così pure Ferrer ha tradotto tanti degli stereotipi del melodramma nella Maria de Buenos Aires , nel fare di Maria un simbolo della modernità .
Maria, la protagonista dell'opera, è in realtà metafora della la stessa città di Buenos Aires. Ho preparato questo spettacolo girando tra una milonga e l'altra, alla periferia di Buenos Aires, insieme a Miguel Angel Zotto, il coreografo racconta Vacis – . Era settembre, quindi non era ancora successo il disastro che tutti sappiamo. Si respirava comunque grande tensione ma una volta entrati nelle milonghe rimaneva solo spazio per grande vitalità e spensieratezza. E' questo che mi ha impressionato. La mia versione di quest'opera non avrà , quindi, un impianto narrativo, sarà il viaggio di Maria dalla periferia al centro di Buenos Aires, divenendone essa stessa il cuore ed incarnando lo spirito del tango .

Maria de Buenos Aires è prodotta in collaborazione con Ravenna Festival. A Ravenna l'opera di Piazzolla andrà in scena giovedì 13, venerdì 14 e sabato 15 giugno (ore 20.30) al Teatro Alighieri.

Le altre rappresentazioni in programma sono a Bologna mercoledì 19 (ore 20.30, Sera1 ), giovedì 20 (ore 20, Fuori abbonamento 2), venerdì 21 (ore 20, Sera 2 ), domenica 23 (ore 18, Domenica ), mercoledì 26 (ore 20, Sera 3 ) e venerdì 28 (ore 18, Pomeriggio ).

Info:
biglietti presso la Biglietteria del teatro (tel.051529999)
On line www.comunalebologna.it
oppure www.charta.it


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