Natale fatato sulle note de “Lo Schiaccianoci” a Macerata


di Chiara Bartolozzi

19 Gen 2019 - Commenti danza, Danza

(foto di Timur Kinzikeev)

Anche quest’anno il Natale maceratese ci ha regalato un’abbondante dose di emozioni e magia grazie all’appuntamento annuale con il balletto al Teatro Lauro Rossi di Macerata.
È andato in scena il 29 Dicembre Lo Schiaccianoci (in russo Щелкунчик, Ščelkunčik), opera in due atti accompagnata dalle musiche di Pyotr Ilych Tchaikovsky,
La coreografia è stata curata da Marius Petipa e il direttore artistico è stato Hassan Usmanov.
Questo balletto rappresenta l’atmosfera natalizia al massimo della sua espressione attraverso un mix di fiaba, sogno e realtà che è possibile apprezzare durante le quasi due ore di spettacolo.
Lo Schiaccianoci, infatti passa dalla Danza Russa al Valzer dei Fiori e alla Danza dei Fiocchi di Neve, dalle deliziose caratterizzazioni delle bambole meccaniche alla battaglia per giocattoli tra i topi e i soldati, fino al lieto fine, reso sublime dalla grazia e dal virtuosismo del grand pas de deux, che racchiude tutta l’arte e il talento dei solisti che lo interpretano.
A portare in scena questo meraviglioso balletto è il Classical Russian Ballet, che è stato fondato a Mosca nel 2004 da Hassan Usmanov, Direttore Artistico della Compagnia e principale ballerino.
Riconosciuta in tutto il mondo come una delle Compagnie di balletto russo di maggior prestigio vede all’interno del suo corpo di ballo ballerini provenienti dalle maggiori Compagnie russe, diplomati all’Accademia di danza del Bolshoi, all’Accademia di Vaganova e in altre rinomate scuole di danza della Russia. La Compagnia si è esibita con successo in Russia e all’estero ed è stata accolta con entusiasmo in Austria, Germania, Grecia, Finlandia, Israele, Spagna, Ucraina, Giappone e altri Paesi. Il suo repertorio comprende capolavori classici come Il Lago dei Cigni, La Bella Addormentata, Schiaccianoci, Giselle, Cenerentola, Don Chisciotte e altri balletti.
I ballerini solisti in scena sono talentuosi e provenienti dalle più celebri Accademie russe di danza; possiamo annoverare nomi come Nataliya Kungurtzeva, Elena Kabanova e Dmitry Marasanov.
Il balletto risulta molto moderno ed è sorprendente con le sue armonie e i colori orchestrali e la ricchezza delle melodie che lo accompagnano. Tchaikovsky fa un grande omaggio al Rococò e alla musica del XVIII secolo, infatti sono notevoli l’Ouverture, l’Entrée des parents e il Tempo di Grossvater, tutti nel primo atto.
La storia è ambientata durante la Vigilia di Natale e la protagonista è Clara, una dolce bambina che riceve per regalo uno Schiaccianoci che ha l’aspetto di un soldatino. Durante il primo atto vediamo la casa del signor Stahlbaum, che ha organizzato una festa per i suoi amici e per i loro bambini. Tutti danzano e sono felici. Vengono distribuiti i regali e Fritz, il fratello di Clara, si ingelosisce del regalo ricevuto da sua sorella e lo rompe. Lo zio dei due bambini, il signor Drosselmeyer, riesce ad aggiustarlo e rende così la bambina felice e tutti possono continuare a danzare e a festeggiare.
Stanca per il troppo ballare, Clara se ne va a letto e inizia a sognare. La stanza si riempie del buio della notte e di una misteriosa magia. Tutto intorno a lei si trasforma e si ingigantisce, dai giocattoli a un gruppo di topi, che cerca di rubarle lo Schiaccianoci. Quest’ultimo però prende vita e la difende dai topi insieme ai soldatini di suo fratello Fritz. C’è uno scontro tra il Re dei Topi e lo Schiaccianoci che finisce con la vittoria di quest’ultimo che si trasforma poi in un Principe.
Il Principe porta Clara in una foresta innevata dove danzano insieme e condividono un momento di felicità e incanto mentre sono circondati da moltissimi fiocchi di neve danzanti.
Durante il secondo atto la coppia entra in una nuova realtà. Ci troviamo nel Regno dei Dolci; al Palazzo Reale gli ospiti del Regno si esibiscono in una serie di danze che compongono il Divertissement più famoso e conosciuto delle musiche di Tchaikovsky e che rendono molto conosciuto il balletto, culminando nel conosciutissimo Valzer dei fiori.
Clara e il Principe si esibiscono in un Pas de deux, dove nella Variazione II si può riconoscere in maniera eclatante il suono della celesta.
A chiudere il balletto c’è un ultimo Valzer che accompagna la fine del sogno.
Clara si risveglia mentre si sta facendo giorno e ripensa a quel sogno magnifico tenendo il suo Schiaccianoci stretto stretto fra le braccia.
Questa versione de “Lo Schiaccianoci” è davvero sorprendente. Tutti i personaggi sono perfettamente caratterizzati. I bambini, gli adulti e i giocattoli hanno tutti una loro dimensione e un loro colore primario caratteristico. I costumi sono ben dettagliati e ricercati.
Gli sfondi e la scenografia sono brillanti e i colori sempre vivaci e in linea con lo spirito che accompagna l’intero spettacolo.
Clara è perfetta tra sogno e magia; il balletto sulla neve permette di apprezzare le linee perfette della ballerina che la interpreta. L’esecuzione è incantevole.
Particolare la scelta dei costumi e delle luci che accompagnano il ballo nel Regno dei Dolci. Sono riconoscibili l’Argentina, l’Arabia, la Cina e la Russia con le loro danze tipiche e le nuance distintive.
Lo schiaccianoci è uno spettacolo che vale sempre la pena vedere (e rivedere) ed è adatto a tutte le età. Infatti il teatro era gremito e tra il pubblico era facile riconoscere sia i grandi che i più piccini.
Un’ottima alternativa per passare una serata di festa immersi in un mondo fatato e suggestivo come quello del sogno di Clara.

Tag: , , , , , , , , , , ,