Caparezza per ventimila


di Simona Marini

14 Lug 2015 - Commenti live!, Musica live

20150706-Cater-Caparezza MusiculturaonlineSenigallia (AN). Caterraduno di Radio Due con il botto e gran pienone a Senigallia in occasione del decimo anno sulla spiaggia di velluto dell’amata kermesse radiofonica di Solibello-Cirri & Co. Un sodalizio che ha proposto, anche quest’anno, grandi ospiti, musica di qualità, incursioni tra le associazioni e le “anime” del territorio, appuntamenti “cult” tra i quali l’atteso ritorno a Senigallia di Caparezza per uno dei concerti evento dell’anno, il “Museica Tour II – The Exhibition”. Ospite del Caterraduno per la terza volta, il 2 luglio al Foro Annonario il rapper pugliese è stato protagonista di uno show esplosivo e colorato tessuto sul tema conduttore della storia dell’arte che è al centro del suo ultimo album, Museica. Due ore di pura energia e divertimento che hanno fatto saltare, ballare e cantare una folla di circa 20mila persone assiepate tra il Foro Annonario e le vie del centro.20150703-Cater-Caparezza-3 Musiculturaonline
Sul palco oltre a Michele Salvemini, in arte Caparezza, erano il bravissimo frontman dei Medusa, il cantante e chitarrista torinese  Diego Perrone, ed un gruppo di eccellenti musicisti quali Gaetano Camporeale (alla tastiera, sintetizzatore e cori), Alfredo Ferrero (alla chitarra, sintetizzatore e cori), Rino Corrieri alla batteria e Giovanni Astorino al basso, violoncello e cori. In un impianto scenico ricco di immaginazione e creatività, pieno di spunti e visioni che sono l’impronta di tutti i live di Caparezza, l’artista ha aperto il concerto cantando tra mega girasoli di cartapesta la hit più trascinante dell’album Museica, quel Mica Van Gogh nel quale si interroga: chi è pazzo? l’artista visionario, o il popolo dei “selfie” e del “centosessanta caratteri due faccine”? Placate le ultime note della “intro”, il “Capa” ha indossato i panni del professore di storia dell’arte svelando l’evoluzione dell’uomo con diapositive e video: 20150706-Cater-Caparezza-1 Musiculturaonlinedalle pitture rupestri ai pittogrammi, da Botticelli a Matisse, fino agli  emoticon contemporanei. È stato uno show dissacrante quello del rapper che associando ogni canzone ad un’opera d’arte ha giocato con i grandi maestri del passato, creando un ponte ideologico tra musica, arte e società. Così prendeva a pugni i fantocci metafisici di De Chirico, schizzava vernice sulla tela come Pollock e regalava l’opera al pubblico con una riffa improvvisata, usciva da una matrioska gigante tra immagini del realismo socialista sovietico, travestiva i suoi musicisti e inventava teatrini dell’assurdo per un Dante redivivo. E poi c’era tanta, tantissima musica, quella che manda in delirio i suoi fan e li fa ballare all’unisono. C’erano  i brani migliori del suo ultimo album –  Cover, China Town, Avrai ragione tu (Ritratto), Non me lo posso permettere, Teste di Modì, Comunque dada, Argenti vive – e i grandi successi della sua carriera, tra cui Abiura di me, Sono il tuo sogno eretico, Il dito medio di Galileo, La fine di Gaia, Ilaria condizionata, Vieni a ballare in Puglia, Goodbye Malinconia, Eroe, Fuori dal folla-al-caterraduno-per-caparezza Musiculturaonlinetunnel. E nel bis, una sorpresa sulle note di Vengo dalla luna, cantata in tandem con un giovane rapper portoelpidiense, Sismino, della crew marchigiana Solid Soul. Un sodalizio nato nel 2004, per puro caso, come ha ricordato lo stesso Caparezza: “Cantavo nelle Marche in un concerto difficile, davanti a tanti bambini delle scuole e a maestre che mi guardavano in cagnesco perché – dicevano – le mie canzoni erano piene di parolacce. Quando ho cantato Vengo dalla luna ho visto davanti a me un bambino che conosceva tutta la canzone a memoria, e l’ho fatto salire con me. Era Sismino”.

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