Università di Padova: al via “Opera Libera” la rassegna internazionale di concerti, installazioni e performance


a cura di Vincenzo Pasquali

7 Feb 2022 - Festival, News live

L’università di Padova celebra i suoi 800 anni di storia (1222-2022) con “OPERA LIBERA”. La musica come ricerca, scoperta, sorpresa dall’8 febbraio al 4 giugno 2022. Artiste e artisti provenienti da tutto il mondo per nuove traiettorie della musica contemporanea e opere ingiustamente dimenticate.

7 febbraio 2022. Si apre con un trittico speciale di eventi curati dal collettivo statunitense Irreversible Entanglements da martedì 8 a giovedì 10 febbraio, Opera Libera, la rassegna internazionale di concerti, installazioni e performance organizzata dal Centro d’Arte di Padova in collaborazione con l’Università di Padova. Un viaggio avventuroso in undici tappe che fino a giugno farà da colonna sonora live alle celebrazioni per gli 800 anni dell’Ateneo, prendendo spunto nel nome dall’antico motto dell’Università («Universa Universis Patavina Libertas») e affrontando la musica come un universo sconfinato per geografie e linguaggi, in intreccio tra jazz, avanguardia, videoarte e sperimentazione.

Distribuito in diverse sedi di Padova (Teatro Torresino, Multisala MPX, Sala dei Giganti al Liviano, Auditorium del Conservatorio Pollini), Opera Libera ospiterà artiste e artisti provenienti da tutto il mondo, invitando il pubblico a sorprendersi con le nuove traiettorie della musica contemporanea, ma anche a riscoprire opere ingiustamente dimenticate, a lasciarsi coinvolgere da sonorità e strumenti utilizzati in modo imprevedibile, a riflettere su temi di grande attualità come le identità culturali nel post-colonialismoil ruolo della cultura afro-americana nella musica del presente e l’affermazione della creatività femminile.

La partenza è affidata agli Irreversible Entanglements, collettivo di Philadelphia tra i più quotati nel panorama del free jazz contemporaneo, protagonisti di un vero e proprio «mini-festival»: tre serate in cui i componenti del gruppo presenteranno prima i loro progetti individuali, per poi riunirsi tutti assieme sul palco. Si inizia martedì 8 febbraio al Teatro Torresino con i set di Keir Neuringer (solo) e del duo Aquiles Navarro & Tcheser Holmes. Si prosegue la sera successiva con Luke Stewart e con Moor Mother, il nome d’arte della carismatica musicista, poetessa, performer e attivista Camae Ayewa. Quindi si completa il percorso giovedì 10 febbraio con il concerto della band alla Multisala MPX, in una sintesi tra free jazz, spoken word e afrofuturismo.

Altri dieci appuntamenti seguiranno da qui a giugno. Dieci storie tutte da raccontare e ascoltare. Il 18 febbraio torna a Padova il sassofonista Tim Berne, esponente di punta dell’avanguardia jazz newyorchese, che proprio il Centro d’Arte presentò al pubblico italiano quarant’anni fa. Con lui ci sarà Matt Mitchell, il pianista con cui nel 2020 ha realizzato l’album Spiders (premiato con 4.5 stelle su 5 dalla rivista Downbeat, storico riferimento per il mondo jazz). L’8 marzo spazio alla strana coppia formata dal compositore e sound artist cipriota Yannis Kyriakides e dal chitarrista britannico Andy Moor. Kyriakides prima presenterà l’opera-installazione Orbital, eseguita assieme a un ensemble di studenti del Conservatorio Pollini che si creerà proprio in vista del concerto, durante un workshop tenuto in città dall’artista. Quindi duetterà in una session con Moor, da oltre trent’anni chitarra della leggendaria formazione punk olandese The Ex. Un’altra chitarra elettrica audace e viscerale è protagonista il 19 marzo, quella di Ava Mendoza, statunitense di origini boliviane, esploratrice ai confini tra jazz, punk e blues. Quindi è la volta di un recupero prezioso: il 29 marzo un ensemble creato e diretto da Giovanni Mancuso eseguirà per la prima volta in Italia Femenine, opera del 1974 di Julius Eastman, poliedrico (compositore, pianista, ballerino) esponente del minimalismo USA degli anni Settanta, scomparso nel 1990, quasi dimenticato e oggi in fase di riscoperta. Il 14 aprile tocca al trio guidato dal sassofonista giapponese Akira Sakata, con il pianista italiano Giovanni Di Domenico e il chitarrista greco Giotis Damianidis: presenteranno l’opera d’improvvisazione Entasis, in affettuoso ricordo di Christos Yermenoglou, percussionista e loro compagno di viaggio, scomparso a gennaio. Il 27 aprile (Teatro Torresino) arriva a Padova il quartetto della trombettista, compositrice e direttrice d’orchestra canadese Steph Richards, già collaboratrice di spiriti liberi della musica contemporanea come Anthony Braxton, David Byrne, Yoko Ono e John Zorn. E saranno altri cinque spiriti assolutamente liberi a portare il fuoco e l’acqua, Fire and Water, l’8 maggio: si tratta del nuovo progetto (tutto al femminile) coordinato dalla pianista e compositrice statunitense Myra Melford, ispirato a opere del pittore Cy Twombly, con Mary Halvorson (chitarra elettrica)Susie Ibarra (batteria, percussioni), Ingrid Laubrock (sassofoni) e Tomeka Reid (violoncello).

L’estrema varietà dei colori nella tavolozza creativa di Opera Libera è confermata dai tre appuntamenti che chiuderanno questa prima parte di stagione. Il 16 maggio è previsto un omaggio a Michele Sambin, autore, attore, musicista e scenografo padovano, di cui viene celebrato il pionieristico lavoro degli anni Settanta nel campo della video-arte: in collaborazione con il Centro di Sonologia Computazionale dell’Università di Padova, Sambin presenterà una «rianimazione digitale» di Il tempo consuma, storica performance in cui nel 1974 faceva dialogare musica e videonastri. Il 19 maggio si potrà incontrare uno dei gruppi più originali e sorprendenti della scena avant-jazz contemporanea, gli americani Seabrook Trio, con le invenzioni sonore del banjo di Brandon Seabrook, del diddley bow di Cooper-Moore e delle percussioni di Gerald Cleaver. Infine, il 4 giugno, la chiusura coinciderà con una novità assoluta: il trio d’avanguardia giapponese formato dalla pianista Satoko Fujii, dalla vibrafonista Taiko Saito e dalla batterista Yuko Oshima, al debutto italiano proprio in questa serata di fine primavera a Padova.

Ai diversi concerti si affiancheranno iniziative di carattere didattico, laboratoriale e momenti di discussione pubblica.

Biglietti:

  • Interi €12
  • Ridotti (e studenti) €5
  • Studenti dell’Università di Padova €1

IL PROGRAMMA COMPLETO

8-9-10 febbraio 2022: IRREVERSIBLE ENTANGLEMENTS – SOLOS / DUO / QUINTET (Teatro Torresino e Multisala MPX, Padova)

  • Keir Neuringer Solo + Aquiles Navarro & Tcheser Holmes (8 febbraio, Teatro Torresino)
  • Luke Stewart Solo + Moor Mother (9 febbraio, Teatro Torresino)
  • Irreversible Entanglements (10 febbraio, Multisala MPX)

18 febbraio 2022: TIM BERNE & MATT MITCHELL (Sala dei Giganti al Liviano, Padova)

8 marzo 2022: YANNIS KYRIAKIDES + ANDY MOOR (Auditorium Pollini, Padova)

19 marzo 2022: AVA MENDOZA (Teatro Torresino, Padova)

29 marzo 2022: FEMENINE di JULIUS EASTMAN (Auditorium Pollini, Padova)

14 aprile 2022: AKIRA SAKATA & ENTASIS (Teatro Torresino, Padova)

27 aprile 2022: STEPH RICHARDS QUARTET (Teatro Torresino, Padova)

8 maggio 2022: MYRA MELFORD – FIRE AND WATER (Sala dei Giganti al Liviano, Padova)

16 maggio 2022: MICHELE SAMBIN – IL TEMPO CONSUMA (Sala dei Giganti al Liviano, Padova)

19 maggio 2022: SEABROOK TRIO (Teatro Torresino, Padova)

4 giugno 2022: SAN (Sala dei Giganti al Liviano, Padova)

PADOVA 2022
Tra gli atenei più antichi e prestigiosi al mondo, l’Università di Padova festeggia nel 2022 gli ottocento anni dalla sua fondazione, la sesta più antica al mondo. Un viaggio lungo 17 mesi che, iniziato a ottobre 2021, prosegue fino a febbraio 2023 e si dispiega in un calendario ricco di eventi: inaugurazioni, cerimonie, conferenze, incontri di divulgazione scientifica, eventi pubblici, manifestazioni, pubblicazioni dedicate, congressi, performance, spettacoli, concerti, esposizioni, itinerari, visite guidate, laboratori e installazioni. www.800anniunipd.it

IL CENTRO D’ARTE DI PADOVA
Costituitosi nell’autunno del 1945 per iniziativa di alcuni studenti dell’Università di Padova, con l’obiettivo di far conoscere al pubblico universitario le ultime tendenze in ambito artistico (letteratura, pittura, musica), da oltre settant’anni il Centro d’Arte di Padova propone ascolti intensi e stimolanti alla ricerca della musica di oggi e delle sue trasformazioni. www.centrodarte.it

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