Ritornano #IPUNTIHOME della Fondazione Egri per la danza


a cura di Vincenzo Pasquali

16 Dic 2020 - News danza

Fondazione Egri per la Danza diretta da Susanna Egri e Raphael Bianco ripropone per il secondo anno #IPUNTIHOME SOCIETY. Tre spettacoli: il 20 dicembre, il 27 gennaio e 8 marzo 2021. Apre (Quartetto) per la fine del tempo. Tutti gli spettacoli sono gratuiti.

QUARTETTO (Ph. Matteo Boltro)

Ritornano per il secondo anno #IPUNTIHOME della Fondazione Egri per la danza, la stagione totalmente virtuale nata in temporanea sostituzione alla tradizionale stagione IPUNTIDANZA, con la nuova sezione #IPUNTIHOME SOCIETY che propone una selezione di balletti della Compagnia EgriBiancoDanza legati a tre giornate di interesse internazionale.

La sezione #IPUNTIHOME SOCIETY nasce da una riflessione della Fondazione Egri, da anni impegnata nell’indagine su temi legati alla società e i suoi cambiamenti, per portare sul web i propri pensieri e le proprie proposte, cercando di mantenere aperta la possibilità di un dialogo vivo su temi che ci coinvolgono tutti e nella prospettiva di poter dare nuovamente valore alla vita condivisa, a quella società che stiamo vedendo cambiare sotto i nostri occhi.

(Quartetto) per la fine senza tempo è il primo dei tre spettacoli, in programma domenica 20 dicembre alle ore 19 in occasione della Giornata internazionale della solidarietà umana.

A seguire mercoledì 27 gennaio 2021, sempre alle ore 19, Itinerario per una possibile salvezza in occasione della Giorno della Memoria. Ultimo appuntamento lunedì 8 marzo 2021 alle ore 19 con APPARIZIONE #3 per celebrare la Giornata internazionale della donna.

Tutti i video in programma saranno trasmessi in prima visione sul Canale YouTube della Compagnia EgriBiancoDanza e saranno fruibili per 48 ore.

QUARTETTO (Ph. Simone Vittonetto)

(Quartetto) per la fine senza tempo è ispirato all’omonima partitura di Olivier Messiaen, la parola quartetto rimane però fra parentesi poiché questo lavoro coreografico si rimodula a seconda degli spazi e può espandersi come restringersi a seconda delle necessità e delle possibilità logistiche sia in termini di spazio che di numero di danzatori, grazie alla sua struttura coreografica: una scrittura aperta alle circostanze.

Quattro personaggi fluttuano ognuno su una propria isola, preparano in solitudine il proprio corpo per affrontare gli altri, a dovuta distanza, nella misteriosa e affascinante impossibilità di toccarsi. I danzatori rendono il Quartetto per la fine del tempo un lavoro coreografico che vuole abbattere barriere e affermare il valore della danza anche mutilata e limitata nella sua libertà. La danza costretta viene rinnovata ad ogni rappresentazione grazie ad una partitura coreografica che ne permette soluzioni ed esiti differenti con un numero variabile di interpreti a seconda delle occasioni In questo balletto viene utilizzato parte del Quartetto originario a cui vengono accostati alcuni brevi brani cameristici di Ezio Bosso, pianista e compositore di profonda sensibilità e umanità recentemente scomparso.

Olivier Messiaen compose il quartetto in situazione di grande difficoltà e prigionia durante la seconda guerra mondiale (Campo di concentramento di Görlitz in Polonia), Raphael Bianco si riallaccia idealmente a quella emergenza per metabolizzare quella di questo tempo, o meglio, per focalizzare l’attenzione sul passaggio fra il tempo che fu e quello che verrà, in uno spazio temporale dove tutto è possibile intriso di incertezza ma anche di speranza: un’umanità che agisce in prospettive inconsuete, inquieta, trasformata e fremente verso nuovi orizzonti.

Tutti gli eventi sono gratuiti con la possibilità di donare su: www.egridanza.com/sostienici

INFO

www.egridanza.com/ipuntihomesociety

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