Recensione del film “Tre metri sopra il cielo” di Luca Lucini
di Francesca Bruni
19 Giu 2025 - Commenti cinema
Riproposto dopo 21 anni a Roma per “Cinema in Piazza”, alla presenza dei protagonisti Riccardo Scamarcio e Maria Chiara Augenti e del regista Luca Lucini, “Tre metri sopra il cielo”, il film che fece sognare una generazione di adolescenti. Vi proponiamo la recensione di Francesca Bruni.
Sognare di essere adulti anche quando non lo siamo, le prime cotte e il tentativo di essere diversi da ciò che siamo per ribellarci a genitori che non ci capiscono: sono tutti aspetti che fanno parte di Tre metri sopra il cielo, eh sì… proprio lui, quel film per la regia di Luca Lucini che nei primi anni duemila aveva fatto sognare milioni di teen-agers. La pellicola consacrò il bel Riccardo Scamarcio come idolo delle ragazzine, le cosiddette “scamarcine”. Il film narra la storia tormentata tra il ribelle Step, interpretato da Riccardo Scamarcio, e la figlia di papà Babi, interpretata da Katy Louis Saunders.
Tratto dal romanzo omonimo di Federico Moccia (1992 e ristampato nel 2004), il film è diventato un cult della generazione “Millennials”, che ha rappresentato i disagi e i turbamenti quando ancora c’erano i cellulari con gli sms e i famigerati telefonini Nokia; i social network erano alle porte e la comunicazione tra gli adolescenti era frastornata ma ancora con quella vena di ingenuità che rendeva tutto un sogno.
Il muro con la scritta “Io tre metri sopra il cielo” (a Roma, sul Ponte Flaminio, sotto l’arcata che guarda verso Ponte Milvio), divenne l’identificazione di un essere che aveva voglia di sognare ed innamorarsi, volendo essere adulto a tutti i costi.
I lucchetti del Ponte Milvio, a Roma, divennero icona di una generazione votata all’amore oltre ogni confine, eterno e duraturo, in cui gli adolescenti si sono riconosciuti e ritrovati con valori importanti come l’unione indissolubile, fondamentale per la crescita di un individuo verso una speranza in cui credere per superare nel modo migliore le fragilità.
Riccardo Scamarcio divenne il sogno delle adolescenti, un sex symbol che gli aprì le porte a una carriera promettente. Non fu facile scrollarsi di dosso i panni del bello e impossibile Step e dimostrare che, oltre all’aspetto, c’era anche il talento.
Dobbiamo ammettere che Tre metri sopra il cielo ha rappresentato un’intera generazione che oggi sembra scomparsa, forse a causa dei social o per le difficoltà di comunicazione — difficoltà che esistevano anche allora, ma con un pizzico di ribellione e speranza in più rispetto alla paura del futuro che caratterizza i giovani di oggi.
Iconiche anche le musiche, da Tiziano Ferro al gruppo Le Vibrazioni, capitanato da Francesco Sarcina.
Il mare mosso, ricorrente nel film, è al tempo stesso simbolo e rifugio: rappresenta il desiderio di evasione e la voglia di vivere momenti intensi con la persona amata, conquistata con tanta fatica.
Step e Babi erano e sono ancora oggi simbolo di amori che non devono infrangersi. Tutto può essere meraviglioso ed indimenticabile perché essere adolescenti è un passaggio che tutti abbiamo vissuto e che non scorderemo mai.
Interessanti gli aspetti relazionali ed educativi nelle sequenze in cui vengono rappresentati i rapporti tra genitori e figli e le amicizie nate trai banchi di scuola.
Venne coniato il termine “generazione 3msc” per tutti coloro che si identificavano in quella storia.
Possiamo dunque concludere dicendo che Tre metri sopra il cielo è stato un film che ha affrontato e messo in risalto tematiche importanti dell’età adolescenziale; anche grazie ad esso sono nate molte serie televisive, come “Summertime”, uscita su Netflix nel 2020, oppure il recente “Mare fuori” che ha riscosso un grande successo tra i giovani e non.
SCHEDA DEL FILM
- Titolo: Tre metri sopra il cielo
- Anno: 2004
- Regia: Luca Lucini
- Basato su: Romanzo di Federico Moccia
- Genere: Drammatico, Sentimentale
- Durata: 101 minuti
- Paese: Italia
- Distribuzione: Warner Bros.
- Cast: Riccardo Scamarcio (Step), Katy Louise Saunders (Babi), Claudio Bigagli, Mauro Meconi, Maria Chiara Augenti.
- Musica: Tiziano Ferro, Francesco De Luca, Alessandro Forti, Le Vibrazioni