Recensione del brano “Up Patriots To Arms” di Franco Battiato


di Francesca Bruni

2 Ott 2025 - Commenti live!

In occasione del 45º anniversario dall’uscita, proponiamo la recensione del bellissimo brano “Up Patriots To Arms”, di Franco Battiato, pietra miliare della musica italiana d’autore, riproposta nel 2011 dalla band torinese dei Subsonica in chiave rock ed elettronica.

Nel 1980 il panorama musicale italiano era attraversato da profondi mutamenti: il cantautorato tradizionale stava assumendo nuove forme, mentre dall’Inghilterra giungevano le sonorità innovative della New Wave, che nel nostro Paese approdarono con un certo ritardo. In questo clima di fermento culturale e musicale si impose la figura di Franco Battiato, poeta visionario e artista eclettico, capace di interpretare la musica in modo radicalmente diverso rispetto ai modelli allora dominanti.

Reduce dal grande successo dell’album L’era del cinghiale bianco (1979), Battiato pubblicò all’inizio degli anni Ottanta il suo decimo lavoro discografico, Patriots. Pur non replicando l’impatto commerciale del precedente, l’album conteneva un brano destinato a lasciare un segno profondo: Up Patriots To Arms. Con questo pezzo, il cantautore introdusse un linguaggio musicale nuovo, ironico e coraggioso, capace di celare dietro il sarcasmo e l’umorismo una lucida critica al contesto politico e sociale di un’Italia in difficoltà.

Grande conoscitore di linguaggi etnici e instancabile sperimentatore, Battiato seppe fondere in questo brano culture diverse, ironia e leggerezza melodica, il tutto sostenuto dall’uso innovativo dei sintetizzatori — all’epoca onnipresenti — e da un pop nevrotico e incisivo. Il suo invito, «arruolatevi per dar vita alla patria», non era che un modo originale e provocatorio per spingere l’ascoltatore a riflettere su un sistema politico che non procedeva nella direzione auspicata.

In quegli anni l’artista aveva intrapreso una strada più vicina al pop, pur senza rinunciare alla sua vocazione sperimentale. Con Up Patriots To Arms, come con gran parte della sua produzione, Battiato riuscì a coniugare immediatezza e profondità, regalando al pubblico un tassello imprescindibile della storia musicale e culturale italiana. A differenza delle tendenze più leggere dell’epoca — dalla dance elettronica di matrice commerciale nostrana, derivante dalla “scuderia” del produttore Claudio Cecchetto, alla difficile trasposizione italiana del punk, con il duo dei Krisma — Battiato seppe distinguersi per raffinatezza, sobrietà d’immagine e coerenza artistica. Il suo carisma non risiedeva nell’apparenza, ma nel contenuto, pur mantenendo un’estetica personale, iconica e sempre originale.

I Subsonica, “Hit Week Festival”, nel 2011

La forza del brano ha attraversato i decenni. Nel 2011 la famosa band dei Subsonica ne ha proposto una reinterpretazione all’interno del loro sesto album in studio Eden, con la collaborazione dello stesso Battiato. La cover, rivisitata in chiave elettronica e rock con le tipiche sonorità del gruppo torinese, si presenta come un omaggio riuscito, capace di attualizzare il messaggio originario senza snaturarlo. Suonata più volte dal vivo, questa versione testimonia la vitalità e la modernità di un pezzo che, a distanza di oltre trent’anni, mantiene intatta la sua forza innovativa.

Up Patriots To Arms rimane dunque un brano emblematico: un atto di coraggio artistico e intellettuale, capace di coniugare sperimentazione sonora e critica sociale con una leggerezza solo apparente. Un brano iconico ed intramontabile della musica italiana.

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