Uscito “LXVIII”, l’album d’esordio dei romani Desert Kosmo


a cura di Felice Capasso

24 Apr 2022 - Dischi

“LXVIII” è l’album d’esordio dei Desert Kosmo, uscito il 22 aprile 2022 in cd e digitale per Kosmica Dischi. Ecco la nostra recensione.

“I Desert Kosmo sono la quiete dopo la tempesta, e la tempesta stessa”. “LXVIII” è il titolo del primo album dei Desert Kosmo, band romana nata nel 2018 e formata da Federico Bruzzaniti (chitarra, voce), Eugeni Gabrieli (basso) e Federico Torroni (batteria).
Il trio appartiene all’universo alternative italiano. Gettando un lungo sguardo agli anni 90, la band spazia tra shoegaze e psych con riff ipnotici e groove esotici.
I testi in italiano li inseriscono in un panorama ancora più ibrido: si fanno portavoce di generi stranieri inserendoli in un contesto nazionale.
Il loro primo disco è stato scritto nel 2019 e registrato in presa diretta nel 2020 al VDSS Recording Studio di Ceprano da Filippo Strang.
Dicono del loro disco: “’LXVIII‘ è il nostro primo lavoro, abbiamo messo anima e corpo in ogni singolo brano. La pandemia da Covid-19 ci ha colpiti duramente, non solo da un punto di vista pratico, in quanto non si potevano fare eventi, ma anche da un punto di vista emotivo: di fatto questo disco è un lavoro antico che ci ricorda la sofferenza dei lockdown, le video-conferenze, l’indecisione sulla pubblicazione e molto altro. Il disco nasce da una lettura dei tarocchi fatta al chitarrista e parla di come a volte si tenda ad ingigantire i propri stati d’animo, della paura del futuro e la sicurezza che ci dà il non prendere decisioni, di quanto possa far male un cambiamento, di quanto sia difficile trovare il proprio posto nel mondo. Con gli ultimi due brani ‘La temperanza (XIV)’ e ‘La forza (XI)’ abbiamo cercato di portare una ventata d’ottimismo: curiamo le nostre ferite da soli, solo così saremo in grado di liberarci delle nostre più profonde paure.

TRACKLIST

1. La luna (XVIII) 
2. Il matto
3. L’eremita (IX)
4. Interludio
5. La torre (XVI)
6. La temperanza (XIV)
7. La forza (XI)

I Desert Kosmo propongono un post rock/alternative rock/shoegaze tanto mentale. È come mettere in un frullatore i Verdena, i Marlene Kuntz e i God is an astronaut: esce un qualcosa di stranamente piacevole e tanto gradito alla mente di chi vuole viaggiare e spezzare le catene col mondo materiale.

Grande uso dell’effettistica. Tanta cura nel songwiritng per la maggior parte. Buona l’esecuzione e la tecnica. Pure il livello tecnico è niente male: mix, master e produzione sonora da 85/100 per me.

Tra le tracce mi è piaciuta L’eremita: grintosa ed arrembante si discosta subito dalle altre. I versi a tratti scatenano tanto appeal. Le distorsioni graffiano il nostro animo. I refrain sempre tanto misurati in questa band.

La torre è altro pezzo degno di nota: qui il mood evocativo della band raggiunge livelli davvero siderali in alcuni passaggi. Qui come altrove melodie ed armonie mi piacciono un sacco, mi fanno vibrare l’anima.

Quindi, facendo le somme, Desert Kosmo è una band che mostra tanta sperimentazione. Non sempre convincenti: in qualche passaggio forse meno. Consigliamo un songwriting affine a quello delle tracce sopra citate. C’è bisogno di cattiveria sonora come c’è bisogno di convinzione. C’è bisogno di eliminare i passaggi a vuoto….

A parte quello detto nelle ultime righe è una band sulla quale scommettere secondo me. Perché? La risposta è contenuta in L’eremita, un pezzo che funziona a meraviglia secondo me, per ritmica, songwriting ed appeal. Se questa band riesce a mischiare per bene queste tre cose in tutto quello che fa allora il risultato sarà super-buono… Pure qualche passaggio “mentale” (come quelli contenuti in esordio ed oltre di Il matto) in più non fa male…Correte ad ascoltarli allora.

CONTATTI

Tag: , , , ,

One response

  1. giorgio ha detto:

    Grande band ed ottimo disco.
    I riferimentI sono Afterhours, Verdena ( solo un grande sasso…!! ) e Marlene Kuntz ma secondo me non risultano derivativi, anzi…
    Pulizia nel suono e notevoli impasti melodici ed armonici.
    Un gran bella sorpresa.
    Giorgio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *