Bel Caravaggio di Levaggi


Alessandra Pasquali

14 Ago 2005 - Commenti classica

Camerino (MC) 9 Agosto 2005 – Negli appuntamenti di questo anno il Festival di Camerino ha inserito, accanto a vari incontri musicali di altissimo livello, un interessante ed originale spettacolo, Caravaggio, portato in scena dal Balletto del Teatro di Torino. Questo lavoro è stato rappresentato per la prima volta all'interno del Festival Internazionale di Balletto di Genova Nervi nel luglio del 2004.
La coreografia è di Matteo Levaggi, che la interpreta insieme ad altri sette bravissimi danzatori. Il titolo non deve trarre in inganno; non si tratta assolutamente di una narrazione didascalica della vita e delle opere dell'autore seicentesco. Piuttosto dobbiamo parlare di una rilettura delle visioni che ci vengono offerte dalle tele di Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio. Vengono ripresi e rivisitati in modo nuovo alcuni degli elementi che caratterizzarono il lavoro di questo artista come l'utilizzo del contrasto tra luci ed ombre, la corporeità dei personaggi che emanano forza e dinamicità .
Levaggi fa notare che è molto importante, per un artista che si occupa di danza, riflettere sulla radice comune tra moto, movimento ed emozione . Ed è proprio da qui che parte il suo interesse per questo pittore, dall'emozione, che si prova ammirandone le opere, certamente data dal senso di movimento che trovo in ogni dettaglio ma anche dalla dinamica dei personaggi o degli oggetti ritratti . Il concetto base di questo balletto sta nel tentativo di creare, come dice lo stesso coreografo, un incontro segreto tra lo stato d'animo che … muoveva la vita interiore dell'artista, e la pura forma che io esprimo con la danza, ma che gioca, in molti casi, con gli stessi elementi formali dei quadri del Caravaggio . La coreografia, strutturata in assoli, momenti a due e a tre, oltre a parti di ensemble, è composta di movimenti antitetici, in un susseguirsi di azione e stasi, corse in proscenio e corpi abbandonati a terra. Un elemento che riteniamo di dover sottolineare è l'incredibile utilizzo che viene fatto del corpo in cui ogni muscolo sembra dover contribuire all'insieme, dando grande importanza alla parte superiore.
La musica, frutto di una lunga elaborazione, è stata composta appositamente da Giovanni Sollima, che per produrre questi brani ha analizzato profondamente le opere e lo stile del Caravaggio, giungendo anche a decifrare gli spartiti che compaiono in alcuni dipinti. Tutto questo lavoro di ricerca gli ha permesso di trovare temi che riuscissero a rendere le atmosfere e suggestioni desiderate. Anche qui la luce ha avuto un ruolo importantissimo perchè, come ci dice lo stesso Sollima, ha suggerito un diagramma espressivo sul quale disporre le note. à lo stesso personaggio -con la sua storia personale, contorta e complessa a guidarmi su clima generale, tensioni, ritmo, forma, ecc.
L'impianto scenico ed i costumi sono di Roger Salas, che ha collaborato anche in altre occasioni con Matteo Levaggi. Entrambe sono molto semplici: il primo è composto da uno sfondo nero con un cerchio intagliato, da cui esce il bravo sopranista Anthony Roth Costanzo (che, per la verità , avremmo voluto avesse un maggior spazio); i costumi sono essenziali, in tinte piene, destinati a non distrarre dalla tensione emotiva prodotta dal movimento.
Il disegno luci è di Enzo Galia che è riuscito a non essere imitativo, ma anzi ad essere funzionale al messaggio che si voleva comunicare.
Bisogna dire che lo spettacolo a cui abbiamo assistito è stato del tutto fedele alle idee, di cui abbiamo parlato in precedenza; riuscendo a comunicare, in maniera gradevole le emozioni che si possono provare nella fruizione delle opere di Caravaggio.
I risultati, che sono senza dubbio positivi, si devono all'elevata professionalità del corpo di ballo e del coreografo, ma anche al fatto che i vari elementi (musica, luci, ecc.) sono talmente ben amalgamati ed interconnessi tra loro, che, cambiando o togliendo uno di essi, gli altri ne risulterebbero alterati.

(Alessandra Pasquali)


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *